IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 08/02/2018 alle ore 09:03
proroga bilanci

https://www.milanofinanza.it/news/comuni-anci-rinviata-a-fine-marzo-approvazione-bilanci-di-previsione-201802071437421224



(21/02/2018 10:31)

Il mineconomia difende il pareggio di bilancio

picconato dalla Corte

Il Mef prova a puntellare l' edificio del pareggio

di bilancio, minato alle fondamenta dalle

picconate della Corte costituzionale. Con la

circolare n.

5/2018, diffusa ieri, la Ragioneria generale

d e l l o S t a t o , o l t r e a f o r n i r e l e c o n s u e t e

indicazioni operative a regioni ed enti locali

sulle regole di finanza pubblica, rilegge l'

i n t e r a d i s c i p l i n a c o n t e n u t a n e l l a l e g g e

«rinforzata» n. 243/2012 alla luce dell'

interpretazione costituzionalmente orientata

contenuta nella recente sentenza n. 247/2017

della Consulta.

Il nodo principale è rappresentato dalle

limitazioni all' utilizzo dell' avanzo e del fondo

pluriennale vincolato imposte per ragioni di

(contabilità di) Stato. Secondo i giudici delle

leggi, non è conforme alla Costituzione la

p r e c l u s i o n e a u t i l i z z a r e l ' a v a n z o d i

amministrazione, pur dopo il suo accertamento

nelle forma di legge, dovendo esso permanere

nella disponibilità d' impiego dell' ente che ne

è titolare.

La mancata inclusione dell' avanzo tra le

entrate rilevanti ai fini dell' equilibrio del

bilancio verrebbe a configurare un contributo

ai vincoli di finanza pubblica senza che ne

ricorrano i necessari requisiti. Ciò risulterebbe

intrinsecamente contrario ai principi di eguaglianza, ragionevolezza e proporzionalità, perché l' impatto

del meccanismo sarebbe del tutto casuale e perché verrebbe a costituire una immotivata

penalizzazione delle amministrazioni più virtuose.

Al riguardo, la circolare si limita a sottolineare che gli strumenti già previsti dal legislatore (intese

regionali e patti di solidarietà nazionale) e la maggiore flessibilità in corso di gestione introdotta dall'

ultima legge di bilancio (in base alla quale il prospetto dimostrativo del rispetto del saldo da allegare al

bilancio di previsione degli enti territoriali non deve considerare gli stanziamenti del fondo crediti di

dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel

risultato di amministrazione) rappresentano «un efficace mezzo di utilizzo, e progressivo smaltimento,

dell' avanzo di amministrazione da parte degli enti territoriali in linea con le interpretazioni della Corte

costituzionale espresse nella richiamata sentenza n. 247 del 2017».

In realtà, tale pronuncia sembra avere una portata ben più profonda e radicale, tale da richiedere una

revisione complessiva della stessa legge n.243 che, ovviamente, non potrebbe essere disposta per

mezzo di una circolare, ma solo tramite un intervento del Parlamento (oltretutto a maggioranza

qualificata). È però interessante notare come la stessa Commissione Arconet, nel resoconto della

riunione del 17 gennaio scorso, abbia parlato più modestamente solo di «primi passi» verso la direzione

auspicata dalla Consulta.

In ordine al fondo pluriennale vincolato, in relazione al quale la Corte ha negato radicalmente la

legittimità di artifici contabili che ne pregiudichino il pieno utilizzo, la circolare conferma quanto già

anticipato in via informale dal Mef (si veda ItaliaOggi del 23/1/2018), affermando che «per fondo

pluriennale di entrata e di spesa finanziato dalle entrate finali, valido ai fini del rispetto dei vincoli di

finanza pubblica a decorrere dall' esercizio 2020, si intende il fondo pluriennale (di entrata e di spesa) al

netto della quota finanziata dal ricorso all' indebitamento e di eventuali quote derivanti da devoluzione di

mutui confluite in avanzo di amministrazione».

In pratica, quindi, anche dal 2020 il fondo pluriennale vincolato derivante da applicazione di avanzo

dovrà essere conteggiato nel saldo come già accade oggi e solo quello derivante da debito (comprese

le quote di vecchi mutui transitate dall' avanzo vincolato) dovrà essere escluso.

Questa precisazione tranquillizza sulla copertura delle opere finanziate con avanzo applicato prima del

1° gennaio 2020 (che avrebbero rischiato di restare scoperte dopo tale data), ma azzera le potenzialità

che l' esclusione piena del Fpv da avanzo avrebbe avuto a regime.

MATTEO BARBERO

21 febbraio 2018

Pagina 32 Italia Oggi

 

Pareggio pił "facile"... (21/02/2018 10:24)

Enti locali. Le istruzioni della Ragioneria Variazioni

libere dai vincoli sui saldi

Comuni, pareggio più «facile» fino al 2020

ROMA I calcoli sul pareggio di bilancio degli

enti locali allargano i vincoli per tutto il triennio

e permettono di considerare anche il fondo

pluriennale vincolato del 2020 escludendo solo

la parte finanziata da debito e le quote dei

mutui confluite nell' avanzo. Per le Regioni che

non avviano i patti territoriali per liberare gli

investimenti degli enti locali, blocco a spesa

corrente e assunzioni, ma lo Stato non può

sostituirsi ai ritardatari.

Nella circolare annuale di istruzioni sui vincoli

di finanza pubblica degli enti locali (la 5/2018),

la Ragioneria generale risponde così alle

sentenze costituzionali (la 247 e la 252 del

2 0 1 7 ) d e i m e s i s c o r s i s u l l e n o r m e s u l

pareggio.

La sentenza 247 aveva "promosso" le regole

del pareggio, ma interpretate in modo da non

vincolare a priori gli «avanzi» (risparmi

accumulati nell' esercizio finanziario) delle

R e g i o n i . P e r g l i e n t i l o c a l i , s p i e g a l a

Ragioneria, il principio è rispettato grazie a

una dose di flessibilità: per tutto il triennio

oggetto dei preventivi da approvare entro fine

marzo, nelle entrate che contano per il

pareggio ci saranno le somme del fondo

pluriennale vincolato (al netto del debito) anche per le parti non esigibili nell' anno. Anche nel 2020

(diversamente da come ritenuto finora) sarà possibile conteggiare anche il fondo pluriennale vincolato

derivante da avanzo purché non finanziato da economie di mutui e prestiti. In sostanza le regole per il

rispetto del pareggio di bilancio dal 2020 non cambiano più rispetto agli esercizi precedenti. Sempre in

fatto di flessibilità, si sottolinea che il pareggio va rispettato a preventivo e rendiconto, ma non più nelle

variazioni di bilancio, che non devono più essere accompagnate dal prospetto.

La sentenza 252/2017 ha invece azzoppato il Dpcm che regola i patti regionali, con cui gli enti si

scambiano gli «spazi finanziari» per gli investimenti sotto la regia regionale. Il sistema, spiega la

circolare, continua a funzionare, e a colpire con i blocchi di spesa e assunzioni le Regioni che non lo

attivano. A scomparire è il potere sostitutivo dello Stato sulla Regione in ritardo.

gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Gianni Trovati

21 febbraio 2018

Pagina 20 Il Sole 24 Ore

proroga e altre novitą (09/02/2018 09:06)

Via libera in Statocittà.

Intesa anche sul dm con i fondi per la manutenzione delle strade

Bilanci comunali al 31 marzo

Ok agli spazi finanziari per edilizia scolastica e sport

Bilanci comunali al 31 marzo. Nonostante

qualche malumore nel governo, il ministro dell'

interno Marco Minniti ha dato il via libera, nel

corso della Conferenza statocittà

di ieri, alla

proroga di un mese del termine per approvare

i l b i l a n c i o d i p r e v i s i o n e 2 0 1 8 ,

precedentemente fissato al 28 febbraio. È

stata così accolta la richiesta del presidente

dell' Anci Antonio Decaro che lunedì scorso (si

veda ItaliaOggi del 6/2/2018) aveva scritto una

lettera a Minniti motivando le ragioni dello

slittamento. La Statocittà

di ieri ha portato

molte altre buone notizie per gli enti locali. Per

i s i n d a c i , c h e h a n n o i n p r o g r a m m a

i n v e s t i m e n t i i n e d i l i z i a s c o l a s t i c a e

impiantistica sportiva e che hanno chiesto allo

Stato spazi finanziari, e per province e città

metropolitane, che grazie al riparto dei fondi

stanziati dalla legge di Bilancio (120 milioni nel

2018 e 300 per ciascuno degli anni dal 2019 al

2 0 2 3 ) p o t r a n n o r e a l i z z a r e i n t e r v e n t i d i

manutenzione della rete viaria.

Edilizia scolastica e impiantistica sportiva.

Quasi tutte le richieste, sono state accolte al

100%. In palio, c' erano complessivamente

500 milioni (400 sulle scuole e 100 sullo sport).

La dote è una parte dei 900 milioni disponibili

quest' anno e il prossimo (dal 2020 ci saranno

700 milioni) nell' ambito del c.d. Patto verticale nazionale, che attribuisce «permessi di sforamento» per

consentire la copertura di spese in conto capitale con entrate derivanti dai «risparmi» degli anni passati

(avanzo), ovvero con mutui o altre forme di indebitamento. I restanti 400 milioni saranno distribuiti entro

il 20 febbraio. Per i 400 milioni destinati all' edilizia scolastica, sono arrivate in tutto 970 richieste da

parte di 596 enti (ciascuno poteva candidare più interventi). Per le casistiche prioritarie individuate dal

legislatore (art. 1, comma 488, della l 232/2016, come modificata dalla l 205/2017) ovvero

interventi

già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo e per i quali sono stati attribuiti

spazi finanziari nell' anno 2017, interventi di nuova costruzione di edifici scolastici o di adeguamento

antisismico degli edifici esistenti muniti di progetto esecutivo, o definitivo, altri interventi muniti di

progetto esecutivo o definitivo gli

spazi richiesti ammontano a circa 250 milioni, mentre altri 94 milioni

sono stati richiesti su altre tipologie di opere. In totale, quindi, le richieste valgono circa 344 milioni, una

cifra inferiore al budget, il che ha consentito, come detto, di accoglierle per intero e di avanzare circa 56

milioni che andranno a incrementare il tesoretto stanziato per altri investimenti (i 400 milioni che

verranno ripartiti entro il 20 febbraio). Per l' impiantistica sportiva, invece, è stato possibile assegnare il

100% degli importi richiesti solo le 279 richieste riguardanti le prime tre priorità individuate dal comma

488ter

della l 232/2016 (ossia interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza

compreso l' adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento

energetico e di ripristino della funzionalità muniti di progetto esecutivo o definitivo, altri interventi muniti

di progetto esecutivo). Per le restanti 106 richieste, si è dovuto procedere a un riparto selettivo, che ha

premiato gli enti che presentano la maggiore incidenza del fondo cassa sull' avanzo. Ora i beneficiari

devono procedere celermente alle variazioni di bilancio e quindi ad avviare i lavori, che per le opere

finanziate a debito dovranno concludersi entro fine anno. Per chi, invece, utilizza l' avanzo, gli spazi

acquisiti possono essere traslati agli esercizi successivi (anche oltre il 2019) tramite il fondo pluriennale

vincolato (ma occorre comunque bandire la gara o assumere impegni di spesa entro il 31/12/2018).

Menutenzione strade. La Statocittà

ha dato il via libera al decreto del ministro delle infrastrutture e

trasporti, Graziano Delrio, che definisce i criteri per la ripartizione delle risorse agli enti di area vasta. Il

dm attribuisce un peso diverso ai tre parametri già definiti dalla legge di Bilancio 2018 (consistenza

della rete viaria, tasso di incidentalità e vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico). In

particolare, la consistenza della rete peserà per il 78% ma all' interno di questa percentuale avrà un

maggior peso (50%) l' estensione chilometrica della rete stradale provinciale e della quota parte

ricadente in zone montane. Il numero di veicoli circolanti peserà invece per il 28%. Il tasso di

incidentalità (numero dei sinistri e dei morti e feriti per km di rete stradale) peserà per il 10%, mentre la

vulnerabilità per fenomeni di dissesto idrogeologico avrà un peso del 12%. La combinazione di questi

parametri premia la città metropolitana di Roma che per quest' anno incasserà 4 milioni, seguita da

quelle di Torino (3,3 mln), Napoli (2,9), Salerno (2,8) e Milano (2,5).

FRANCESCO CERISANO E MATTEO BARBERO

8 febbraio 2018

Pagina 29 Italia Oggi

 

(08/02/2018 09:57)

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=63060

nel sito Anci c'è nel sito del Ministero dell'Interno non c'è avviso in merito