pagati per non lavorare
Da più di due anni vengono pagati per non lavorare a l’inattività li ha stressati talmente tanto da costringere alcuni di loro a ricorrere a cure mediche. Sono malati di “non lavoro” molti degli 85 ex poliziotti provinciali transitati nel 2015 nella polizia regionale. Sembra il film di Checco Zalone "Quo vado" che si occupava proprio dei dipendenti delle ex Province. E invece è così. Chiusi in uffici senza alcuna attività da svolgere, per sei o nove ore al giorno, cinque giorni a settimana. Con uno stipendio da 1.200 euro al mese, che non vogliono più guadagnare senza muovere un dito, come denuncia la Funzione Pubblica della Cgil, che ha fatto la ricognizione della situazione in tutte le province della Puglia, esclusa Bari, che ha salvato la polizia provinciale grazie all’istituzione della città metropolitana.
La storia paradossale è conseguenza del caos creatosi in molti settori dopo la riforma Delrio e la complicata dismissione di settori e compiti prima affidati alle Province. Trentaquattro sono i dipendenti in queste condizioni a Taranto, 5 nella Bat, 14 a Brindisi, 16 a Lecce e Foggia. Proprio nella provincia più a nord della Puglia, qualche mese fa si era pensato di utilizzare gli ex agenti provinciali per la vigilanza di Borgo Mezzanone, uno dei più grandi ghetti della regione, ma, dopo pochi giorni di ronde senza divisa e senza pistola, i lavoratori sono tornati in ufficio. A timbrare cartellini e fissare i muri
estratto da repubblica
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