IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 27/08/2018 alle ore 09:56
Cassese d'annata
Cassese nell?anno 2002 individuava il punto di rottura dei tradizionali equilibri costituzionali che debbono presiedere al rapporto fra politica e dirigenza nella ?distinzione fra rapporto di lavoro e incarico? (pag. 5) introdotta dalle riforme cosiddette ?Bassanini? del 1998. Nell?automaticità della scadenza dell?incarico ? svincolata da qualunque valutazione di merito ? Cassese individuava la radice della precarizzazione dello status, del ruolo e della funzioni del dirigente pubblico e la fonte utilizzabile a piacimento della ?fidelizzazione politica? della dirigenza pubblica italiana. Citiamo letteralmente dallo scritto riprodotto qui sotto: (pag. 9) ?numerosi gli effetti dei provvedimenti illustrati. Il primo è quello di porre in una condizione istituzionale di debolezza l?alta funzione pubblica. Questa sa che deve avere il gradimento dei diversi governi, se vuole conservare il posto. Sa che ciò è completamente discrezionale, nel senso che la cessazione è automatica, prodotta direttamente dalla legge e, quindi, che il governo non deve dare alcuna giustificazione del proprio operato?. (Pag. 10)? Un meccanismo come quello congegnato è suscettibile di avere una grande forza espansiva.Una volta nominate persone di fiducia in posizioni chiave (per esempio, le direzioni del personale), queste potranno, a loro volta, fare lo stesso con i livelli inferiori, non dirigenziali, promuovendo o collocando nei posti importanti i dipendenti dello stesso orientamento politico.?- (pag. 10)? il vertice politico riprende in mano la gestione, ma senza assumerne le responsabilità, perché i singoli atti di gestione saranno dei dirigenti. Ciò costituisce un indubbio vantaggio, specialmente sotto il profilo penale e della responsabilità amministrativa (davanti alla Corte dei conti): il dirigente si addossa la responsabilità, il ministro prende la decisione. La separazione tra compiti politici di direzione e controllo e compiti amministrativi di gestione comporta una certa indipendenza dei dirigenti. Questi, se sono deboli e precari, faranno quello che il vertice politico dice loro, con l?ulteriore beneficio, per quest?ultimo, di esercitare poteri senza addossarsene le relative responsabilità.?. Sulla Corte costituzionale, della quale non era stato ancora chiamato a far parte, il professore tranciava valutazioni severissime: (pag. 14)? La Corte costituzionale, con grande superficialità, ha deciso, di recente (ordinanza n. 11 del 2002) che per i dirigenti pubblici, a differenza dei magistrati, ?non vi è [?] una garanzia costituzionale di autonomia da attuarsi necessariamente con legge attraverso uno stato giuridico particolare che assicuri, ad esempio, stabilità ed inamovibilità?. Essa, ha, così, accettato il nuovo regime?- pag. 14 ) Precarizzare la dirigenza e rendere completamente discrezionale la scelta dei dirigenti, comporta l?introduzione del criterio della fiducia nel rapporto ministro-dirigente, criterio che è estraneo, anzi contrario al disegno costituzionale. Non di inamovibilità si tratta, ma di nomina per durata determinata ?. (da EticaPA)