IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 25/05/2018 alle ore 08:36
Possibili primi provvedimenti del governo che verrà

Un taglia-leggi e un pacchetto antiburocrazia nel primo provvedimento urgente del nuovo governo da varare già in estate. Per il momento è solo un’ipotesi molto gettonata, ma Giuseppe Conte è già pronto a lasciare un suo segno, anche a dispetto di chi lo considera un mero esecutore. Se, come è quasi certo, scioglierà la riserva per formare il primo esecutivo gialloverde della storia repubblicana, il giurista incaricato dal Capo dello Stato e indicato da Pentastellati e leghisti per approdare a Palazzo Chigi, dovrebbe dare rapidamente operatività a una parte delle misure per le quali era stato inserito da Luigi Di Maio sul finire della campagna elettorale nella lista dei ministeri in pectore del Movimento Cinque stelle. Una prima scossa che verrebbe rafforzata da interventi su pensioni, centri per l’impiego e, forse, anche sull’immigrazione, in attesa di sciogliere il nodo fisco. E con tutta probabilità non occorrerà attendere troppo tempo. La rotta che punta a tacciare il premier incaricato “con riserva” passa, sulla falsariga del contratto M5S-Lega, per due precise coordinate: crescita e mantenimento degli impegni per il cambiamento presi con gli elettori. E un decreto legge con queste caratteristiche presentato a inizio estate sarebbe un chiaro segnale della volontà del Governo di non perdere tempo.Pentastellati e leghisti ne avrebbero già parlato nelle riunioni sulla stesura del “contratto”. E anche la mozione di fiducia al Governo che sarà votata presumibilmente la prossima settimana dalle Camere dovrebbe contenere alcune indicazioni sulla tabella di marcia dell’esecutivo. La mozione si raccorderà con la risoluzione “light” al Def tendenziale al voto in Parlamento dopo la “fiducia”.

Burocrazia e pensioniTaglia-leggi e pensioni dovrebbero essere i pilastri su cui costruire l’eventuale decreto. Sulla previdenza non dovrebbe scattare subito l’operazione per garantire le uscite con quota 100 (somma di età anagrafica, con un minimo di 64 anni, e contributiva) e quota 41 e 5 mesi (senza vincoli anagrafici), destinata a decollare con la legge di bilancio. L’idea sarebbe di rendere immediatamente operative le cosiddette “misure preparatorie”, compreso lo stop all’Ape social e agli interventi ad hoc messi a punto dal governo Gentiloni per i lavori gravosi, e di dare il via al ripristino di “opzione-donna” (uscita con 57-58 anni di età e 35 anni di contributi e assegno “contributivo”). Viene considerata molto probabile anche la riforma dei centri per l’impiego, che rappresenterebbe la prima tappa del percorso per rafforzare con la legge di bilancio la dote attualmente a disposizione per il reddito d’inclusione. Anche l’immigrazione con un parziale restyling del piano-Minniti potrebbe entrare nel Dl.

FiscoResta il nodo fisco. La voglia di una “pace fiscale” con la maxi rottamazione delle pendenze con l’agente della riscossione da far decollare fin da subito, deve prima fare i conti con la chiusura della definizione agevolata delle cartelle esattoriali attualmente in corso. Che ha visto l’adesione di 950mila contribuenti e da cui sono attesi non meno di 2 miliardi tra il 2018 e il 2019. La pace fiscale così come il taglio delle tax expenditures dovrebbero essere chiamate a dare il loro contributo.



decreto dignità (16/06/2018 11:23)
Di Maio smonta il Jobs Act Vuole il decreto dignità Il ministro spinge sul provvedimento destinato ai precari e atteso entro il mese Torna la causale per i contratti a tempo, stop alla paga a cottimo per i riders ROMA Passa per il cosiddetto «decreto dignità» il tentativo del vicepremier Luigi Di Maio di recuperare visibilità rispetto al suo collega Matteo Salvini. Ieri il ministro del Lavoro e dello Sviluppo (e leader di M5S), alle prese con la vicenda dello stadio della Roma e i crescenti mugugni nel partito, ha annunciato i l v a r o n e l p r i m o C o n s i g l i o d e i m i n i s t r i «politico» (entro fine giugno) di un decreto legge che interverrà in modo radicale sulle regole del mercato del lavoro per i lavoratori più precari modificando il Jobs Act di Renzi. Verrà così ripristinata la «causale» per il ricorso ai contratti a tempo determinato. E sarà cancellata la norma voluta nel 2014 dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, e i datori di lavoro dovranno tornare a indicare la motivazione specifica per cui il dipendente è stato assunto con un contratto a termine, e non con uno a tempo indeterminato. I riders. Secondo, arrivano garanzie e tutele p e r i l a v o r a t o r i d e l l a g i g e c o n o m y , a c o m i n c i a r e d a i c o s i d d e t t i « r i d e r s » c h e consegnano in bici o moto cibi, anche se le novità riguarderanno tutti i lavoratori (oggi teoricamente «autonomi») che vengono gestiti da aziende attraverso piattaforme digitali. A questi lavoratori saranno date alcune tutele previdenziali e antinfortunistiche, di cui oggi sono totalmente privi; verrà espressamente proibita la retribuzione a cottimo, spesso di ammontare irrisorio. E potrebbe anche essere subito fissato per legge un salario minimo orario. Le novità. Il decreto legge conterrà anche altre norme, in parte già annunciate nei giorni scorsi da Di Maio. Verranno così disincentivate le imprese che delocalizzano attività produttive al di fuori del Paese; verranno cancellati in modo definitivo spesometro e redditometro, e probabilmente sarà abolito anche il meccanismo dello split-payment dell` Iva. Infine, saranno stabilite norme per disincentivare il gioco d` azzardo, vietando pubblicità diretta e indiretta (comprese le sponsorizzazioni) per i giochi, sia quelli raccolti nelle sale o con le macchinette che quelli giocati sulle piattaforme online. Certamente le novità più rilevanti sono però proprio quelle che riguardano il lavoro. L` abolizione della «causale» per i contratti a termine, fortemente voluta dalle associazioni datoriali, generò un vero e proprio boom delle assunzioni a tempo determinato. Vanificando, dicono molti economisti, anche l` abolizione dell` articolo 18 e gli incentivi fiscali che avrebbero dovuto spingere gli imprenditori a stipulare contratti «Jobs Act» di tipo più stabile. Importanti anche le misure per i lavoratori della gig economy, ancora da definire nei dettagli, a quanto risulta. Ieri Di Maio, in qualità di ministro del Lavoro, ha di nuovo incontrato le associazioni dei rider. Al termine, illustrando per sommi capi il «decreto dignità», ha affermato che «da oggi comincia la lotta al precariato giovanile. Voglio che i giovani sappiano che c` è un ministero che sta lavorando per loro. I governi precedenti li hanno resi invisibili e senza voce, a volte persino insultati, noi da oggi per la prima volta diamo loro voce e dignità. Loro li volevano deboli, noi li vogliamo come colonna portante del cambiamento». Per Di Maio, «deve finire l` epoca della precarietà infinita che sta dando solo incertezza ai cittadini e sta massacrando l` economia abbassando la produttività delle imprese. Senza serenità per progettarsi una vita è difficile riuscire ad essere produttivi». Le pensioni. In precedenza, il vicepremier aveva anche annunciato altri provvedimenti. In tema di pensioni, tutti gli assegni superiori ai 5.000 euro mensili netti verranno ricalcolati su base dei contributi versati. Sulla possibilità di varare sin dal 2019 il «reddito di cittadinanza» (in versione ridotta) sembra invece esserci qualche dubbio. Infine, per ridurre infortuni e morti sul lavoro il ministro promette premi alle imprese che investono in sicurezza e l` assunzione di 1.000 ispettori per potenziare i controlli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. ROBERTO GIOVANNINI 15 giugno 2018 Pagina 12 Il Piccolo
esse (25/05/2018 10:00)

80 anni vita media uomini e 85 anni donne .

se andiamo poi a vedere ,la vita è vero ,che si è allungata ,ma è un allungamento spesso con problemi fisici,malattie e spesso con disabilità .

prima si andava in pensione a 55 -57 anni e avevi tanti anni per fare crociere ,viaggi o non fare un cazzo (o se volevi arrotondavi con altro lavoro)

ora dovresti andare in pensione a 67 anni per poi entrare e uscire dagli ospedali .

e questo per risanare gli errori passati,gli sprechi passati,le baby pensioni,le pensioni d'oro etc...

(25/05/2018 09:00)

Ragionevole si e non truffaldina. L'età media è di anni 83. Se ho versato allo stato contributi da 41 e più anni, con la rivalutazione di quanto versato nel tempo la stato, in media, non mi restituisce quello che ho versato. E per di più con tutte le regole saltate per il lavoro, che ogni giorno di più diventa precario e sfruttato, non si pongono le basi per un futuro certo delle nuove generazioni. Lavorano tanto, in condizioni precarie senza certezze e diritti.

Lo stato siamo noi, non i tecnocrati europei gonfi di privilegi.

esse (25/05/2018 08:52)

"Sulla previdenza non dovrebbe scattare subito l’operazione per garantire le uscite con quota 100 (somma di età anagrafica, con un minimo di 64 anni, e contributiva) e quota 41 e 5 mesi (senza vincoli anagrafici), destinata a decollare con la legge di bilancio. "

 

 

mi sembra una proposta ragionevole

 

è auspicabile anche un provvedimento opposto a quello di renzi ossia dall'abolizione dei segretari al rafforzamento in senso statale della figura che è stato più volte sostenuto dai 5 stelle ...