IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
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Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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  Storie di ordinaria follia....

Succedono solo nei comuni. Questa volta è il comune metropolitano di Napoli che rischiava il crack definitivo per un debito risalente al 1981. Un'intera città bloccata per un pignoramento di 45 milioni

 

Gentiloni salva de Magistris Lo Stato pagherà i debiti

che bloccano il Comune Roma garantisce 84 milioni

La somma versata al Municipio

Consorzio Cr8, intesa a Palazzo Chigi dopo l' input del premier

NAPOLI L' accordo c' è, le firme ancora no. Lo

S t a t o h a p e r ò a c c e t t a t o d i g a r a n t i r e l a

copertura finanziaria per consentire al Comune

d i N a p o l i d i l i q u i d a r e i l C o n s o r z i o C r 8 ,

creditore per lavori risalenti al 1981, che a sua

volta ha pignorato 45 milioni attualmente nella

cassa di Palazzo San Giacomo. Soldi che si

aggiungono ai 19,3 milioni che il Municipio

aveva già versato al Consorzio, ma che però

non avevano arrestato l' azione per il recupero

del credito oramai accertato in quanto, proprio

lo Stato, in precedenza, non aveva dato

seguito ad un precedente accordo che pure

era stato trovato con il Comune di Napoli. Ma

la riunione di ieri, convocata per risolvere

definitivamente il problema, stando alle

dichiarazioni dei partecipanti, avrebbe dato i

frutti sperati.

Il tavolo alla era fissato a Palazzo Chigi per le

15. Negli uffici della presidenza del Consiglio

si sono incontrati il segretario generale della

presidenza del Consiglio, Paolo Acquilanti e il

vicesegretario, Luigi Tarantino. Eppoi Antonio

Funiciello, che è il segretario del presidente

d e l C o n s i g l i o , P a o l o G e n t i l o n i ; e i l

commissario straordinario di governo per i

lavori effettuati dal Consorzio Cr8 per il post

t e r r e m o t o , C a r l o S c h i l a r d i , c h e è u n

consigliere di Stato.

La delegazione del Comune di Napoli era guidata invece da Attilio Auricchio, direttore generale del

Comune di Napoli e capo di Gabinetto del sindaco de Magistris, accompagnato dal capo dell'

Avvocatura Municipale, Fabio Ferrari, e dall' avvocato Stefano Moriconi.

La bozza di intesa è stata definita nei dettagli e condivisa da tutti i presenti. Lo schema di accordo

proposto era quello portato dal Comune di Napoli che, quindi, è stato recepito integralmente.

In sostanza, lo Stato garantirà il 77% del debito verso Cr8 (che è di 84 milioni, esclusi eventuali

interessi), il Comune di Napoli si accollerà invece il restante 23%. Sono ora in corso i calcoli sulle voci

accessorie, come gli interessi e spese varie. Sarà comunque il Comune di Napoli l' interlocutore di Cr8

in quanto lo Stato verserà comunque la somma tramite l' amministrazione cittadina.

Il commissariato di governo, che comunque, nonostante si stia parlando del 1981, esiste ancora,

garantirà tra i 20 e i 30 milioni, «invece il delta specifica

Auricchio ,

quindi la differenza fino al

raggiungimento del 77%, e quindi fino a circa 63 milioni, se lo accollerà lo Stato consentendoci quindi di

liberare la cassa comunale oggi pignorata».

Stamattina, spiega sempre Auricchio, «la presidenza del Consiglio chiederà il via libera all' Avvocatura

dello Stato, che al più tardi avverrà lunedì. Ma per la prossima settimana tutto sarà pronto e, subito

dopo, potremo avviare un' intesa transattiva con il Consorzio Cr8».

Fumata bianca, dunque, o quasi. Perché è vero che manca ancora l' atto, ma è pur vero che le parti

hanno condiviso interamente lo schema di intesa su un debito che sta schiacciando come un macigno il

Municipio napoletano.

Non dovrebbero esserci intoppi, a sentire i commenti di Auricchio e del sindaco.

Atteso che chi aveva potere per decidere era seduto attorno al tavolo, ieri. Di fatto, è stato recepito l'

input politico che ha dato il premier Paolo Gentiloni, che in sostanza ha detto: chiudiamo l' intesa e

garantiamo le coperture finanziarie per liberare il Comune di Napoli da questo assillo.

Un interessamento, quello di Gentiloni, vero, reale, che ha riconosciuto lo stesso de Magistris, mai

troppo tenero verso i governi a guida Pd che pure lo hanno salvato più volte durante questi cinque anni.

«L' incontro a Roma tra i vertici di Palazzo Chigi e quelli del Comune di Napoli è andato bene: si è

trovato l' accordo sulla ripartizione del debito Cr8», in una nota la conferma del primo cittadino

napoletano. Che aggiunge: «Nei prossimi giorni verrà definito formalmente l' accordo e questo aprirà la

strada per l' eliminazione dell' intero pignoramento sulla cassa del Comune. Esprimiamo soddisfazione

per l' incontro».

Insomma, salvo sorprese, presto la cassa del Comune di Napoli dovrebbe essere liberata. Al momento,

infatti, l' amministrazione cittadina sta effettuando tutti i pagamenti per anticipazioni di cassa «che non

sono infiniti e che hanno un costo importante in termini di interessi», spiegava l' assessore al Bilancio,

Enrico Panini, preoccupato dal fatto che un accordo fosse necessario «altrimenti da aprile anche gli

stipendi sarebbero a rischio».

Ma se una partita sta per chiudersi, un' altra si apre immediatamente: quella con la Corte dei conti che,

proprio per non aver inserito il debito verso il Cr8 in bilancio, ha sanzionato il Comune di Napoli «per

aver violato il Patto di Stabilità 2016». Il paradosso, infatti, è che in presenza della risoluzione del

problema con il Consorzio Cr8, con lo Stato che ha accertato di accollarsi la sua parte di debito, un altro

organo dello Stato, cioè la Corte dei conti, sanzioni il Comune fino alla cifra di 114 milioni sotto forma di

minori trasferimenti.

A Palazzo San Giacomo, ovviamente, attendono le motivazioni prima di avviare una battaglia che però

può essere solo politica: il pronunciamento a sezioni riunite della Corte dei conti, infatti, non è

appellabile. Servirebbe solo un intervento legislativo che il sindaco ha annunciato di voler chiedere al

prossimo parlamento sotto forma di legge ad hoc per Napoli. «Comincia ora il secondo tempo che

consiste nell' eliminazione del paradosso, dell' ingiustizia e della beffa di sanzioni che sono derivate da

un debito del 1981 che mai era stato pagato», ha commentato il sindaco. Ben sapendo che, incassato l'

accordo per il Cr8, uno spiraglio per evitare il crac finanziario si apre davvero.

LUIGI NAPOLI

16 marzo 2018

Pagina 3 Corriere del

Mezzogiorno

Campania

 



 
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