IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
Sei in: Home page --> Blog

PRIVACY E COOKIE

Il Comune Informa 2.0


You Can Go: Portale del turismo

Fatturazione elettronica Pa e conservazione sostitutiva


ICT Global Service srl


viewpoints.it la città intelligente


Amministrazione Aperta


viewpoints.it la città intelligente

Il blog e' organizzato in aree tematiche ognuna delle quali puo' avere una o piu' aree di discussione. Nelle area di discussioni possono essere inseriti uno o piu commenti.
Le aree di discussione possono essere riservate o libere. Nelle discussioni riservate, identificate da un iconcina rossa, gli utenti possono inserire i propri commenti solo dopo aver effettuato l'autenticazione attraverso la pagina di login. Nelle discussioni libere, identificate da un iconcina verde, l'utente puo commentare liberamente senza la necessita di autenticarsi.
Discussione libera proposta da: il 30/03/2019 alle ore 10:36
Piccoli enti stop ai conti economici
Piccoli enti, stop ai conti economici In Stato-Città l' impegno a una «soluzione imminente» Arriva in extremis lo stop alla contabilità economicopatrimoniale nei Comuni fino a 5mila abitanti. O, quantomeno, in Conferenza Stato-Città emerge l' impegno ufficiale a una «soluzione imminente» del problema. Soluzione che per essere strutturale avrebbe bisogno di una norma; ma che in prima battuta potrebbe arrivare con un intervento di rango inferiore, per esempio una presa di posizione della commissione Arconet. Perché la questione è urgente e non offre molto tempo agli amministratori locali. L' anno scorso la via d' uscita era arrivata in modo un po' acrobatico, con una lettura di Arconet che aveva fatto slittare di 12 mesi il debutto dell' economico patrimoniale, interpretando «fino all' esercizio 2017» come "compreso" nella proroga concessa dall' articolo 232, comma 2 del Tuel. La stessa lettura, ovviamente, non offre appigli per quest' anno. E sembra complicato fermare la macchina senza modificare quella norma. A non essere cambiata, rispetto all' anno scorso, è l' impreparazione dei piccoli Comuni all' appuntamento con i nuovi conti. Sempre nella Stato-Città di ieri è arrivato il rinvio dei bilanci articolato per gruppi di Comuni. Slitta al 30 aprile il termine per i preventivi nei Comuni (31 secondo il governo) interessati dalla sentenza 18/2019 della Consulta. Mentre la proroga arriva a fine giugno per il centinaio di Comuni terremotati in attesa dei fondi. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. G.Tr. 29 marzo 2019 Pagina 26 Il Sole 24 Ore

stand by (17/04/2019 10:50)
ieri sera tra mattarella e conte,Ma si è parlato anche di questioni interne, con particolare riferimento a provvedimenti che hanno ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri, ma non sono mai arrivati sulla scrivania di Mattarella per la firma, in particolare il decreto sblocca-cantieri e il successivo sulla crescita. Testi la cui stesura non è andata oltre una serie di bozze inviate al Quirinale, senza riuscire ad arrivare però ad una elaborazione definitiva pronta per la firma del Capo dello Stato, l`emanazione e la presentazione in Parlamento. Di qui la sollecitazione del Presidente della Repubblica a superare l`impasse perché si arrivi al più presto al varo dei provvedimenti. affari italiani
vl (15/04/2019 13:53)
l decreto non c?è, anzi, è sparito. Secondo il Corriere della Sera, undici giorni dopo l?approvazione in Consiglio dei ministri con lo stratagemma della formula ?salvo intese?, il dl Crescita non è stato ancora approvato in Gazzetta ufficiale. Come tutti i decreti, doveva essere caratterizzato dai criteri di ?necessità ed urgenza? ma quel testo che contiene misure fiscali, incentivi per le imprese e rimborsi ai truffati delle banche, continua a rimbalzare tra Palazzo Chigi e i ministeri interessati: Economia, Sviluppo e Lavoro e non arriva alla firma finale e alla sua pubblicazione. «È in questo triangolo di stanze e corridoi che il decreto si è inceppato, alla ricerca di coperture ancora mancanti e anche per colpa dell?antico, italico malcostume di infilare in corsa nuove norme spot, fino all?ultimo secondo utile. L?ultimo blitz lo avrebbe tentato il ministro leghista delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che voleva metterci dentro una norma sul turismo che gli stava a cuore e di cui in Cdm pare non si fosse parlato?», scrive il Corriere.La bozza del decreto contiene 32 articoli suddivisi per 4 argomenti: misure fiscali per la crescita economica; misure per il rilancio degli investimenti privati; tutela del made in Italy e ulteriori misure per la crescita. Le più importanti novità riguardano la sanatoria su tasse e multe per gli enti locali, la revisione del regime Ires e l?incremento del fondo per la prima casa.
Unc (15/04/2019 13:36)
Però pare che il decreto crescita vada a rilento ,qualcuno parla di pubblicazione su g.u. a maggio...
Proroga al 2020 (15/04/2019 13:27)
Mini-enti, rendiconti semplici Slitta al 2020 la contabilità economico-patrimoniale DI FRANCESCO CERISANO Proroga al 2020 della contabilità economico- patrimoniale per i piccoli comuni. Lo slittamento delle nuove regole contabili, destinate ad essere applicate per la prima volta con la chiusura dei rendiconti 2018 in scadenza il prossimo 30 aprile, sarà presto ufficializzato in Conferenza statocittà e potrebbe trovare posto nel decreto crescita su cui il governo è ancora al lavoro per la definizione di un testo definitivo dopo l?approvazione «salvo intese» da parte del consiglio dei ministri. Ad annunciarlo a ItaliaOggi è il viceministro all?economia Laura Castelli che ha subito risposto all?appello lanciato ieri dal coordinatore nazionale Anci piccoli comuni, Massimo Castelli. Il sindaco di Cerignale (Pc) ha sollecitato il governo a «dare seguito concreto a quanto assicurato a parole ». E il riferimento è alla promessa «di un provvedimento di semplifi cazione» fatta proprio dal viceministro a fi ne marzo. Una promessa a cui non sono poi seguiti sviluppi concreti e questo ha fatto crescere l?ansia nei sindaci degli enti di minore dimensione demografi ca chiamati, in assenza di proroga, ad approvare e allegare al rendiconto 2018 una serie di allegati e prospetti estremamente complessi. Con il rischio di andare incontro a pesanti sanzioni in caso di inadempimento o di documentazione incompleta. «I comuni devono stare tranquilli: la proroga al 2020 arriverà ma sarà l?ultima», ha precisato il viceministro, «perché voglio che sia chiaro che noi riteniamo estremamente importante acquisire i dati della contabilità economico-patrimoniale. Anche per i piccoli comuni. Poi si può ragionare su semplifi - cazioni ad hoc per i mini-enti, si può ipotizzare un aiuto da parte dei tecnici ministeriali a favore dei sindaci in diffi coltà, ma la nuova contabilità dovrà partire». «La proroga servirà alle amministrazioni per arrivare pronte all?adempimento senza rivolgersi, come molti enti stanno facendo, a professionisti esterni e consulenti per ottenere certifi cazioni che però per noi non hanno nessun valore», ha concluso. A favore della proroga anche il sottosegretario all?interno Stefano Candiani che si è detto «certo che il Mef troverà la soluzione tecnica più adatta per intervenire il prima possibile con un provvedimento di semplifi cazione per i piccoli comuni per i quali sarebbe insostenibile applicare la contabilità economico-patrimoniale
(15/04/2019 13:27)
fatti,non parole !!!
Da Fondazione Ifel (15/04/2019 13:26)
La Vice Ministra all?Economia e finanze Laura Castelli ed il Sottosegretario agli Interni Stefano Candiani, come riportato oggi da un articolo pubblicato su un quotidiano nazionale, a seguito delle reiterate richieste dell?ANCI, annunciano una soluzione del problema relativo alla contabilità economico patrimoniale dei Comuni fino a 5mila abitanti, almeno per il 2019, attraverso l?inserimento di una proroga dei termini di cui all?art. 232, co. 2 del Tuel nel c.d. ?decreto Crescita? di imminente pubblicazione. Questo ulteriore impegno si dovrà tradurre in un testo normativo atteso nelle prossime ore, ma potrebbe fin d?ora considerarsi risolutivo, anche ai fini delle decisioni che gli enti devono prendere in questi giorni circa i contenuti dei documenti oggetto del rendiconto 2018.
fr (13/04/2019 10:33)
arriverà dentro l`uovo di pasqua
(13/04/2019 09:53)
Il rinvio della contabilità diventa una farsa Q u e l l a d e l l a c o n t a b i l i t à e c o n o m i c o - patrimoniale somiglia sempre più ad una farsa. A pochi giorni dalla scadenza del 30 aprile per l` approvazione del rendiconto 2018, che a v r e b b e d o v u t o r a p p r e s e n t a r e i l p r i m o appuntamento con le nuove regole per tutti gli enti locali, si profila una nuova proroga e un ennesimo pasticcio. Nei giorni scorsi, infatti, il pressing delle associazioni rappresentative ha avuto ragione delle resistenze del Mef, che si è impegnato a trovare una soluzione normativa. Il correttivo, però, non potrà che perfezionarsi a tempo ampiamente scaduto, mettendo in grande imbarazzo le amministrazioni, gli uffici finanziari e gli stessi organi di revisione, che si troveranno nuovamente di fronte a una sorta di «obbligo non obbligo». La vicenda si inquadra nella complessa riforma che da circa un decennio si propone di uniformare il linguaggio contabile di tutti i livelli di governo, in modo da rendere i rispettivi bilanci facilmente confrontabili ed aggregabili e i conti più trasparenti, disinnescando la prassi (diffusa) di nascondere le magagne finanziarie sotto il tappeto. Il percorso ha seguito binari diversi, sebbene paralleli, per gli enti centrali e per quelli territoriali: mentre questi ultimi devono seguire il dlgs 118/2011, attuativo della legge n. 42/2009, per i primi il riferimento è alla legge n. 196/2009 ed al successivo dlgs 91/2011. Ma i principi ispiratori di tali provvedimenti hanno una comune fonte di ispirazione, che trova la sua origine nella normativa comunitaria. E proprio Bruxelles spinge, fra le altre cose, per l` introduzione di schemi e regole ispirate al principio della competenza economica attraverso «l` affiancamento al sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale». Il debutto di quest` ultima è avvenuto, per la generalità degli enti sopra i 5 mila abitanti, nel 2016, mentre quelli più piccoli potevano procrastinarlo di un anno. Ma nel 2017 è arrivato il primo rinvio in zona Cesarini, grazie ad un` interpretazione fantasiosa contenuta in una faq! Stesso copione anche quest` anno, salvo che, come detto, occorrerà una norma che, peraltro, era già stata inserita nell` ultima manovra, prima di essere misteriosamente stralciata. Questo modus operandi è del tutto insensato e penalizza, come spesso accade, gli enti più virtuosi che rispettano vincoli e termini. Ma non basta: il Mef ha recentemente comunicato che i primi risultati del sistema di registrazione in contabilità economica adottato per gli enti territoriali, acquisiti nella seconda metà del 2017 dai rendiconti 2016 hanno evidenziato difficoltà attuative riconducibili «alla mancanza di specifiche professionalità nel già ridotto organico degli enti locali e nei ritardi nell` aggiornamento dei sistemi informativi al dettato normativo». A questo punto, una riflessione sull` utilità di questo adempimento tanto oneroso quanto impopolare (e di quello ad esso strettamente collegato, ovvero il bilancio consolidato) si impone. A parere di chi scrive, il difetto sta nel manico, ossia nella stessa collocazione sistematica dei due sistemi contabili, affiancati solo sulla carta ma di fatto con un peso gerarchico ben diverso (nessuno può ignorare che il solo bilancio è tuttora quello finanziario). In altri termini, o si passa decisamente ad un bilancio civilistico o avrebbe più senso abbandonare una strada che finora non ha prodotto alcun risultato tangibile. MATTEO BARBERO 12 aprile 2019 Pagina 42 Italia Oggi
(09/04/2019 08:44)
chi di speranza campa ......
(08/04/2019 16:56)
dovevano pensarci e provvedere con legge o decreto prima ...la realtà è che tanti piccoli comuni e non fanno fare la contabilità patrimoniale all`esterno con notevoli spese a carico degli enti. ormai si esternalizza tutto a livello di ragioneria,stipendi,conto personale,contabilità economica e via dicendo,è l`ufficio che costa di più .
(08/04/2019 12:40)
ah ah ah e i 20 giorni di deposito a chi li lasci...
(08/04/2019 12:34)
attendere e sperare
(08/04/2019 12:33)
e quindi ?
(08/04/2019 12:14)
La nota pubblicizzata oggi da parte della Ragioneria Generale dello Stato è relativa ad una richiesta avanzata da Anci l`8 febbraio e quindi molto prima dell`impegno del Governo nella Conferenza Stato -Città che resta, al momento, l`ultimo comunicato nel merito.
vl (08/04/2019 11:12)
mi sembra che le cose siano complicate .ci sarebbe una nota ragioneria dello stato con perplessità sulla abolizione e dove al massimo si parla di proroga al 2020. quindi tutto incerto ,tutto confuso e ormai siamo alla scadenza per il deposito...