Consip sistematica turbativa d'asta
"Consip, sistematica turbativa gare"
Procuratore generale "
Hanno gioito quando è stata esclusa la mafia per Carminati"
"Una sistematica turbativa, attraverso accordi
tra grandi imprese", delle gare Consip. Il pg
della Corte d' appello di Roma, Giovanni Salvi
, nel corso dell' inaugurazione dell' anno
giudiziario, inquadra così uno dei filoni dell'
inchiesta Consip, quello che riguarda l'
aggiudicazione provvisoria della gara Fm4,
che vale 2,7 miliardi di euro.
Poco più di un mese fa i pm di Roma hanno
chiuso l' indagine per 21 persone, ipotizzando
appunto un accordo nella spartizione dei 18
lotti previsti dalla gara. Che non è l' unica
indetta dalla principale stazione appaltante
che secondo
i magistrati sarebbe
stata
truccata: per l' appalto "Scuole Belle", da 1,6
miliardi, la Procura ha chiesto il processo per
sei persone, sempre per turbativa d' asta. L'
inchiesta Consip che
in realtà consta di tanti
altri filoni, come la rivelazione di segreto d'
ufficio contestata anche al ministro Lotti o l'
abuso d' ufficio di Tiziano Renzi non
è l' unica
indagine citata ieri. Salvi ha fatto riferimento al
procedimento che era stato denominato "Mafia
capitale": in primo grado l' accusa di mafia è
caduta. Dopo questa decisione, dice Salvi,
"alcuni hanno gioito.
() Dunque a Roma la mafia non esiste! La
Capitale deve essere risarcita per il suo nome
i n f a n g a t o " . E h a a g g i u n t o : " L a P r o c u r a
Generale ha impugnato la sentenza, così come aveva impugnato quella della Corte d' Appello che
escludeva il carattere mafioso del Clan Fasciani, ottenendo qualche giorno addietro una decisione della
Cassazione che torna a fare chiarezza su punti di diritto, in verità molto chiari". La Cassazione proprio
per i Fasciani ha detto che si tratta di mafia. Immediata la risposta del Presidente della Camera penale
di Roma, Cesare Placanica: "Parlare del merito dei processi ha
detto in sostanza l' avvocato toglie
libertà ai giudici. Nei Tribunali c' è una scritta: 'Le legge è uguale per tutti'. Anche il processo al 'Mondo
di mezzo' deve essere trattato come tutti gli altri".
Ieri sono stati snocciolati i numeri della giustizia: un milione e 200 mila sono i processi penali pendenti
nei tribunali, ossia che si stanno discutendo in primo grado nella fase preliminare o in dibattimento.
Molti meno quelli nelle Corti d' appello (277 mila per il biennio 2016/2017). Eppure è proprio in Appello
che la giustizia inciampa. "Gran parte delle ragioni dell' inefficienza della giustizia discende dalle
difficoltà del giudizio di appello, tanto civile che penale è
scritto nella relazione del presidente della
Corte di appello di Roma Luciano Panzani ,
che rappresenta la palude della giustizia, per entità dell'
arretrato e per durata dei procedimenti". Per Panzani "né il legislatore, né il ministero, né il Csm sino a
oggi hanno preso consapevolezza di questa situazione". E aggiunge: "È ingeneroso dire che gli
interventi sono ancora insufficienti, a fronte di un impegno del governo e del ministro Orlando che sono
stati superiori al passato, ma è la verità".
La conseguenza è che molti processi vengono dichiarati prescritti. Nell' ultimo anno le prescrizioni sono
state 3.486, ossia "il 33% del complesso delle definizioni, dato di poco inferiore a quello degli anni
precedenti". "Degli oltre 50 mila procedimenti da definire al 30 giugno 2017 spiega
Panzani circa
il
64% erano fascicoli riferiti a reati commessi prima del 2011".
FQ
28 gennaio 2018
Pagina 2 Il Fatto Quotidiano
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