rosso tarocco
ALLA CORTE DEI CONTI
A Sesto sindaco ora denuncia: i bilanci rossi sono
«taroccati»
Luca Fazzo Un grossolano maquillage dei
bilanci messo in piedi per nascondere la
voragine dei conti comunali: è questo che il
sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di
Stefano, sostiene di avere scoperto nella
cassa ereditata dalla giunta di sinistra che fino
alla primavera dello scorso anno nel
solco di
u n a t r a d i z i o n e p l u r i d e c e n n a l e h
a
amministrato la città.
I e r i D i S t e f a n o d i v u l g a i r i s u l t a t i d e g l i
accertamenti contabili realizzati dal suo
assessore Nicoletta Pini. Ed è una mossa
destinata a riscaldare ulteriormente il clima
politico a Sesto, dove il Pd e i suoi alleati non
hanno mai digerito l' inopinata sconfitta. E
d o v e i l p a s s o i n d i e t r o d e l v i c e s i n d a c o
Giampaolo Caponi, il leader civico alleato
della destra al ballottaggio, sta rimescolando
gli equilibri in consiglio comunale.
B a r u f f e p o l i t i c h e a p a r t e , l a s i t u a z i o n e
denunciata dal sindaco Di Stefano appare
oggettivamente devastante per le casse del
municipio sestese.
Che i conti non fossero in gran salute lo si
sapeva già da tempo: nel 2015 il sindaco dell'
epoca, Monica Chittò, dovette prendere atto di
un «buco» di oltre otto milioni di euro e
s t i p u l a r e u n m u t u o p e r r i e n t r a r e d a l l '
esposizione: rata di 304mila euro all' anno per
i prossimi trent' anni.
Ma ora Di Stefano sostiene che «nello svolgimento delle operazioni di chiusura della gestione di
esercizio 2017» è saltata fuori una «amarissima sorpresa»: un ulteriore buco di tredici milioni di euro
dovuti a una «serie di clamorosi errori di calcolo».
Al centro del pasticcio ci sono i cosiddetti «crediti di dubbia esigibilità», ovvero i soldi che per multe o
imposte non pagate i Comuni devono ricevere ma che in concreto spesso non si riesce a portare a
casa. (...
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