SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
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Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 23/08/2018 alle ore 11:31
Ponti, carichi e sovraccarichi
La tragedia di Genova ci invita a riflettere su quanto sia attuale, nel nostro mondo post moderno, la continua ed usurante richiesta di prestazioni da cose e (ahimè) anche da persone al di ogni limite umano o....meccanico e strutturale.
Nella sola giornata di ieri sono morte quattro persone per incidenti sul lavoro e dall'inizio dell'anno sono circa 400 i morti per questa causa. Nella statistica mancano, sicuramente, i tanti che a causa di stress lavorativi prolungati e subiti si sono ammalati delle più varie patologie e non più guariti. I miti dei nostri giorni sono la competitività e le prestazioni che richiedono sempre sforzi ulteriori o "disumani" a persone e cose. Le ultime indagini a Genova mettono in rilievo proprio questo. Sul ponte era stato issato un carro ponte per effettuare lavori, proprio all'altezza del pilone ceduto, del peso di 1,5 tonnellate e lungo il percorso della carreggiata sono stati installati i nuovi dispositivi per guard rail in cemento, per il peso complessivo di 15.000 tonnellate, che, ironia della sorte, doveva servire a migliorare la sicurezza nel percorrere il viadotto...... Ma nessuno si è preso la briga di pensare se quel vecchio e malandato ponte era in grado di sopportare tutto questo.....Un po' quello che succede alla nostra P.A. che vecchia (proprio anagraficamente) consunta (mancano centinaia di migliaia di posti in organico) e aggredita ogni giorno e sbeffeggiata viene inondata diuturnamente da nuovi e complessi (e "forse" inutili) adempimenti che richiedono competenze e specializzazioni così elevate da costringerci a ricorre al privato iperspecializzato in ruoli parcellizzati per districarci......Mi chiedo ma a chi giova tutto ciò?
(24/08/2018 09:20)
E` quello che vediamo crescere ogni giorno di più, anche nella nostra professione, abuso e sfruttamento. Come definire altrimenti un lavoro nato, in origine, per curare un comune e stravolto in maniera assurda in modo che non esiste un limite massimo ai comuni da seguire....4, 5, 6, n....senza che nessuno trovi niente da ridire, non i comuni attraverso anci, non il ministero dal quale pure dipendiamo, non i sindacati, occupati dai diritti di segreteria. E questa tendenza, naturalmente, è evidente in ogni attività umana. C`è chi decide di sfruttare, il lavoro, le fonti di energia non rinnovabili, e la stessa terra, esausta, rimpinzata di pesticidi e fertilizzanti.
"Lo sfruttare toglie e impoverisce, rende sterile, spezza la continuazione della vita. Fuori di agricoltura, si estende questa immagine nello sfruttamento del lavoro - che resta comunque un prendere senza dare, o dando troppo poco per assicurare la sopravvivenza, per riconoscere la dignità. Così si sfrutta un terreno o un bosco avuto in concessione per qualche anno, spremendolo senza troppo interessarsi della sua sorte successiva; si sfrutta il lavoro di un giovane volenteroso - troppo giovane per pretendere qualcosa; si sfruttano gli immigrati africani disperati per raccogliere quantità disumane di pomodori a bassissimo costo."
Testo originale pubblicato su unaparolaalgiorno.it: https://unaparolaalgiorno.it/significato/S/sfruttare