IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 29/01/2018 alle ore 11:10
Piccoli comuni serve chiarezza

In vista delle elezioni, i mini enti vogliono capire su chi poter contare. Adesioni entro il 21/2

Piccoli comuni, serve chiarezza

I partiti sono chiamati a sottoscrivere il manifesto Anpci

È ora di passare dalle parole ai fatti. Le

elezioni del 4 marzo si avvicinano e l' Anpci

vuole che le forze politiche facciano chiarezza.

Perché i piccoli comuni devono sapere con

certezza su chi contare e chi no. Devono

c o n o s c e r e i n o m i d i c h i , u n a v o l t a i n

parlamento, si farà carico dei loro problemi e

chi invece continuerà ad avallare politiche

mortificanti nei confronti delle realtà rurali e

montane disagiate, sempre più considerate

meri centri di costo da eliminare o, peggio,

s o f f o c a r e l e n t a m e n t e s o t t o i l p e s o d i

adempimenti burocratici inutili e tagli ai

trasferimenti. Per questo l' Anpci, come

annunciato all' indomani dall' Assemblea

nazionale di Sirolo (si veda ItaliaOggi del 29

settembre 2017), ha deciso di sottoporre a tutti

i partiti in corsa alle prossime elezioni un

manifesto programmatico (riassunto in tabella)

a cui l' associazione chiederà di aderire.

«Invitiamo tutti i comuni, non solo quelli

associati, a convocare conferenze stampa alla

presenza dei parlamentari locali candidati alle

e l e z i o n i p e r v e r i f i c a r e c h i c o n d i v i d e e

s o t t o s c r i v e l a n o s t r a p i a t t a f o r m a

rivendicativa», ha dichiarato la presidente

nazionale Franca Biglio. «I cittadini dei piccoli

comuni hanno il diritto di capire su chi fare

affidamento, al fine di maturare decisioni di voto consapevoli prima del 4 marzo». L' adesione al

manifesto programmatico Anpci potrà essere formalizzata scrivendo all' indirizzo di posta elettronica

segreteria@anpci.eu entro il prossimo 21 febbraio. ItaliaOggi seguirà da vicino l' iniziativa e sulla

pagina Anpci in edicola il 23 febbraio darà conto di chi ha aderito. Il manifesto mette nero su bianco i

temi irrinunciabili su cui si chiede un impegno alla politica nella prossima legislatura. A cominciare dalla

semplificazione amministrativa e burocratica. L' Anpci chiede che i mini enti vengano sgravati dalle

incombenze burocratiche inutili che bloccano l' attività amministrativa: dal pareggio di bilancio ai piani

anticorruzione, trasparenza e delle performance. L' Associazione ribadisce poi il proprio fermo no all'

associazionismo obbligatorio. Sulle fusioni l' Anpci non esprime una chiusura pregiudiziale, ma

vorrebbe che esse fossero il risultato di un processo dal basso e non un' imposizione del governo

centrale che in modo subdolo continua a tagliare fondi ai piccoli comuni restii a fondersi, incentivando

invece quelli disposti a unirsi.

Non solo. L' Anpci chiede che nei processi aggregativi tra comuni venga sempre rispettata la volontà

dei cittadini, che devono sempre essere consultati col referendum e il cui voto non può essere messo i

discussione dagli enti sovraordinati. Chiaro il riferimento a quanto accaduto in Toscana (Abetone), nelle

Marche (Serrungarina, Saltara e Montemaggiore al Metauro) e in Piemonte (Gavazzana e Cassano

Spinola). E ancora.

L' Anpci chiede una maggiore perequazione delle risorse perché gli attuali meccanismi continuano a

penalizzare in modo incomprensibile i piccoli comuni. Sul punto si propone di istituire un nuovo

parametro per i trasferimenti erariali, sia nazionali che regionali, prendendo in considerazione, oltre che

i servizi essenziali gestiti dai piccoli comuni, anche il disagio legato a spopolamento, anzianità della

popolazione, estensione del territorio, distanza dal capoluogo, rapporto abitanti/superficie,

chilometraggio delle strade comunali, vincoli ambientali e paesaggistici, inclusione in parchi naturali.

L' Associazione ritiene inoltre indispensabile che venga garantita la sopravvivenza delle farmacie rurali,

essenziali per le comunità, fatte soprattutto di anziani, che vivono nei mini enti. Mentre sui migranti, l'

Anpci ribadisce che l' accoglienza da parte dei comuni dovrà avvenire solo su base volontaria, senza

imposizioni dall' alto. Sarebbe inoltre auspicabile una semplificazione per i piccoli comuni della

normativa sugli appalti così come prevedere per i mini enti la possibilità che i dipendenti possano

svolgere mansioni multiple. Completa il quadro delle proposte l' eliminazione del limite del secondo

mandato per i comuni fino a 15 mila abitanti o, in subordine, fino a 5 mila abitanti. E per finire l' Anpci

chiede di essere riconosciuta con pari dignità rispetto alle altre associazioni rappresentative degli enti

locali, potendo così partecipare a pieno titolo alla Conferenza unificata.

26 gennaio 2018

Pagina 39 Italia Oggi

 



243 (29/01/2018 17:19)

poche e comunque cupe prospettive per i piccoli comuni

chi non ha avuto la fortuna di farsi a suo tempo una convenzione ,oggi ,al nord deve ricorrere a supplenti (di solito plurisupplenti )che costano anche 20 mila euro l'anno lorde per vederli qualche ora la settimana

impiegati in fuga verso comuni più attrezzati

amministratori costretti a fare i responsabili di servizio ragioneria o tecnico

contributi statali e regionali in diminuzione

costi per adempimenti sempre più crescenti

a breve in molti microcomuni sventolerà la bandiera bianca sotto forma di resa alle fusioni (anche in considerazione dei contributi molto congrui previsti )

piccoli comuni come Masada ai tempi dei romani

e` vero,12.14!!! (29/01/2018 15:15)

vogliono proprio fare cosi'...costringerci ad arrenderci e a dire:fate di noi quel che volete....cosi' come avveniva nelle cittadelle medievali che venivano espugnate per fame e per sete.....CHE TRISTEZZA....

la via č segnata (29/01/2018 12:14)

oberati dai troppi adempimenti e con poche risorse ,i piccoli comuni saranno costretti a fondersi

 

non ti sopprimo per legge ma ti obbligo a sopprimerti per impossibilità di funzionare