Buche...nere....
Disastro buche la Corte dei Conti indaga su 5 anni di
gare e appalti
Obiettivo, ricostruire la storia dei bandi e dare
lettura del dato dei risarcimenti da parte di
Assicurazioni di Roma. Novanta casi al giorno
Il disastro delle buche di Roma è riassunto
nelle due pagine con cui ieri la procura della
Corte dei Conti ha ordinato alla guardia di
finanza di fare luce nei meandri del Simu. La
nuova inchiesta dei pm di viale Mazzini punta
infatti al cuore del dipartimento capitolino dei
lavori pubblici, la stazione appaltante che da
sola gestisce una buona metà del budget
comunale e, soprattutto, la manutenzione dell'
asfalto della grande viabilità. Ce ne sarà anche
per i municipi, visto che l' inchiesta riguarda l'
intera rete stradale capitolina, 8.800 chilometri
di crateri e voragini killer.
Il primo obiettivo dei magistrati contabili è
ricostruire con puntualità l' assetto degli
affidamenti e delle gare degli ultimi cinque
anni.
Compresi, quindi, gli ultimi due a marchio
M5S. La procura si attende un « quadro
analitico » e ben dettagliato che riesca a
mettere in fila impresa
titanica appalti
esterni e lavori in proprio, gli stanziamenti
iscritti a bilancio e i fondi effettivamente spesi.
Il primo passo servirà a ricostruire la storia dei
bandi per la manutenzione stradale e per dare una lettura più efficace del dato sui risarcimenti versati
da Assicurazioni di Roma agli automobilisti e agli scooteristi romani negli ultimi 12 mesi. Le buche, gli
avvallamenti e le radici che si intrufolano sotto l' asfalto sono costate 3.980 richieste di risarcimento nel
2015, 3.920 l' anno seguente e 3.975 nel primo anno a intera conduzione grillina, il 2017. Oggi, in
media, la mutua del Campidoglio tratta quasi 90 casi al giorno. Conversione in euro: nel 2016 AdiR ha
liquidato per conto di palazzo Senatorio rimborsi per circa sette milioni di euro. L' obiettivo della Corte
dei Conti in questo caso è determinare la quota di risarcimenti pagati ma non coperti dalla polizza.
Terzo step. Le fiamme gialle dovranno passare al setaccio ogni singolo bando per individuare ritardi ed
eventuali omissioni nella stipula dei contratti tra il Campidoglio e le aziende. Controllando, dunque, che
l' iter amministrativo sia stato seguito per filo e per segno dai dirigenti e dai funzionari del Simu, senza
anomalie e opacità nell' aggiudicazione dei lavori.
Il capitolo conclusivo è invece tutto dedicato ai possibili sprechi.
In particolare, nel mirino della procura contabile e dei finanzieri finiranno i gettoni extra pagati ai
manager capitolini per partecipare alle sedute di gara a fronte di ritardi conclamati e riunioni saltate per
raffreddori last minute. Due i casi che hanno fatto saltare sulla sedia i pm: il caso della gara per la
sorveglianza stradale, il bando a cui ha partecipato anche Anas ma che dopo un anno non è stato
ancora assegnato, e il recente quadruplo niet firmato Anac alle gare per la manutenzione delle caditoie
e della segnaletica, peraltro finanziate con i vecchi fondi del Giubileo della Misericordia.
La caccia ai danni causati da anni di incuria è partita, mentre a breve arriverà il rinvio a giudizio per i 16
dipendenti del Comune che, tra il 2012 e il 2014, hanno intascato tangenti per 450mila euro per "
aggiustare" gare per 14 milioni.
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LORENZO D' ALBERGO
18 maggio 2018
Pagina 2 La Repubblica
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