SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 28/07/2018 alle ore 10:42
Meno rifiuti più TARI
Meno rifiuti ma la Tari rincara del 70%
Lo studio Confcommercio: in sette anni aumento record della tariffa. Nel 2017 versati
oltre 9 miliardi
I rifiuti diminuiscono, ma la Tari aumenta.
Sembra un paradosso ma è proprio così.
A rilevarlo è l' Osservatorio tasse locali di
Confcommercio che ha calcolato un aumento
del 70 per cento, per un totale di quasi 4
miliardi di euro complessivi, negli ultimi sette
anni.
Nel 2017 la Tari è arrivata, complessivamente,
a 9,3 miliardi di euro, una spesa crescente
n o n o s t a n t e l a p e r c e n t u a l e d i r a c c o l t a
differenziata sia aumentata di oltre il 20 per
cento e che il costo di gestione dei rifiuti
differenziati (15,12 centesimi di euro al kg) sia
c i r c a u n t e r z o r i s p e t t o a q u e l l o d e g l i
indifferenziati (40,79 centesimi al kg).
Le regioni, inoltre, «denunciano» una forte
disomogeneità anche all' interno dello stesso
territorio. Un albergo con ristorante di 1.000
metri quadrati, per esempio, paga 4.210 euro
all' anno a San Cesario, in provincia di Lecce,
mentre ne paga 7.770 euro all' anno nel
capoluogo. Per la stessa attività in provincia di
Padova si passa dai 4.189 euro all' anno di
Abano Terme ai 5.901 euro all' anno di
Padova.
«L' indagine ha evidenziato come costi
eccessivi e ingiustificati per cittadini e imprese
derivino, in particolare, da inefficienza ed
e c c e s s o d i d i s c r e z i o n a l i t à d i m o l t e
amministrazioni locali, da una distorta applicazione dei regolamenti e dal continuo ricorso a coefficienti
tariffari massimi», commenta Patrizia di Dio, membro di giunta di Confcommercio con delega all'
ambiente.
L' osservatorio, però, considera non solamente la Tari, ma tutta la tassazione locale: «L' inefficienza
delle amministrazioni locali - spiegano da Confcommercio - costa a cittadini e imprese un miliardo di
euro all' anno a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari di raccolta differenziata (l'
Italia è al 52% contro il 65% fissato a livello europeo)».
Qual è la soluzione? «Bisogna applicare con più rigore il criterio dei fabbisogni e dei costi standard nel
quadro di un maggiore coordinamento tra i vari livelli di governo - aggiunge di Dio -, ma soprattutto è
sempre più urgente una profonda revisione dell' intero sistema che rispetti il principio europeo "Chi
inquina paga" e tenga conto delle specificità di determinate attività economiche delle imprese del
terziario al fine di prevedere esenzioni o agevolazioni». In poche parole, meno costi e meno burocrazia
per liberare le imprese dal peso delle inefficienze locali di gestione.
Giulia Cimpanelli
26 luglio 2018
Pagina 37 Corriere della Sera