IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 16/03/2018 alle ore 09:37
Fondi per video sorveglianza

per finanziare gli impianti, gli enti dovranno presentare un progetto dettagliato alla prefettura

Videosorveglianza, entro il 30/6 le domande per i

fondi

Scade il 30 giugno il termine per presentare la

d o m a n d a d i f i n a n z i a m e n t o d i u n n u o v o

impianto di videosorveglianza contro la

criminalità diffusa e predatoria. Ma per

a c c e d e r e a l b e n e f i c i o s a r à n e c e s s a r i o

presentare preventivamente un progetto

dettagliato alla prefettura sulle finalità dell'

impianto e sull' eventuale uso condiviso tra

polizia locale, carabinieri e questura. E a parità

di punteggio avranno preferenza i comuni

sciolti per infiltrazione, che hanno dichiarato il

dissesto o che hanno presentato il progetto più

creativo.

Lo ha evidenziato il decreto adottato dal

ministro dell' interno Marco Minniti di concerto

con il ministro delle finanze Pier Carlo Padoan

il 31 gennaio 2018, pubblicato sulla G.U.

n. 57 del 9/3/2018 (si veda ItaliaOggi del

2/3/2018).

Il decreto sicurezza dello scorso anno, il dl

14/2017, ha previsto all' art. 5 la possibilità di

supportare i comuni per l' installazione di

moderni sistemi di videosorveglianza da

utilizzare preferibilmente in comune tra tutti gli

organi di vigilanza presenti sul territorio. Il

decreto pubblicato in gazzetta ha quindi fornito

i criteri per la suddivisione delle risorse

allegando indicazioni dettagliate anche per la

presentazione delle domande che dovranno essere presentate tassativamente entro il 30 giugno 2018

alla prefettura.

Per essere ammessi al finanziamento il comune dovrà aver sottoscritto innanzitutto un patto per la

sicurezza con la prefettura, ai sensi del dl 14/2017, che individui come obiettivo prioritario per la

prevenzione e il contrasto della criminalità l' installazione di sistemi di videosorveglianza. Poi sarà

necessario realizzare un progetto strategico da fare approvare preventivamente al Comitato provinciale

per l' ordine e la sicurezza pubblica.

Ovvero una presentazione dettagliata degli obiettivi dell' intervento tecnico specificamente dedicata all'

analisi della tutela dei dati personali e delle diverse prerogative delle forze di polizia, con allegato un

protocollo d' intesa necessario per la successiva attivazione operativa degli impianti. Il comune dovrà

poi dichiarare di possedere la disponibilità delle somme necessarie per assicurare la corretta

manutenzione delle tecnologie e che non si tratta di sostituzione di impianti già realizzati o

precedentemente finanziati.

Le richieste di ammissione ai finanziamenti, per complessivi 37 milioni disponibili nel triennio 201716

2019, dovranno essere presentate alla prefettura territorialmente competente entro il 30 giugno 2018. La

domanda andrà necessariamente presentata utilizzando il modello allegato al decreto corredata infine

da un progetto tecnico redatto in conformità all' art. 23 del codice appalti, con evidenziata anche la

quota di cofinanziamento municipale.

I criteri di valutazione delle domande utili per essere ammessi al beneficio spaziano dall' indice di

delittuosità del luogo alla dimensione demografica. Avranno maggiore possibilità di essere ammessi al

finanziamento i comuni più piccoli e con maggior pericolosità sociale.

Ma anche quelli che avranno presentato progetti meglio strutturati e parzialmente finanziati con fondi

propri degli stessi enti interessati.

A parità di punteggio avranno poi la preferenza i comuni in dissesto, sciolti per infiltrazioni o dei territori

del Mezzogiorno, ai sensi del dpcm 7 agosto 2017.

STEFANO MANZELLI

16 marzo 2018

Pagina 35 Italia Oggi

 



Fondi comuni a rischio sismico 1 e 2 (14/05/2018 11:18)

Le istruzioni del Viminale per le richieste entro il 15/6. Conteranno i bilanci in ordine

Sicurezza, largo ai virtuosi

Per i contributi relativi alle spese di progettazione

I contributi statali a favore dei comuni a rischio

sismico per le spese di progettazione di opere

pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e

d e l t e r r i t o r i o t o r n a n o a p r e m i a r e l e

amministrazioni con i bilanci in nero. Ma

occorre anche essere in regola con la Banca

dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap).

Il ministero dell' interno ha diffuso ieri le

istruzioni operative per le richieste a valere sul

fondo previsto dall' art.

41bis

del dl 50/2017, che in base al dm

27/4/2018 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

n.

104 del 7 maggio scorso) devono essere

presentate entro il prossimo 15 giugno per la

tranche da 25 milioni in distribuzione nell' anno

corrente. Per il 2019, invece, la torta salirà a

30 milioni.

L' elenco dei potenziali beneficiari, però, è

molto lungo, visto che da quest' anno possono

rientrare non solo i comuni a rischio sismico 1

(già oggetto della tranche 2017), ma anche

quelli a rischio sismico 2. Del resto, l' enorme

s u c c e s s o r i s c o s s o d a l l ' a n a l o g o f o n d o

stanziato dal comma 853 della legge di

bilancio (che però finanzia gli interventi e non i

progetti) ha mostrato in modo plastico quanto

sia grande il fabbisogno di spesa sul territorio.

Per cui, è verosimile che le richieste supereranno di gran lunga le disponibilità. In tal caso, è prevista

una corsia preferenziale per alcune tipologie di investimenti (quelli riferiti al miglioramento e di

adeguamento antisismico degli immobili pubblici ed alla messa in sicurezza del territorio dal dissesto

idrogeologico). Se non bastasse, l' attribuzione sarà effettuata a favore dei comuni che presentano la

maggiore incidenza del fondo di cassa al 31 dicembre dell' esercizio precedente rispetto al risultato di

amministrazione risultante dal rendiconto della gestione del medesimo esercizio.

Si torna quindi al criterio della «virtuosità», abbandonato in occasione del riparto (avvenuto pochi giorni

fa) dei 150 milioni previsti dall' ultima manovra, che sono stati appannaggio di enti in disavanzo con

annessa coda di polemiche e propositi di ricorso (si veda ItaliaOggi del 24/4/2018).

Come sempre, ormai, le richieste dovranno viaggiare esclusivamente in modalità telematica, tramite il

Sistema certificazioni enti locali («Area CertificatiTbel,

altri certificati»), accessibile dal sito internet

della direzione centrale, alla pagina http://finanzalocale.interno.it/apps/tbel.php/login/verify, a decorrere

dalle ore 9:00 del 14 maggio 2018 e fino alle ore 24:00 del 15 giugno 2018, a pena di decadenza. Ogni

ente dovrà indicare, per ciascuno dei tre progetti candidabili, tutti i dati richiesti dalla certificazione,

pena l' impossibilità di trasmettere la stessa. Inoltre, non saranno considerate le istanze dei comuni che,

alla data di presentazione della richiesta, non abbiano ancora trasmesso alla banca dati Bdap i

documenti obbligatori.

© Riproduzione riservata.

MATTEO BARBERO

12 maggio 2018

Pagina 32 Italia Oggi

 

Fondi per scuole antisismiche (06/04/2018 09:44)

Il Miur finanzierà gli istituti ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2. Domande entro il 5 giugno

Fondi per scuole antisismiche

Bando da 145 mln per erogare contributi agli enti locali

V e r i f i c h e d i v u l n e r a b i l i t à s i s m i c a e

progettazione di interventi di adeguamento

sismico potranno essere finanziati grazie ad

un bando da 145 milioni di euro del ministero

dell' istruzione, dell' università e della ricerca.

La procedura pubblica intende individuare gli

e n t i l o c a l i a c u i e r o g a r e c o n t r i b u t i p e r

effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica

eseguite come valutazioni della sicurezza ai

sensi delle norme tecniche per le costruzioni,

oltre che la progettazione di interventi di

adeguamento antisismico sugli edifici di

proprietà pubblica. Saranno finanziabili

progetti relativi ad immobili censiti nell'

anagrafe dell' edilizia scolastica adibiti ad uso

scolastico e ricadenti nelle zone sismiche 1 e

2. Le domande di accesso ai fondi potranno

essere presentate fino al 5 giugno 2018.

Accesso agli enti locali Possono presentare

richiesta di finanziamento tutti gli enti locali

proprietari di edifici di proprietà pubblica

adibiti ad uso scolastico, di ogni ordine e

grado, ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2 e

censiti nell' anagrafe dell' edilizia scolastica.

O g n i e n t e l o c a l e d e v e p r e s e n t a r e u n a

candidatura per ogni edificio scolastico di cui è

p r o p r i e t a r i o e r i s p e t t o a l q u a l e h a l a

competenza per gli investimenti previsti.

Non sono ammessi a finanziamento gli edifici di proprietà pubblica adibiti ad uso scolastico progettati

dopo il 2008.

Contributi per verifiche e progettazioni I contributi stanziati attraverso l' avviso possono essere utilizzati

dagli enti locali proprietari degli edifici scolastici per finanziare, sia in zona sismica 1 che in zona

sismica 2, le verifiche di vulnerabilità sismica sugli edifici di proprietà pubblica adibiti ad uso scolastico,

censiti in anagrafe dell' edilizia scolastica, e le progettazioni per gli interventi di adeguamento

antisismico che si dovessero rendere necessari a seguito delle predette verifiche. Il 20% delle risorse

disponibili sono destinate agli enti locali ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2 delle quattro regioni

(Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) interessate dai recenti eventi sismici del centro Italia negli anni 2016

e 2017. Il contributo può coprire anche l' intera spesa ammissibile, un cofinanziamento da parte dell'

ente, garantisce un maggior punteggio per l' accesso alla graduatoria.

Non saranno ammessi interventi sugli edifici scolastici per i quali siano già stati ottenuti finanziamenti

pubblici per l' adeguamento antisismico.

Domande entro il 5 giugno 2018 Gli enti locali interessati, tramite il legale rappresentante o suo

delegato, devono far pervenire la propria candidatura per ogni edificio scolastico, utilizzando

esclusivamente la piattaforma informativa, denominata «v.v.s.

» collegandosi al sito internet dell' edilizia scolastica del ministero dell' istruzione, dell' università e della

ricerca all' apposita pagina denominata «verifiche di vulnerabilità sismica» entro e non oltre le ore 15.00

del giorno 5 giugno 2018. Il portale per l' inserimento dei dati sarà accessibile dal 4 maggio 2018.

I contributi saranno attribuiti in base ad una graduatoria redatta su criteri di vetustà degli edifici adibiti a

uso scolastico riferita all' anno di costruzione, della quota di cofinanziamento che deriva dalla somma

del cofinanziamento sia relativa alla verifica che alla progettazione o relativo alla sola progettazione nel

caso in cui la verifica sia già stata effettuata, della zona sismica e della tipologia costruttiva e anno di

progettazione.

Gli enti locali beneficiari del contributo dovranno affidare le verifiche, pena la revoca del contributo,

entro 180 giorni dall' avvenuta approvazione della graduatoria.

Il ministero si attende già una forte partecipazione all' avviso e, al fine di evitare un sovraccarico della

rete, raccomanda di inserire i dati con anticipo rispetto all' ultimo giorno utile, premurandosi poi

eventualmente di completare, modificare e controllare l' esattezza dei dati in prossimità della scadenza

fissata al fine di inoltrare la candidatura entro i termini previsti.

PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI

6 aprile 2018

Pagina 42 Italia Oggi

 

Fondi per digitalizzazione (26/03/2018 10:14)

Dalla Cdp fondi per digitalizzare gli enti locali

La pubblica amministrazione locale potrà

accedere a un prestito ordinario, messo a

disposizione da Cassa e depositi e prestiti, per

i progetti digitali. Il prestito servirà a finanziare

tutte le spese che la Pa sosterrà per adeguarsi

al Piano triennale Ict, avviato l' anno scorso). È

q u a n t o h a a n n u n c i a t o o g g i C d p , i n

c o l l a b o r a z i o n e c o n i l T e a m p e r l a

trasformazione digitale presso la Presidenza

d e l C o n s i g l i o . I C o m u n i p o t r a n n o c o s ì

adeguarsi all' obbligo di adottare Spid (l'

identità digitale), PagoPA (pagamenti facili e

anche elettronici per il cittadino) e l' Anpr

(Anagrafe nazionale popolazione residente).

Potranno fare le domande di prestito online,

«riducendo i tempi per l' istruttoria dei prestiti

e g a r a n t e n d o r a p i d a m e n t e l a m e s s a a

disposizione delle risorse finanziarie destinate

alla realizzazione degli investimenti», scrive

Cdp in una nota. È la prima volta che l' Italia

destina un fondo centrale per finanziare la

t r a s f o r m a z i o n e d i g i t a l e d i t u t t e l e

amministrazioni. In precedenza, sempre su

spinta del Team digitale, sono arrivati fondi

europei (Pon Governance) per i progetti Anpr.

E nella Legge di bilancio 2018 sono previsti

finanziamenti per i progetti del Piano triennale,

ma solo per Comuni in pareggio di bilancio. La

speranza è di accelerare così la trasformazione digitale della Pa (secondo le linee guida del Piano

triennale), che risulta ora in forte ritardo; sia rispetto agli altri Paesi europei, come sottolinea Eurostat,

sia rispetto alle scadenze imposte da precedenti norme. Per esempio rispetto all' obbligo, ampiamente

disatteso, per le Pa ad accettare pagamenti elettronici per tutti i propri servizi. © RIPRODUZIONE

RISERVATA.

ALESSANDRO LONGO

26 marzo 2018 Quotidiano Enti Locali

 

Come richiede fondi per wifi (23/03/2018 12:00)

fondi europei

Wifi

gratis 120 milioni per le città

Dopo il roaming gratuito arriva anche il wifi

gratuito. Tutte le città europee potranno

contare su 120 mln di euro, fino al 2020. Le

risorse supporteranno l' installazione di

apparecchiature wifi

all' avanguardia nei

centri della vita della comunità. Nei giorni

scorsi, con una nota tecnica datata 20 marzo,

la commissione Ue ha lanciato il «bando

wifi4Eu» per il finanziamento degli hotspot

internet wireless gratuiti negli spazi pubblici.

Le domande e le registrazioni, da parte dei

Comuni, possono essere effettuate tramite il

portale online dedicato wwww.wifi4Eu.eu già

dal 20 marzo. Il 15 maggio verrà aperta la

prima delle cinque chiamate. Una volta aperta

la chiamata, solo i comuni registrati potranno

presentare la loro domanda per un voucher nel

portale www.wifi4eU.

eu. L' invio potrà essere fatto cliccando sul

pulsante «applica». Il voucher da 15.000,00

euro deve essere utilizzato per pagare l'

installazione di hotspot wifi

negli spazi

pubblici, come stazioni ferroviarie, parchi,

biblioteche o altri spazi pubblici. Il comune

deve assicurarsi che l' installazione sia

completata e che l' hot spot wifi

inizi a

funzionare entro 18 mesi dall' assegnazione

del voucher. Pertanto in questo momento il

comune può definire il suo progetto e selezionare una società di installazione wifi

che possa

completare l' installazione. La rete wifi

dovrebbe fornire una connessione internet di alta qualità.

La velocità di internet deve essere almeno di 30 Mbps. I comuni sono in grado di registrarsi

direttamente sul portale fornendo informazioni di base sul proprio comune. Dovranno fornire i dettagli di

contatto di un rappresentante legale. Qualsiasi comune può applicare nella lingua scelta senza bisogno

di intermediari. Ai comuni non verrà richiesto di includere un progetto tecnico o una documentazione

sulla rete wifi

da distribuire. Inoltre non avranno bisogno di una valutazione preliminare dei costi da una

società di installazione wifi,

per poter richiedere un buono.

23 marzo 2018

Pagina 31 Italia Oggi

Fondi europei per wi-fi (22/03/2018 12:20)

Da maggio fondi europei ai comuni per wi-fi gratuito

https://www.wifi4eu.eu/#/home