SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 11/06/2018 alle ore 10:50
professionisti appalti tutelati
L' Authority anticorruzione adegua le linee guida partendo dal decreto fiscale 148/2017
Appalti, professionisti tutelati
Equo compenso e divieto di prestazioni extracontratto
Obbligo di calcolo dei corrispettivi con il
d e c r e t o p a r a m e t r i ; d i v i e t o d i c h i e d e r e
p r e s t a z i o n i u l t e r i o r i r i s p e t t o a q u e l l e
contrattuali; limitazione dei ribassi eccessivi
effettuati in gara applicando formule ad hoc
per l' attribuzione dei punteggi.
Sono queste le misure proposte dall' Anac per
g a r a n t i r e a i n g e g n e r i , a r c h i t e t t i e a l t r i
p r o f e s s i o n i s t i l ' e q u o c o m p e n s o n e g l i
affidamenti pubblici di servizi tecnici.
Le indicazioni sono contenute nel documento
pubblicato ieri (in consultazione fino al 9 luglio)
che, integrando le linee guida n.1, affronta
anche alcuni profili relativi all' entrata in vigore
dal 2019 ,per opere oltre 100 milioni, dell'
obbligo di Bim (building information modelling)
nella progettazione di opere pubbliche. In
particolare l' Autorità parte dalla novella
introdotta dall' articolo 19quaterdecies,
comma 3, del decreto legge 16 ottobre 2017,
n. 148 (dl fiscale) che ha affermato l' obbligo
per la pubblica amministrazione di garantire il
p r i n c i p i o d e l l ' e q u o c o m p e n s o p e r l e
prestazioni rese dai professionisti, legando l'
equità del compenso «alla quantità e alla
qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e
alle caratteristiche della prestazione». Nel
s e t t o r e d e g l i a f f i d a m e n t i d e i s e r v i z i d i
ingegneria e architettura il codice dei contratti pubblici prevede l' obbligo di calcolare l' importo a base
di gara in base al dm parametri del 16 giugno 2016, ma è evidente dice
l' Authority anticorruzione che
i corrispettivi «non possono essere sia compenso del professionista per le prestazioni svolte sia
importo a base di gara dell' affidamento» perché si annullerebbe a monte la concorrenza sull' elemento
economico. Dato quindi che un ribasso sull' importo a base di gara deve comunque essere sempre
effettuato dai concorrenti, l' Autorità guidata da Raffaele Cantone ha proposto una strada diversa per
evitare che il ribasso offerto, applicando il criterio qualità/prezzo, sia così elevato da rendere non equo il
compenso per l' attività professionale, seppur derivante da una libera scelta dell' operatore economico e
non da un' imposizione della stazione appaltante.
La soluzione individuata, scartata quella di reintrodurre l' obbligo già previsto dal dpr 207/2010 (ma
spesso inattuato) di fissare nel bando di gara un tetto massimo al ribasso, consiste nel ritenere
«preferibile» il ricorso alla formula bilineare in luogo del ricorso alla formula classica dell' interpolazione
lineare nell' attribuzione dei punteggi all' offerta economica e, più nel dettaglio di «attribuire un
punteggio elevato al punto di flesso al fine di disincentivare offerte contenenti ribassi elevati non in linea
con la previsione sull' equo compenso di cui dell' articolo 13 bis delle legge 31 dicembre 2012, n. 247».
La funzione bilineare, prevedendo che il punteggio cresca linearmente fino a un valore soglia, calcolata
ad esempio come media del ribasso dei concorrenti, per poi flettere e crescere a un ritmo limitato, ha il
vantaggio di scoraggiare offerte con ribassi eccessivi poiché ricevono un punteggio incrementale
ridotto. Ciò, unitamente all' attribuzione di un punteggio elevato al punto di flesso, dovrebbe quindi
disincentivare i concorrenti a presentare offerte oltre la media di mercato, così che il prezzo di
aggiudicazione potrebbe ritenersi equo proprio perché tiene conto della media di mercato. Con quanto
propone l' Autorità si dovrebbe quindi calmierare la pratica dei ribassi eccessivi, rimanendo poi sempre
la parte valutativa sui profili qualitativi delle offerte (ad esempio la metodologia) soggetta alla
discrezionalità dei giudizi dei commissari di gara.
Il documento Anac guarda poi anche al tema delle clausole vessatorie che possono determinare un
significativo squilibrio contrattuale a carico del progettista o alla richiesta di prestazioni aggiuntive nell'
ambito dell' offerta economicamente più vantaggiosa, senza oneri aggiuntivi a carico della stazione
appaltante. A tale riguardo si afferma che l' equità del compenso deve essere valutata anche alla luce
della presenza nel contratto di clausole che minano l' equilibrio fra le parti.
Infine si stabilisce che è comunque vietato chiedere «prestazioni ulteriori rispetto a quelle a base di
gara, che non sono state considerate ai fini della determinazioni dell' importo a base di gara».
Una prassi molto frequente.
ANDREA MASCOLINI
9 giugno 2018
Pagina 26 Italia Oggi
Appalti Comuni in trincea (13/06/2018 09:38)
Appalti pubblici, Comuni in trincea
D a T o r i n o a N a p o l i l e a m m i n i s t r a z i o n i
comunali si uniscono per un ricorso al Tar del
Lazio contro la norma sui compensi minimi ai
commissari di gara degli appalti pubblici.
D o m a n i o l t r e 4 0 0 a m m i n i s t r a t o r i l o c a l i
provenienti da tutta Italia si ritroveranno a
Napoli per il Forum degli Enti Locali indetto da
Asmel, l` Associazione nazionale per la
sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti
Locali, che raggruppa oltre 2.300 Comuni e
che ha promosso cinque anni fa la nascita dell`
omonima Centrale di committenza, divenuta
ormai la più grande d` Italia con oltre 1,5
miliardi di euro di gare bandite. Piccole e
grandi realtà unite
contro il recente decreto
del ministero delle Infrastrutture e Trasporti
( e n t r a t o i n v i g o r e i l 1 6 a p r i l e s c o r s o ) chiedono
l` annullamento della disposizione
che ha fissato in 3mila euro il compenso
minimo per i commissari di gara. Il ricorso è
stato presentato insieme ad Asmel da quattro
Comuni italiani: Carignano ( Torino), Celle di
Bulgheria (Salerno), Cercola (Napoli) e
P o t e n z a . « S i t r a t t a d i u n a n o r m a c h e
determina un aggravio di spese insostenibile
che comporta, nei fatti, il blocco delle gare al
di sotto di 500mila euro, cioè il 75% di quelle in capo ai Comuni spiega
Michele Iuliano, amministratore
della Centrale di committenza Asmel perché
adesso occorrerà inserire nelle ` spese tecniche` di gara
circa 11mila euro di spese per le Commissioni, visto che i commissari sono almeno tre ed essendo
scelti da un Albo nazionale tenuto dall` Anac bisognerà aggiungere anche le spese di trasferta». «Un
errore di calcolo molto evidente quello compiuto dal ministero », fa notare Asmel. Le spese tecniche di
gara sono le spese propedeutiche all` aggiudicazione della gara di appalto e comprendono, oltre alle
spese per i commissari, anche quelle di progettazione, Centrale di committenza, coordinamento della
sicurezza, conferenze di servizi, direzione lavori, contabilità, assicurazioni, consulenza e supporto,
collaudi eccetera e vanno contenute nel 12% dell` importo posto a gara. Per gare da 500mila euro, le
spese tecniche non possono quindi superare 60mila euro e dunque con la nuova norma occorrerà
comprimerle per lasciar spazio ai compensi per i commissari esterni. «La compressione delle altre
spese a vantaggio dei compensi dei commissari ha un senso fino al 1520%
chiarisce
Iuliano a
meno
di non voler comprimere anche la qualità delle attività necessarie alla corretta effettuazione delle gare.
Per le gare di importo inferiore a 500mila euro l` incidenza delle spese per commissari aumenta, invece,
fino a rendere impossibile la gara stessa: basti pensare all` esempio di un appalto da 100mila euro, con
un limite per le spese tecniche di 12mila euro, all` interno del quale resterebbe spazio praticamente
soltanto per i compensi ai commissari». È evidente, secondo il ricorso al Tar, «l` irragionevolezza di una
norma destinata inevitabilmente a produrre il blocco delle gare di importo inferiore al mezzo milione,
che rappresentano la stragrande maggioranza degli appalti comunali: dalle mense scolastiche ai rifiuti,
dai servizi sociali a quelli per la riscossione dei tributi». Semplificare per la crescita sarà il tema del
Forum, che per parlare della `burocratite` delle pubbliche amministrazioni italiane ospiterà, tra gli altri, il
direttore dell` Osservatorio Conti Pubblici dell` Università Cattolica, Carlo Cottarelli, già commissario alla
Spending review. Si ripartirà dalle criticità del nuovo Codice Appalti, che, a oltre due anni dalla nascita,
come spiega il segretario generale di Asmel, Francesco Pinto, «invece di aver portato trasparenza e
semplificazione nelle gare per gli investimenti e gli acquisti pubblici, continua ad essere al centro di
polemiche e ricorsi perché ha introdotto norme talmente ingarbugliate e prescrittive da causare
difficoltà, a volte insuperabili, nella gestione della spesa pubblica».
28 maggio 2018 Avvenire