Anutel denuncia, insinua (che i segretari non fanno il loro dovere) e......
Chiede minori responsabilità e minori adempimenti. Noi? L'esatto contrario.....
L' Anutel denuncia: la carenza di personale rende difficile applicare la nuova contabilità
Uffici finanziari al collasso
Ragionerie in ginocchio per la mole di adempimenti
Gli uffici finanziari degli enti locali sono ormai
ad una situazione di collasso. La riforma della
c o n t a b i l i t à p u b b l i c a , i n s i e m e c o n l '
esponenziale incremento degli adempimenti
assegnati e la progressiva riduzione del
personale stanno mettendo in ginocchio le
ragionerie dei comuni. Giungono ad Anutel
vere e proprie grida di allarme da parte di
addetti e responsabili del servizio finanziario
dei comuni che ormai non sono più in grado di
affrontare la quotidiana mole di adempimenti,
spesso da portare avanti senza le adeguate
strutture e il personale necessario. Ciò sta
generando una vera e propria fuga dai settori
finanziari e di conseguenza molti sono i
sindaci che si trovano senza responsabili e
sono costretti a ricorrere allo scavalco. La
delicata situazione di tale settore, strategico,
già compromessa dal blocco del turnover, ha
ricevuto il colpo di grazia dalle nuove norme
sull' armonizzazione contabile. La riforma,
seppure adottata con i più nobili intenti, ha
recato un irrigidimento delle procedure
contabili: e non poteva essere diversamente,
d o p o a n n i i n c u i l e m a g l i e l a r g h e d e l
previgente ordinamento non solo hanno
opacizzato e reso scarsamente trasparente la
gestione (si pensi all' opera pubblica) ma
hanno altresì generato una consistente mole di residui attivi, avanzi solo formali e croniche crisi di
liquidità. A fronte dell' aumento esponenziale degli adempimenti, i responsabili degli uffici finanziari si
ritrovano da soli di fronte all' assolvimento di obblighi e all' assunzione di atti che non vengono recepiti
nella loro importanza dai colleghi. In realtà l' armonizzazione, seppure è contabile, coinvolge tutta la
struttura, a partire dai segretari generali che, oltre a porre in essere un' azione di direzione, controllo e
vigilanza (il segretario sovrintende le funzioni dei dirigenti ex art. 97 Tuel), si devono fare promotori
della correttezza e della legittimità di tutti gli atti, comprese le determinazioni di accertamento e di
impegno, secondo i nuovi canoni dell' imputazione secondo esigibilità. Quanti segretari, nella fase del
controllo successivo di regolarità amministrativa, si fanno promotori di ciò? Alla già critica situazione
sopra rappresentata si aggiunga la difficoltà ad attuare i nuovi principi contabili: le nuove regole sono
spesso il frutto di un complesso coordinamento di diverse fonti. In più di un' occasione una medesima
questione è affrontata dal dlgs 118/2011, dal dlgs 267/2000, dai principi contabili e da pareri Arconet. La
commissione, appositamente istituita per accompagnare i comuni nel delicato passaggio del cambio di
regime contabile, non sempre riesce in questo arduo compito e spesso dimentica le dinamiche che può
generare il cambio di un principio contabile o una nuova formulazione dello stesso (si pensi alla
modalità di accertamento del recupero evasione che ha subito cambiamenti ad agosto 2016 o all'
introduzione, all' interno del patrimonio, del netto demaniale con modifica dei principi a fine 2016: quanti
comuni hanno già predisposto un inventario che rispettava il precedente principio contabile?) E non è
raro «scoprire» adempimenti previsti in qualche punto sperduto di un principio contabile. Chi ha notato
il parere obbligatorio dell' organo di revisione sulla verifica della convenienza dell' ente ad apportare
delle migliorie su beni di terzi (punto 4.18 del principio contabile n. 4/3)? A questo diluvio normativo si
aggiungono i numerosi prospetti da allegare al bilancio o al rendiconto o da utilizzare per le
comunicazioni al tesoriere, sovente di tutt' altro che facile compilazione. Mentre le software house, che
dovrebbero essere le prime a recepire i cambiamenti normativi, spesso faticano a stare dietro all'
impostazione dei nuovi modelli o al corretto funzionamento delle procedure contabili. Ad oggi risultano
ancora molte carenze informatiche nella gestione dei nuovi istituti contabili, fondo pluriennale vincolato e
fondo crediti di dubbia esigibilità, con bilanci chiusi dai ragionieri a volte non del tutto rispettosi dei
principi proprio a causa del malfunzionamento del software che non risulta allineato alle intervenute
modifiche normative. La riforma ha, inoltre, «azzerato» le già poche certezze in materia contabile degli
altri uffici determinando una crescente e continua richiesta di assistenza alle ragionerie anche per la
compilazione del più banale atto di impegno della spesa. Quanto detto evidenzia come sia sempre più
urgente una rivisitazione delle regole che comporti una diversa ripartizione delle responsabilità all'
interno dell' ente, per non sovraccaricare, come avviene sempre più spesso, le ragionerie degli enti
locali e permettere ai settori finanziari di concentrarsi sul compito principale di gestione dei conti locali e
di controllo e monitoraggio degli equilibri. Un esempio? Cominciamo a riscrivere le regole sulla
responsabilità erariale con l' addebito a chi effettivamente ha procurato un danno con gli atti e i
comportamenti posti in essere e non in capo al ragioniere che, per il semplice visto di copertura
finanziaria, si vede addossato un controllo di legittimità a 360 gradi.
FRANCESCO TUCCIO
3 marzo 2017
Pagina 43 Italia Oggi
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