IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 28/06/2018 alle ore 11:34
Debito ingiusto (degli enti locali)
Quante volte abbiamo pensato che la legislazione, così com'è stata concepita negli ultimi 20 anni, con un mix di deregulation spinta e tecnicismi astrusi ed adempimenti tignosi ed inutili che a nulla servono se non a confondere le acque, avrebbero consegnato gli enti locali al "cupio dissolvi"? Ci siamo quasi....gli enti, grandi e piccoli non ce la fanno più......sono al collasso. Un ripensamento si impone. De Magistris, a Roma vertice con Di Maio Oggi il sindaco Luigi de Magistris incontrerà a R o m a i l v i c e p r e m i e r L u i g i D i M a i o . L a settimana scorsa l' ex pm aveva annunciato di aver sollecitato il vertice. Il sindaco chiederà a Di Maio lumi sulla possibilità di una legge ad hoc per tutti i Comuni in difficoltà finanziarie e che hanno il fardello del cosiddetto «debito ingiusto». Un provvedimento che per Palazzo San Giacomo è vitale, altrimenti a partire dal 2019 si aprirebbero scenari come il default. I Cinquestelle in sede di campagna elettorale hanno annunciato - con tanto di piattaforma programmatica - una legge per i Comuni all' insegna del motto che «il fallimento degli enti locali è anche il fallimento della politica». Stando a quello che trapela, sembra che il M5S sia deciso a mantenere le promesse. De Magistris, prima di arrivare al vertice con il vicepremier, ha fatto varie tappe preparatorie a iniziare dal faccia a faccia con il capo dello Stato Sergio Mattarella. © RIPRODUZIONE RISERVATA. 28 giugno 2018 Pagina 29 Il Mattino

243 (28/06/2018 12:07)
non è che chiedono la riforma ora che i comuni sono in mano alla lega e ai 5 stelle e non sarebbero confermati dato che quasi tutte le province sono in mano al pdestinzione...
anche le province (28/06/2018 11:37)
La richiesta è emersa dall` assemblea Upi La legge Delrio va riformata Il sistema elettorale dei presidenti di provincia va completamente rivisto. E il legislatore deve scegliere. O tornare indietro rispetto alla legge Delrio, ripristinando l` elezione diretta a suffragio universale oppure mantenere l` elezione di secondo livello ma con sostanziali modifiche. La scelta che la politica deve fare è peraltro assai urgente visto che tra settembre e gennaio scadrà il mandato di 48 presidenti di provincia e di 70 consigli provinciali su 76 province delle regioni a statuto ordinario. A quattro anni dall` entrata in vigore della legge 56/2014, i presidenti di provincia riuniti in assemblea a Bergamo hanno chiesto una profonda revisione della riforma. «Bisogna restituire autorevolezza alle province», ha dichiarato il presidente dell` Upi Achille Variati aprendo i lavori dell` Assemblea. «Bisogna tornare ad assicurare autonomia finanziaria e risorse per assicurare i servizi ai cittadini. Serve personale qualificato per fare ripartire la macchina amministrativa. La crisi finanziaria causata dai tagli manifestamente irragionevoli delle manovre finanziarie, è tutt` altro che risolta: tre province sono in dissesto, 11 sono in predissesto; non tutte le province hanno ancora approvato il bilancio 2018 -2020; le province che hanno approvato il bilancio triennale, sono riuscite a farlo solo con operazioni contabili, senza garantire la piena copertura delle spese per le funzioni fondamentali e i servizi ai cittadini. Mancano a regime 280 milioni, 90 milioni nel 2018, che sono il totale di risparmio eccessivo di spesa per personale a seguito del riordino delle funzioni, calcolato in maniera errata nel 2014». Il presidente Variati ha poi presentato le richieste delle province da risolvere nell` immediato attraverso un decreto legge sugli enti locali quantomai atteso e chiesto a gran voce anche dai comuni. In primis l` assegnazione alle di 90 milioni destinati all` esercizio delle funzioni fondamentali e per il conseguimento degli equilibri di parte corrente. In secondo luogo viene chiesta la disapplicazione delle sanzioni per le province per il mancato saldo di finanza pubblica 2017, anche per non vanificare le opportunità relative allo sblocco del turnover, dopo oltre 5 anni di blocco totale. E infine la proroga degli organi dei mandati dei presidenti di provincia e dei consigli in scadenza fino al gennaio 2019, in attesa di una disciplina organica sul sistema elettorale. © Riproduzione riservata. 28 giugno 2018 Pagina 39 Italia Oggi