in vista del rinnovo contrattuale
Ricevo da sindaci richieste persistenti di disponibilità a prendere incarichi a scavalco in comuni privi di segretari titolari che ovviamente rispedisco al mittente in quanto, per me, il tempo è denaro.
Tuttavia ciò mi induce ad una riflessione:
Siamo diventati merce rara e, contrariamente a coloro i quali ritengono che essere scesi di numero rappresenti una debolezza per la categoria, io personalmente ravviso il contrario. Quanti hanno studiato economia politica sanno bene che in virtù della legge della domanda e dell'offerta quando l'offerta scarseggia e la domanda rimane invariata il prezzo sale.
Perchè non pretendere allora nella prossima tornata contrattuale condizioni economiche degne della ns professione? Ricordiamoci che l'allineamento del tabellare alla dirigenza fu per noi una presa per i fondelli in quanto venne finanziata con la retribuzione di posizione. Questa deve essere ricondotta a valori almeno pari a quella minima stabilita per i dirigenti degli ee.ll. Diversamente accetteremmo di essere un minus rispetto a costoro, in più siamo soggetti allo spoil system e questo deve avere un giusto riconoscimento economico.
Tenuto conto inoltre che enti piccoli e grandi si orientano sempre più verso convenzioni allargate, sarebbe auspicabile una rimodulazione della maggiorazione per sedi convenzionate con la previsione, per esempio, di un incremento del 25% per due, del 35% per tre e del 40% per quattro comuni.
Mi rivolgo quindi alle parti sindacali perchè si adoperino per ottenere condizioni economiche soddisfacenti e non il misero 3,48% di incremento che si prospetta.
Chiedo troppo?
|