IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 21/04/2018 alle ore 10:15
Sotto tiro

Minacciati e aggrediti, sempre più anche attraverso i social network e da cittadini non legati a gruppi criminali. Il risultato è che ogni 16 ore in Italia un amministratore locale è vittima di minacce o violenze. In Campania il maggior numero di intimidazioni, mentre nel Centro-Nord il primato spetta alla Lombardia, dove i dati sono preoccupanti. Se nel 2016 i casi sono stati 18, nel 2017 si è arrivati a quota 28. A influire negativamente l’impennata degli atti intimidatori registrati nella provincia di Milano. Lo rivela il rapporto ‘Amministratori sotto tiro’ presentato da Avviso Pubblico. Sono 537 gli atti intimidatori registrati lo scorso anno. Coinvolte tutte le regioni ed è la prima volta dal primo censimento del 2011: da allora i casi sono aumentati del 153 per cento.

......

UNA MINACCIA SU QUATTRO NON HA MATRICE CRIMINALE – Avviso pubblico ha però registrato un aumento costante dei casi in cui non sono le mafie o altre organizzazioni criminali a colpire, “quanto singoli cittadini o gruppi di essi, che sfogano il proprio disagio e, in alcuni casi, i propri istinti più bassi, verso il politico e il dipendente pubblico fisicamente più raggiungibile”. Fra queste minacce e intimidazioni non criminali – 146 in totale nel 2017, un caso su quattro – un terzo trae origine dal malcontento suscitato da una decisione amministrativa sgradita, un altro 23% è riferibile ad un vero e proprio disagio sociale, come la richiesta di un sussidio economico o di un posto di lavoro. L’11% si riferisce invece a casi di ‘violenza politica’, in un periodo storico in cui in Italia alcuni estremismi dal sapore antico sono tornati a farsi sentire su alcuni territori del Paese. “Nel 21% dei casi – spiega il rapporto – la possibilità di accogliere degli immigrati o una loro presenza sul territorio, percepita come eccessiva da parte della popolazione, ha creato tensioni che sono sfociate anche in intimidazioni e minacce”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/20/amministratori-sotto-tiro-dalla-campania-alla-lombardia-aumenta-il-numero-di-minacce-e-violenze-una-ogni-16-ore/4305476/



visto in rete (02/05/2018 09:36)

"Gli incarichi al Comune  vengono assegnati in barba a qualsiasi legge, su indicazione del sindaco  e con la complicità del segretario comunale che emana determine dirigenziali senza alcuna selezione sui curriculum e senza scorrimento della short list ma solo per favorire i soliti clienti beceri di questa giunta "

firmato i dipendenti liberi del comune di "

(23/04/2018 10:20)

Amministratori minacciati, in Irpinia è allarme

Nel 2017 ben 22 casi, in Campania fa peggio solo Napoli. «Pochi episodi legati alle

mafie»

Amministratori irpini sotto tiro. La provincia di

Avellino scala la classifica negativa di sindaci,

assessori, consiglieri comunali oggetto di atti

intimidatori.

Secondo il report 2017 stilato da «Avviso

P u b b l i c o » , l a r e t e d i e n t i l o c a l i p e r l a

promozione della cultura della legalità, l' Irpinia

conta 22 casi, il triplo di quelli registrati nell'

anno precedente, e si posiziona dopo Napoli

al secondo posto della classifica regionale.

Una situazione che va però analizzata caso

p e r c a s o . « D a u n a s u p e r f i c i a l e l e t t u r a

potrebbe venire fuori un allarme criminalità

maggiore ad Avellino che a Caserta o a

Salerno, cosa che non corrisponde ai dati

forniti dalle relazioni annuali della Dda», si

legge nel rapporto.

Maggiore preoccupazione desta chiaramente

quanto accaduto nel comune di Quindici, già

sciolto per mafia nel 1993 e nel 2002. Qui il 9

luglio un terreno di proprietà della moglie del

sindaco Edoardo Rubinaccio, venne dato alle

fiamme.

Una ritorsione dopo la decisione, assunta

a t t r a v e r s o d e l i b e r a , d i a c q u i s i r e i b e n i

confiscati al boss pentito Felice Graziano e all'

ex sindaco Antonio Siniscalchi.

Dei tre casi registrati ad Avellino, due sono

legati alla mancata assegnazione del bando

parcheggi.

«Stai attento a quello che devi fare», è il contenuto della telefonata minatoria ricevuta l' 8 maggio dal

comandante della Polizia Municipale Michele Arvonio che, di lì a pochi minuti, avrebbe dovuto

partecipare alla seduta pubblica di apertura delle buste per l' affidamento. Il 4 novembre poi il sindaco

Paolo Foti venne insultato e minacciato in maniera pesante nella sala consiliare mentre è in corso una

seduta proprio sulla vicenda parcheggi. Fu in quell' occasione che, di concerto con la Prefettura, fu

deciso di rafforzare il servizio di vigilanza sul primo cittadino che già a gennaio era stato oggetto di

telefonate e molestie da parte di un giovane con gravi problemi psichici.

Particolarmente tesa la situazione a Monteforte Irpino, con ben 9 casi in soli due mesi. Tra aprile e

maggio arrivarono all' indirizzo del sindaco Costantino Giordano e dell' assessore ai fondi europei

Carmine Tomeo, lettere di minacce.

«Stai ficcando il naso in faccende che non ti riguardano. Meglio che ti dimetti o farai la fine del Sindaco

Vassallo», uno dei messaggi recapitati al primo cittadino. Nel mirino anche Katia Renzulli, delegata alle

attività produttive, a cui viene squarciata una ruota dell' auto. Il 7 maggio poi, un sacchetto contenente

alcuni bulloni di piombo venne recapitato al presidente del consiglio comunale Vincenzo Napolitano.

Episodi che solo in parte si rivelarono legati a iniziative individuali.

Di matrice sociale quanto avvenuto a Montoro dove prima venne incendiata la porta di ingresso dell'

abitazione del sindaco Mario Bianchino, poi la sua automobile.

L' autore, identificato dai Carabinieri, un 35enne del posto in difficili condizioni economiche. Ascrivibili

alla stessa ragione, i casi di Rotondi, dove il sindaco Antonio Russo venne minacciato per strada da un

uomo che gli intima di trovare un posto di lavoro al fratello, e di Volturara Irpina dove, a pochi giorni dall'

avvio degli sfratti forzati degli abusivi dagli alloggi popolari, venne incendiata la porta di casa dell'

assessore Vittorio Feo. A Solofra un dirigente dell' Ufficio Tecnico comunale viene aggredito da un

uomo che chiedeva spiegazioni rispetto ad una pratica riguardante una sua proprietà.

Preoccupanti anche gli episodi di Montella e Sirignano. Ad ottobre l' auto di Genoveffa Pizza,

consigliera del comune altirpino, venne incendiata nel corso della notte. A Sirignano, invece, il 7 giugno,

trenta persone bloccarono e minacciarono il consigliere regionale Enzo Alaia, in visita ad un amico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Rossella Fierro

21 aprile 2018

Pagina 29 Il Mattino (ed. Avellino)