IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 19/01/2018 alle ore 11:36
Considerazioni a latere della campagna elettorale

Dal 2001 a oggi, a causa dell' aumento delle spese correnti e non certo di investimento

Il debito pubblico è raddoppiato

Per la mancanza di efficaci strumenti di controllo

La campagna elettorale si è avviata all'

insegna di slogan urlati ma priva di un modello

culturale fondato su un pensiero compiuto in

grado di dare una visione storica e sistemica

della crisi del nostro tempo. Tutti, o quasi,

sembrano limitarsi a dare evidenza a singole

parti di un tutto che impedisce di capire il

senso di una visione completa dei problemi,

della loro interconnessione e del modo in cui si

possano legare insieme per rispondere in

m o d o c r e a t i v o a l l a s f i d a c h e d o b b i a m o

affrontare.

Tra le varie proposte emerge l' enfasi attribuita

alla «tax flat», letteralmente «tassa piatta» nel

senso che propone un' aliquota simile per tutti

abbandonando la proporzionalità del sistema

prevista costituzionalmente. Questa tassa fu

pensata da Milton Friedman che ancora oggi

viene ricordato, dimenticando, però, che la sua

cultura e la scuola di Chicago di cui è stato l'

ispiratore sono state tra le cause della crisi

attuale che ha puntato tutto sulla finanza

razionale abbandonando le idee liberiste e

sociali di Friedrich Hayek fondatore della

scuola liberista.

La cultura unica della finanza razionale ha

trasformato l' economia, da scienza sociale a

scienza esatta, pretendendo che la realtà si

adatti a modelli rivestiti innaturalmente di verità sacrale; ancora oggi abbiamo davanti agli occhi la

devastazione di quel modello culturale ma facciamo fatica a rigettarne l' inganno.

La «tax flat» viene proposta senza un' analisi critica e corretta della situazione del paese , della sua

sostenibilità e dell' effetto aggiuntivo sul debito ma viene sbandierata come una sorta di pietra filosofale,

capace di lenire tutti i mali mentre invece è l' ennesima dimostrazione di una classe dirigente che di

«flat», piatto, ha forse solo il pensiero. Lo spunto è stato preso ancora una volta dagli Usa prossimi a un

default senza precedenti e con un dollaro sempre più insidiato nel suo ruolo di moneta di riserva globale

da un sistema finanziario alternativo; gli Usa sono totalmente diversi da noi su tutto ma noi continuiamo

autisticamente a copiarli.

Il problema del nostro paese in una visione d' insieme è molto più complesso e va affrontato con una

visione allargata che oggi è carente nell' analisi politica; potremmo, in estrema sintesi, evidenziare i

seguenti punti che mancano totalmente dalle agende politiche nel dibattito quotidiano: 1) in un sistema

globale non esistono problemi locali che possano essere risolti indipendentemente dai metaproblemi

globali; la gestione di una finanza che sfugge completamente al controllo non solo del paese ma anche

19 gennaio 2018

alla Bce diventa un problema che va risolto a monte per evitare che ogni cambiamento venga spazzato

via dal vento della finanza di rapina; non mettere mano all' eliminazione dei derivati speculativi, ad

alzare barriere alle banche d' affari con una nuova Glass Steagall Act, non rimuovere strumenti di

misurazione (pil, rating , spread...

) fondati sul nulla ma sistematicamente manipolabili, diventa un suicidio annunciato.

L' aumento del debito in queste condizioni ci espone all' attacco finanziario sistematico; 2) il debito

pubblico è diventato un macigno per colpa della insussistenza di adeguati sistemi di controllo che

hanno consentito il «moral hazard» a qualsiasi livello; dal 2001 ad oggi è di fatto raddoppiato se

consideriamo gli interessi figurativi, il suo incremento è dovuto, di fatto, solo alla spesa corrente e non

agli investimenti. Il riscorso alla spesa corrente è stato funzionale a fare sopravvivere esecutivi deboli e

incollati con collusioni e interessi di comodo, la spesa corrente ha consentito di comperare il consenso

grazie a commesse e favori assegnati senza regole controllate ad amici degli amici, il dramma dei

default bancari ne è un esempio drammatico; 3) l' evasione fiscale è diventata una prassi ed agire con

riforme fiscali in un contesto incontrollato e giuridicamente soffocante non può essere una strada

percorribile senza avere messo garanzie efficienti ai sistemi di controllo del debito.

Una soluzione immediata per il rilancio, invece, potrebbe essere la revisione dell' Imu, una delle

imposte più diseconomiche attuate. La revisione dovrebbe ridurre la sua aliquota (5%?

) per tutti, ridurre i moltiplicatori delle rendite catastali a quelle previste con l' Ici (120%?) così avremmo

un segnale certo, capito dalla gente, per il rilancio del settore immobiliare che ha subìto svalutazioni

drammatiche; le mancate entrate possono spingere a controlli di efficienza della spesa da destinare al

sistema di welfare; 4) definire il nostro ruolo in Europa evidenziando la necessità che la UE può restare

in piedi solo se difende l' euro dalla speculazione internazionale altrimenti saremmo sempre sotto i venti

di guerra come la «campagna d' Europa» avviata nel 2010 con l' attacco alla Grecia, Portogallo e

Irlanda ci ha dimostrato che indebolisce la sovranità dei singoli paesi.

Ritornare con i piedi per terra, provare a dare una scossa al pensieroflat

anche a costo di essere

impopolari e ricordare quello che diceva Alcide De Gasperi ai suoi colleghi nelle campagne elettorali:

«Dovete sempre promettere qualcosa di meno di quello che sarete sicuri di realizzare» .

© Riproduzione riservata.

FABRIZIO PEZZANI*

19 gennaio 2018

Pagina 8 Italia Oggi