SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 27/10/2018 alle ore 10:21
Approvato il disegno di legge "Concretezza"
STRETTA SULL' ASSENTEISMO E TURNOVER AL 100%
Nuovo piano della P. a. contro i furbetti E si torna ad
assumere
Disegno di legge Concretezza: arrivano i controlli con impronte digitali, iride o
videosorveglianza
I m p r o n t e d i g i t a l i , c o n t r o l l i a l l ' i r i d e e
videosorveglianza contro i «furbetti del
cartellino», black list per dirigenti e pubbliche
amministrazioni inadempienti e sblocco totale
del turn over a partire dal 2019: raccolti tutti i
pareri del caso, a partire da quello del Garante
della privacy, il Consiglio dei ministri ieri sera
ha varato il «Ddl Concretezza», il pacchetto di
misure messo a punto dalla ministra della
Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
Arriva così, sottoforma di collegato alla legge
di Bilancio, l' ennesima stretta contro l'
assenteismo ed un piano per rilanciare l'
efficienza della Pa accompagnando il tutto con
un piano straordinario di assunzioni. Grazie
allo sblocco del turn over dall' anno prossimo
sarà infatti possibile sostituire tutti i dipendenti
della Pa, scuola esclusa, che cesseranno il
servizio: 450 mila persone in tre anni stando
alla Ragioneria dello Stato.
«Uno va via ed uno entra» ha spiegato la
ministra, che ipotizza anche «assunzioni
straordinarie, perché riteniamo che la pubblica
amministrazion e debba tornare a correre» .
La Bongiorno vuole bandire nuovi concorsi
(che dovranno essere «unici», per assicurare
a tutti uniformità di giudizio)- allo scopo di
svecchiare i ranghi della macchina pubblica.
Ma per accelerare i tempi è anche previsto che si attinga dai concorsi già banditi facendo scorrere le
graduatorie. Le amministrazioni dovranno elaborare i piani di fabbisogno tenendo conto dell' esigenza
di assicurare l' effettivo ricambio generazionale e la migliore organizzazione del lavoro ma soprattutto
della necessità di reclutare figure con elevate competenze nella digitalizzazione.
Addio ai badge Contro i furbetti del cartellino arrivano poi nuove misure.
Badge e fogli presenze lasceranno infatti il passo alle impronte digitali, al controllo dell' iride, all'
identificazione facciale ed alla videosorveglianza, strumenti su cui però il Garante della privacy è già
intervenuto suggerendo alcuni correttivi: dall' uso di un solo sistema di verifica, vietato quindi incrociare
videosorveglianza ed impronte, all' esigenza di introdurre questi nuovi strumenti con gradualità ed in
maniera proporzionale rispetto alla dimensione dell' ente in questione ed al numero dei suoi dipendenti.
Nucleo valutazione Il ministero, d' intesa con gli enti locali, ogni anno dovrà mettere a punto un Piano
triennale delle azioni concrete. All' Ispettorato della Funzione pubblica spetterà il compito di rilevare
eventuali violazioni o irregolarità, mentre l' individuazione dei possibili rimedi spetterà al neonato
«Nucleo della concretezza», una task force composta da 50 tra dirigenti e funzionari che dovrà
verificare la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento delle
amministrazioni e garantire il miglioramento dell' efficienza con «indicazione dei tempi per la
realizzazione delle azioni correttive».
La mancata attuazione delle misure proposte dal Nucleo costituirà «causa di responsabilità dirigenziale
e disciplinare»: le amministrazioni ed i rispettivi dirigenti che non rispetteranno gli obiettivi saranno
iscritte in un elenco, una sorta di black list, pubblicato online.
Buoni pasto Nel ddl concretezza c' è anche spazio per affrontare l' annosa questione dei buoni pasto
emessi da Qui!group a cui Consip ha tolto l' appalto per gravi inadempienze. Vengono infatti stanziati 3
milioni di euro per coprire le eventuali perdite sui nuovi pasto ancora nelle mani dei dipendenti e non più
spendibili che verrebbero ritirati e sostituiti con altri dello stesso importo.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
PAOLO BARONI
26 ottobre 2018
Pagina 20 La Stampa
(29/10/2018 16:07)
ESPANSIVA nel senso che vedremo spendere e SPANDERE
nemo (29/10/2018 13:16)
per "(27/10/2018 10:45)"
tutto ciò si definisce politica espansiva della SPESA PUBBLICA
Un taglio a vincoli e certificazioni (27/10/2018 10:48)
LA MANOVRA DI BILANCIO PER GLI ENTI LOCALI
Un taglio a vincoli e certificazioni
Semplificazione dei vincoli di finanza pubblica
(con l` addio al pareggio di bilancio, si veda
articolo a pag. 42) e degli adempimenti
contabili (con lo stop all` obbligo di trasmettere
al Viminale le certificazioni su bilancio e
rendiconto).
D e f i n i z i o n e d i u n p a c c h e t t o d i m i s u r e
(finanziarie e procedurali) per rilanciare gli
investimenti, compresi quelli per la messa in
sicurezza di strade provinciali e scuole. E
ancora facoltà di rinegoziare i mutui con la
Cassa Depositi e Prestiti e di ottenere un
anticipo sui fondi per il pre-dissesto. Sono
queste le principali novità per gli enti territoriali
contenute nelle prime bozze (non ufficiali) di
legge bilancio 2019. Ovviamente, si tratta di un
testo provvisorio ed incompleto, che sarà
quindi oggetto di ampie modifiche.
Ma è già possibile intravedere il disegno
complessivo della manovra, che si conferma
fortemente espansiva, anche se non mancano
i punti interrogativi, dall` esclusione degli attesi
incrementi della capacità assunzionale alla
m a n c a t a d e f i n i z i o n e d e l l e m i s u r e d i
razionalizzazione della spesa pubblica.
I n v e s t i m e n t i . I g o v e r n a t o r i d o v r a n n o
aumentare le spese in conto capitale. Ma
questo è solo uno degli strumenti messi in
campo per far tornare a crescere gli investimenti. A tal fine, viene anche previsto un fondo (con uno
stanziamento di oltre 40 miliardi fino al 2033 e poi a regime di 1,5 miliardi all` anno, in parte però ridotto
dallo stesso ddl per coprire la rottamazione del pareggio) per edilizia pubblica, manutenzione della rete
viaria, dissesto idrogeologico, prevenzione rischio sismico, beni culturali e ambientali. Sul piatto ci sono
anche 250 milioni di euro annui dal 2019 al 2033 destinati alle province per la manutenzione di strade e
scuole. Per agevolare l` utilizzo di tali risorse, sono previsti anche interventi di carattere procedurale,
dalla modifica delle regole sul fondo pluriennale vincolato alla costituzione di task force regionali con
compiti di supporto.
Semplificazione. È un` altra delle parole chiave della manovra, che per gli enti locali viene declinata
soprattutto sul piano contabile, con la cancellazione dell` obbligo di trasmettere al Ministero dell` Interno
le certificazioni sul bilancio e sul rendiconto, che verranno sostituite dagli invii di dati alla Bdap. Da
segnalare anche la norma che chiarisce le modalità di applicazione dell` avanzo vincolato e accantonato
per gli enti in rosso.
Le altre misure. I mutui concessi da Cdp a comuni, province e città metropolitane trasferiti al Mef
potranno essere oggetto di operazioni di rinegoziazione che determinino una riduzione totale del valore
finanziario delle passività.
Buone notizie anche per gli enti in pre-dissesto, che potranno accedere al fondo rotativo anche prima
dell` approvazione del piano di riequilibrio (ma dovranno restituirlo in caso di diniego).
Le questioni aperte. Le amministrazioni locali restano fuori dal pacchetto di nuove assunzioni previsto
solo per quelle centrali. Quindi, salvo modifiche, potranno sempre assumere solo nei limiti del turnover
(che comunque dovrebbe salire per tutti al 100%). Restano tutte da scrivere, infine, le nuove misure di
spending review, che al momento rappresentano solo un guscio vuoto e il cui peso dipenderà anche
dall` esito del confronto con Bruxelles.
MATTEO BARBERO
26 ottobre 2018
Pagina 41 Italia Oggi
(27/10/2018 10:45)
In questo modo, passando da un estremo all?altro, ci sarà via libera anche agli sperperi e fra pochi anni avremo centinaia di enti in dissesto finanziario, vista la perdurante assenza di un serio e ragionevole sistema di controlli preventivi esterni.