Leggevo il Contratto M5S e Lega e, dopo le prime bozze, mi sembra che siano in parte sparite alcune suggestioni impraticabili, mentre siano rimaste diverse cose buone anche se il modo di rappresentarle mi sembra in alcuni punti ancora troppo superficiale.
Trovare le idonee coperture finanziarie non sarà semplice, ma non vi è ragione di sperare diversamente nell'interesse dello Stato.
Va ricordato che nel nostro Paese ciò che più latita, e questo è un dato oggettivo, è la produttività per cui occorrerà limitare l'assistenzialismo ai casi di effettiva ed indifferibile necessità, altrimenti la ripresa economica potrebbe apparire un miraggio.
Il previsto taglio delle tasse lo trovo assolutamente coerente per la ripartenza della piccola e media impresa. Ciò non creerà limitazioni considerevoli al sistema delle entrate tributarie, anzi visto che la tassazione folle, a fronte di servizi spesso scadenti, non consente all'economia reale di tornare ad emanciparsi, una riduzione drastica dei tributi a carico delle imprese e dei lavoratori (cuneo fiscale) potrebbe consentire i seguenti punti di vantaggio:
1) regolarizzare la posizione delle aziende con il fisco;
2) consentire alle imprese di competere con la concorrenza delle aziende dei paesi in cui la tassazione è già bassa;
3) favorire il reingresso della imprese costrette ad emigrare per evidenti ragioni di sopravvivenza;
4) consentire investimenti circa l'ammodernamento degli impianti di produzione (causa spesso di incidenti sul lavoro - morti bianche provocate da impianti vetusti e spesso manutenuti in maniera pessima);
5) alleggerire il cappio delle banche e in alcuni casi anche del "maledetto" ricorso all'usura;
6) consentire alle imprese di disporre di risorse per emancipare il personale e favorire la ricerca (marchi e brevetti italiani) che tanto incisero nel periodo del miracolo economico;
7) favorire una occupazione sana (e non clientelare) ed una professionalizzazione del lavoratore.
Ormai penso mi conosciate, non ho padroni e quindi, posso ancora dire le cose per come le vedo senza fare sconti a nessuno (mi scuso sin d'ora se posso aver scontentato qualcuno nell'ambito di una dialettica spero sempre educata, costruttiva e senza pregiudizi) e soprattutto elogiando chiunque lo meriti a prescindere dalle appartenenze politiche.
Mi sembra che l'impegno questa classe dirigente (M5S e Lega) c'è lo stia mettendo, a cui peraltro, non ho risparmiato critiche quando pensavo che le meritasse.
In radio avevo espresso perplessità circa la praticabilità e la sostenibilità giuridica di alcune proposte riguardanti l'Europa, soprattutto sull'Euro, sul rispetto dei trattati internazionali.
Inoltre mi preoccupava molto l'idea di un reddito di cittadinanza degradato ad una sorta di pensione o vitalizio.
Ma oggi queste proposte sono state modificate.
Anzi le velleità sull'uscita dall'Euro che, purtroppo a torto o a ragione, risultavano "ictu oculi" (all'evidenza) tecnicamente impossibili sono state stralciate ed il reddito di cittadinanza, di fatto, è stato trasformato in un sussidio temporaneo alla disoccupazione che come misura di sostegno (emergenziale e temporanea) incontra sicuramente la mia approvazione.
Nei prossimi interventi passerò in rassegna le iniziative che, a mio modesto giudizio, riterrò migliorabili, quelle irrilevanti o di facciata, ed infine quelle da elogiare.
Per il momento mi soffermerei soltanto su un paio di aspetti.