IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 26/11/2018 alle ore 10:48
Bilanci work in progress
CALCOLI IMPOSSIBILI Sui preventivi anche l' incognita anticipazioni Torna a 3/12 il limite ai «prestiti» statali Si tratta sul fondo crediti Gli enti che puntano ad approvare il preventivo entro dicembre devono rispettare il contesto normativo e regolamentare vigente. Le scelte tecnico-amministrative e i controlli dei revisori devono pertanto fare riferimento al quadro esistente, nonostante la manovra 2019 abbia già indicato cambiamenti di rilievo. La novità di maggior impatto, per la quale però occorre attendere il varo della legge di bilancio, è la semplificazione delle norme di finanza pubblica. Secondo le nuove regole gli enti si considereranno in equilibrio con un risultato di competenza a consuntivo non negativo. Gli enti che approvano i documenti c o n t a b i l i e n t r o i l 2 0 1 8 d e v o n o t u t t a v i a rispettare le norme attuali sul pareggio e allegare il prospetto di coerenza. Fra le novità che invece preoccupano per gli effetti sulle entrate già accertate nei bilanci c' è la pace fiscale prevista nel collegato alla manovra (Dl 119/18). La mancata riproposizione del blocco tributario allenta le tensioni sulle entrate correnti, rispetto alle quali è peraltro allo studio la proposta della «nuova Imu», per superare il doppione Imu-Tasi. Chi prepara oggi i bilanci non può nemmeno prevedere la maggiorazione Tasi. Ed a legislazione vigente non è possibile neanche iscrivere fra le entrate il contributo Imu-Tasi che nel 2018 quotava 300 milioni di euro. Sulle compartecipazione al recupero dell' evasione erariale, l' articolo 4, comma 8-bis del Dl 193/2016 prevede il riversamento a favore dei Comuni, fino al 2019, del 100% di gettito incassato dallo Stato, mentre dal 2020 la percentuale tornerà al 50%. Costeranno di più anche le estinzioni anticipate di mutui e prestiti, per le quali non viene rifinanziato il fondo, previsto dall' articolo 9-ter del Dl 113/2016, che nel 2018 aveva una dotazione di 48 milioni di euro. Per il 2019 e 2020 si potranno utilizzare senza vincoli di destinazione, quindi anche per la spesa corrente, le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui. Sempre sull' equilibrio corrente, fino al 2020 potranno essere usati anche i proventi da alienazioni patrimoniali, anche se derivanti da azioni o piani di razionalizzazione. Il comma 866 della legge 205/2017 stabilisce infatti, dal 2018 al 2020, la possibilità di utilizzo di queste risorse per finanziare le quote capitali dei mutui o dei prestiti obbligazionari in ammortamento nell' anno o in anticipo rispetto all' originario piano di ammortamento, a condizione che sia data dimostrazione, con riferimento al bilancio consolidato dell' esercizio precedente, del rapporto superiore a due tra totale delle immobilizzazioni e debiti da finanziamento. Inoltre gli enti non devono prevedere incrementi di spesa corrente ricorrente ( prevista a regime e quindi non limitata ad uno o più esercizi) e devono essere in regola con gli obblighi di accantonamento al Fcde, che prevedono quote minime dell' 85, 95 e 100 per cento nel triennio 2019/21. Tra le partite correnti ci saranno anche i rinnovi contrattuali, stimati intorno all' 1,3 per cento del monte salari rivalutato. Dal 2019 torna il limite dell' anticipazione di tesoreria pari ai 3/12 delle entrate correnti accertate nel penultimo esercizio, Fino al 31 dicembre 2018 era stato elevato a 5/12. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Anna GuiducciPatrizia Ruffini 26 novembre 2018 Pagina 27 Il Sole 24 Ore

Comuni fiscalità 2019 (05/02/2019 10:36)
Comuni, mani libere sul fisco I sindaci tornano a poter modificare le aliquote La legge di bilancio 2019 dà un colpo al cerchio e uno alla botte ai già traballanti bilanci comunali con le misure volte a fare da una parte la «pace fiscale» con i contribuenti a spese dei comuni e dall` altra a ripristinare la «leva fiscale» generando una duplice illusione finanziaria (per i contribuenti di avere avuto un risparmio d` imposta e per gli enti di avere delle maggiori entrate). L` autonomia tributaria, riconosciuta oramai solo sulla carta dall` art. 119 della Costituzione, subisce così una ulteriore limitazione e accusa un grave colpo con lo stralcio automatico dei debiti (crediti per i comuni) fino a 1.000 euro riferiti al periodo 2000/2010 (che potrebbe comportare anche un rischio rimborsi per le somme versate dal 24/10/18) oltre quello già s f e r z a t o , n e l r e c e n t e p a s s a t o , c o n l ` incresciosa questione del rimborso della pubblicità. La facoltà di consentire l` aumento della pressione fiscale locale, ferma al 2015, rappresenta quindi un atto dovuto per evitare il tracollo di un sistema che vive già di un equilibrio precario e avrebbe rischiato il collasso se non si fossero previste delle misure volta a compensare i minori introiti imposti. La maggior parte dei comuni sarà «costretta» a fruire della facoltà di istituire nuovi tributi (es. addizionale Irpef, imposta di scopo) e a ridurre le agevolazioni già deliberate in favore dei contribuenti fino al 2015 (es. aliquote agevolate Imu, soglia di esenzione addizionale comunale all` Irpef), oltre naturalmente a dovere approfittare dell` occasione di aumentare le aliquote dei tributi di propria competenza. Ma veniamo alle novità di interesse nella gestione dei tributi locali. In ambito Tasi viene riconosciuta ai comuni la possibilità di ridurre fino a zero l` aliquota e di aumentarla (eccetto per i fabbricati rurali ad uso strumentale) fino al 2,5 per mille per i c.d. beni merce, senza alcun limite per altri fabbricati e aree edificabili. Tuttavia, la sommatoria dell` aliquota Imu e di quella Tasi non deve essere superiore a quelle previste per l` Imu. Tale ultima disposizione può essere derogata nella misura massima dello 0,8 per mille limitatamente agli immobili non esclusi dalla Tasi e nella stessa misura applicata nel 2016 e 2017. Viene poi stabilito il ristoro fino al 2033 del minor gettito derivante dalla cancellazione dell` Imu sull` abitazione principale quando non sostituito integralmente dal gettito Tasi. Per quanto concerne la Tari, nelle more della riparametrazione dei criteri previsti dal regolamento sul metodo normalizzato, è stata prorogata anche per il 2019 la facoltà di effettuare delle manovre sui coefficienti al fine di renderli più equi apportando variazioni in aumento e in diminuzione fino ad un massimo del 50%. Un discorso a parte meriterebbe l` Icp, che da una parte è oggetto di una parziale facoltà di aumento tariffario limitata alle superfici superiori al metro quadrato che possono essere incrementate fino al 50% (e non anche la vecchia maggiorazione del 20% per superfici inferiori) e dall` altro vede l` intervento di una norma che disciplina la possibile restituzione rateale entro 5 anni delle somme acquisite a titolo di maggiorazione d` imposta per il periodo 2013-2018. Tale norma, additata da molti come la scure definitiva sulla questione, stabilisce soltanto che gli enti possono procedere dalla data in cui la richiesta del contribuente è diventata definitiva. E qui viene da chiedersi cosa si intenda per richiesta divenuta definitiva atteso che l` ordinamento attribuisce la definitività alle sentenze. Salvo fantasiose interpretazioni, la richiesta dovrebbe quindi essere oggetto di un pronunciamento del giudice e divenire inoppugnabile. * professore aggregato di fiscalità degli enti locali all` Università della Campania Luigi Vanvitelli, docente Anutel. TOMMASO VENTRE* 1 febbraio 2019 Pagina 43 Italia Oggi
sui saldi 2018 monitoraggio senza sanzioni (28/01/2019 12:59)
Pareggio, sui saldi 2018 monitoraggio senza sanzioni Cancellate anche le penalità per il mancato utilizzo degli spazi finanziari Ultimi adempimenti per il pareggio di bilancio 2018, ma senza sanzioni. Il colpo di spugna operato dalla legge 145/18, che dal 2019 ha cancellato la disciplina sui vincoli di finanza pubblica, toglie le sanzioni in caso di mancato rispetto del pareggio nel 2018 e per il mancato utilizzo degli spazi finanziari acquisiti in corso d` anno. Sul saldo finale di competenza 2018, r e s t a n o g l i o b b l i g h i d i c e r t i f i c a z i o n e e monitoraggio (commi 469-474 della legge 232/2016) con valore conoscitivo. Rimangono anche le sanzioni per il mancato rispetto del vincolo di pareggio nel 2017 . Entro il 30 gennaio occorre dunque inviare il m o n i t o r a g g i o d e g l i o b i e t t i v i d i f i n a n z a pubblica. La trasmissione al Mef va effettuata entro 30 giorni dalla fine del periodo di r i f e r i m e n t o t r a m i t e l ` a p p l i c a z i o n e w e b http://pareggiobilancio.mef.gov.it. G l i e n t i d o v r a n n o i n d i c a r e n e l m o d e l l o «Monit/18» i dati gestionali relativi agli accertamenti di entrata e agli impegni di spesa, al fondo pluriennale vincolato, rilevati a tutto il secondo semestre 2018. In attesa del perfezionamento del riaccertamento ordinario, gli enti potranno fare riferimento ai dati preconsuntivi, eventualmente da rettificare con la certificazione al 31 marzo. Nelle entrate e nelle spese finali di competenza, è considerato lo stanziamento nel fondo pluriennale vincolato al netto della quota da indebitamento. In caso di cancellazione definitiva di impegni coperti da fondo pluriennale vincolato, occorre dichiarare l` indisponibilità di una corrispondente quota del fondo iscritto in entrata (paragrafo 5.4 del principio contabile della contabilità finanziaria, Allegato 4/2 al Dlgs 118/11). In questo caso occorre ridurre gli impegni esposti fra le spese e compilare la voce «Fondo pluriennale vincolato di entrata» che finanzia gli impegni cancellati dopo l` approvazione del rendiconto dell` anno precedente per l` importo corrispondente. È possibile utilizzare il fondo iscritto in entrata solo se il vincolo di destinazione delle risorse che lo hanno finanziato prevede termini il cui mancato rispetto determinerebbe il venir meno delle risorse attribuite o altri danni per l` ente. Con lo sblocco degli avanzi, sono state modificate a fine 2018 le regole di calcolo del pareggio. C o n i l m o n i t o r a g g i o a n d r a n n o i n d i c a t i , a f i n i s t a t i s t i c i , a n c h e g l i e f f e t t i d e r i v a n t i d a l l e cessioni/acquisizioni degli spazi finanziari nei patti di solidarietà 2016-2018. L` obbligo di monitoraggio secondo le modalità stabilite dal Dm 182944/18 riguarda anche gli enti locali in dissesto, per i quali sono sospesi i termini per la deliberazione del bilancio; in questo caso, in assenza di preventivo approvato, vanno indicati gli stanziamenti di competenza previsti nell` ultimo bilancio approvato. Il mancato invio del monitoraggio nei termini non determina sanzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Anna GuiducciPatrizia Ruffini 28 gennaio 2019 Pagina 21 Il Sole 24 Ore
Rinvio sui bilanci (19/01/2019 10:11)
Comuni, rinvio su bilanci e aliquote Verso la proroga al 31 marzo mentre si lavora a smussare il conto a carico delle città ROMA Un mese in più per chiudere i bilanci e le decisioni su addizionale Irpef e Imu-Tasi, condita da qualche aiuto per puntellare la p a r t e c o r r e n t e d e i b i l a n c i . È l ` o f f e r t a governativa ai sindaci che finirà oggi sul tavolo della Conferenza Stato-Città: un` offerta che a n c o r a b a l l a s u i n u m e r i , p e r c h é l a s u a definizione concreta si incrocia con la partita dei fondi sul reddito di cittadinanza tornati al centro di un confronto tormentato con la Ragioneria generale. Il rinvio al 31 marzo dei termini per preventivi e delibere sui tributi serve allora anche a guadagnare tempo per chiudere un dossier leggero sul piano dei numeri complessivi ma pesante su quello politico. Il conto presentato dalla manovra ai Comuni fra «tagli-ombra» e mancate compensazioni di fondi vale intorno al miliardo: ma l` obiettivo concreto è trovare un centinaio di milioni. A intrecciare i nodi politici intorno alla vicenda c` è l` elenco delle città in difficoltà, fra cui spicca Torino, a guida M5S, dove il bilancio balla da tempo sull` orlo del pre-dissesto ed è sorvegliato speciale dalla Corte dei conti, e dove quindi ogni milione può trasformarsi in una questione di vita o di morte. Ma a dare battaglia ci sono anche Milano, dove i milioni in ballo sono 38 e il biglietto del trasporto locale è destinato a salire da 1,5 a 2 euro, Napoli e le altre città. Il problema si fa spinoso nell` anno che vede lo sblocco delle aliquote locali e il voto in più di 3.800 Comuni (il 48% del totale), tra cui Firenze, Bari, Modena, Reggio Calabria e Reggio Emilia. All` Economia, allora, si lavora per rimpinguare il fondo delle compensazioni sulla Tasi, passato da 300 a 190 milioni, e per alleggerire gli obblighi di accantonamento a copertura delle mancate riscossioni (passati dal 75 all` 85% degli incassi non realizzati negli ultimi cinque anni), premiando i Comuni più attivi nella riscossione. Ammesso che basti. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gianni Trovati 17 gennaio 2019 Pagina 7 Il Sole 24 Ore
(19/12/2018 17:51)
Ci vorrebbe l`affidamento diretto anche per tutti i lavori e le concessioni al di sotto della soglia comunitaria - di euro 5.548.000, basta che il prezzo sia giusto! - altrimenti anziché fare le opere pubbliche si fa solo carta... d`altronde ora viene dato con affidamento diretto un incarico di 220 milioni a Salini Impregilo-Fincantieri, non si comprende la logica della ragione ostativa per la generalità degli affidamenti sotto soglia.
valdir peres (19/12/2018 12:34)
a breve liberalizzano le funzioni di segretario comunale ,di ragioniere comunale,di tecnico comunale. meno orpelli per tutti.
(19/12/2018 12:01)
Per servizi e forniture. È quanto emerso dal vertice sulla Manovra Più appalti senza gara Affidamenti diretti fino a 221 mila euro A f f i d a r e a p p a l t i d i s e r v i z i e f o r n i t u r e direttamente, senza gara, per importi fino alla s o g l i a d i a p p l i c a z i o n e d e l l a n o r m a t i v a europea, cioè fino a 221 mila euro. È questa l` idea emersa nel vertice di domenica sera sulla Manovra, come misura in grado di rilanciare gli investimenti pubblici. A questa ipotesi aveva peraltro già fatto cenno il vice premier Matteo Salvini ad ottobre durante l` assemblea d e l l ` A n c e q u a n d o d i c h i a r ò c h e a f i n e novembre sarebbe arrivata la delega per «smontare il codice degli appalti» e per semplificare le procedure attraverso gli affidamenti diretti. Ad oggi l` affidamento e l` esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40 mila euro può avvenire tramite affidamento diretto, o, per i lavori, anche tramite amministrazione diretta di cui all` articolo 3, comma 1, lettera gggg) del Codice dei contratti pubblici, in conformità all` articolo 36, comma 2, lettera a) del predetto Codice. Nel codice si prevede inoltre che i lavori di importo inferiore a 40 mila euro, da realizzare in amministrazione diretta, sono individuati dalla stazione appaltante a cura del responsabile unico del procedimento. A tale riguardo l` Anac, nelle linee guida n. 4 ha precisato che per affidamenti diretti fino a 20 mila euro «la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla stipula del contratto sulla base di un` apposita autodichiarazione resa dall` operatore economico dalla quale risulti il possesso dei requisiti di carattere generale di cui all` articolo 80 del Codice dei contratti pubblici e speciale, ove previsti». Oltre tale importo (fra 20 mila e 40 mila euro) la stazione appaltante deve invece procedere alla preventiva verifica dei requisiti del soggetto affidatario. La stipula del contratto, secondo l` Anac, «può avvenire mediante corrispondenza secondo l` uso del commercio consistente in un apposito scambio di lettere, anche tramite posta elettronica certificata o strumenti analoghi negli Stati membri ovvero tramite piattaforma telematica in caso di acquisto su mercati elettronici». Nell` ipotesi allo studio e che dovrebbe essere introdotta nella manovra come uno degli emendamenti 18 dicembre 2018 Pagina 33 Italia Oggi Continua --> 1 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 predisposti dal governo dovrebbe saltare del tutto la procedura concorrenziale fino a 221 mila di importo stimato dell` appalto: si dovrebbe quindi arrivare, per servizi e forniture, alla scelta diretta dell` operatore economico. Dal punto di vista dell` impatto economico dell` intervento, servizi e forniture, stando ai dati della quadrimestrale Anac, valgono su base annua circa il 65% del mercato globale (che per il 2017 ammontava a circa 145 miliardi di contratti pubblici, compresi i lavori). L` importo delle gare affidate per servizi e forniture fino alla soglia europea dei 221 mila sono state circa il 20% del totale, mentre è circa dell` 80% il numero delle procedure bandite. Si tratta di un importante numero di affidamenti che verrebbero sottratte ad un confronto concorrenziale. Un impatto di non poco conto, ad esempio per i servizi di ingegneria e architettura, vede procedure ad evidenza pubblica con invito ad almeno cinque soggetti, a partire da 40 mila a 100 mila euro, e anche gare nazionali aperte o ristrette fino alla soglia dei 221 mila. Riproduzione riservata. ANDREA MASCOLINI 18 dicembre 2018 Pagina 33 Italia Oggi
(10/12/2018 13:16)
meno vincoli. frase da paura ...
comuni più soldi meno vincoli.......(sarà....) (10/12/2018 13:05)
Comuni, più soldi meno vincoli Saltano i paletti su finanza pubblica e fiscalità locale Più soldi e meno vincoli. Può essere sintetizzato in questi termini l` impatto sugli enti locali dei correttivi alla legge di bilancio approvati in commissione alla Camera. Gli emendamenti (si veda la tabella p e r i l d e t t a g l i o ) h a n n o u l t e r i o r m e n t e accentuato la portata già di per sé fortemente espansiva della Manovra, che ha servito come antipasti i due piatti forti della cancellazione (dopo 20 anni) dei vincoli di finanza pubblica e dello sblocco (dopo tre anni) della fiscalità. Le ulteriori modifiche approvate a Montecitorio hanno una portata più circoscritta e servono a risolvere criticità specifiche (si pensi alla conferma della maggiorazione Tasi e al salvagente a favore delle amministrazioni alle prese con gli aumenti dell` imposta sulla pubblicità dichiarati illegittimi dalla Consulta) o a introdurre misure premiali (in particolare per gli enti puntuali nell` approvazione dei bilanci e dei rendiconti, che vengono esonerati da ulteriori limitazioni risalenti alla stagione delle spending review) o maggiori finanziamenti (per la sicurezza). Ma non mancano novità di più ampia portata, come la cancellazione dell` obbligo di predisporre il bilancio consolidato, che interessa oltre 5 mila piccoli comuni. Altre portate dovrebbero essere servite in senato, dal quale ci si attende le misure attuative concordate fra governo e Anci a margine dell` accordo sul fondo di solidarietà, dalla rifinanziamento del fondo Imu-Tasi alla ulteriore spalmatura del fondo crediti di dubbia esigibilità. PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 7 dicembre 2018 Pagina 37 Italia Oggi
(05/12/2018 11:29)
anticipazione di tesoreria pari a 6/12 ?.e vai,quanto prima sarà possibile anche chiedere i 12/12 !!! si vede che ci sono grandi comuni alla canna del gas
Fondo di solidarietà ed altre novità (05/12/2018 11:20)
Raggiunto l` accordo sul Fondo 2019 Accordo raggiunto in Conferenza stato-città sul riparto del Fondo di solidarietà comunale 2 0 1 9 . M a p e r i c o m u n i n o n c ` è a n c o r a certezza di risorse. Il via libera è stato dato dall` Anci «con senso di responsabilità» (ha precisato il presidente Antonio Decaro) anche se mancano ancora garanzie sul ristoro dei 300 milioni di compensazioni Imu-Tasi. Dal governo sono però arrivate assicurazioni sulla percentuale di accantonamento al Fondo crediti dubbia esigibilità che resterà al 75% (se la percentuale fosse salita, come previsto, all` 85% avrebbe prodotto una contrazione di risorse per la parte corrente quantificata in 440 milioni) e sul mantenimento della quota di applicazione dei fabbisogni standard al 45%. Infine arriverà un` anticipazione di tesoreria pari a 6 dodicesimi grazie all` intervento di Cassa depositi e prestiti. Il governo ha anche accolto la richiesta del mantenimento della m a g g i o r a z i o n e T a s i , i l r i p r i s t i n o d e l l a maggiorazione sull` imposta di pubblicità e il riconoscimento anche alle Città metropolitane di una quota significativa del fondo assegnato alle province per le attività di manutenzione. Ha infine assunto un impegno formale a un nuovo accertamento straordinario dei residui, in considerazione dell` impatto dello stralcio dei ruoli fino a mille euro. 30 novembre 2018 Pagina 40 Italia Oggi
Scadenza questionario su fabbisogni (29/11/2018 13:13)
Online il nuovo questionario sui fabbisogni È online il nuovo questionario per l` aggiornamento dei fabbisogni standard degli enti locali, che riguarda il 2017 e che dovrà essere compilato entro il prossimo 25 gennaio a pena di congelamento dei trasferimenti erariali. Il modello è stato approvato con decreto direttoriale della Ragioneria generale dello stato del 21 novembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 di lunedì scorso. Dalla data di pubblicazione sono quindi scattati i 60 giorni entro i quali comuni, unioni di comuni e comunità montane delle regioni a statuto ordinario e della regione Sicilia dovranno procedere alla compilazione. A tal fine, è necessario accedere al portale OpenCivitas nella sezione «Compila il questionario» e utilizzare il link «Compila il questionario FC40U relativo all` annualità 2017» utilizzando le credenziali di accesso già in possesso dagli enti locali. Il questionario si divide in due moduli: 1)Dati strutturali; 2)Dati relativi al personale e dati contabili. Il primo modulo, Dati strutturali, raccoglie le informazioni in merito alle caratteristiche dell` ente e del territorio, nonché alle risorse a disposizione per la produzione dei servizi svolti per le funzioni di istruzione pubblica, settore sociale e asili nido, amministrazione, gestione e controllo (ufficio tecnico), polizia locale, viabilità e trasporti e gestione del territorio e dell` ambiente. Il secondo modulo, Dati relativi al personale e dati contabili, raccoglie le informazioni riguardanti le consistenze e le spese del personale addetto a ciascun servizio e riguardanti le entrate (accertamenti) e le spese (impegni) correnti per ogni servizio. La rilevazione è finalizzata all` aggiornamento ed all` acquisizione dei dati relativi a: funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo; funzioni di polizia locale; funzioni di istruzione pubblica; funzioni nel settore sociale; funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti; funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell` ambiente (escluso il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e il servizio idrico integrato). Grazie all` acquisizione diretta di informazioni tramite le banche dati di fonti istituzionali, il ventaglio dei dati richiesti è decisamente più ristretto rispetto alle precedenti rilevazioni. Anche così, tuttavia, molti enti (specialmente quelli di piccole dimensioni) rischiano di trovarsi con l` acqua alla gola, strozzati dalle numerose scadenze contabili delle prossime settimane. Le conseguenze di eventuali ritardi, però, sono pesanti: dopo il 25 gennaio, infatti, per gli inadempienti scatterà il fermo dei trasferimenti erariali, che rimarranno congelati fino a quando non procederà all` invio. MATTEO BARBERO 28 novembre 2018
fortemente perplesso (29/11/2018 11:21)
spiegatemi il senso di modificare pesantemente un tributo ,con tutte le incognite ,rischi e gli adempimenti preliminari e non,quando teoricamente dovremmo avere i bilanci già predisposti per il 2019. convengo su un punto,ossia che in materia di aliquote imu si è esagerato con differenziazioni tra comune e comune.lì è giusto intervenire .
(29/11/2018 11:09)
FISCO LOCALE Sulla nuova Imu sindaci prudenti per il nodo aliquota L` ddio alla Tasi proposto dall` Anci, ma il tetto all` 11,4 supera le richieste degli enti ROMA La spinta iniziale per unificare Imu e Tasi arriva dai sindaci. Ma la sua traduzione scritta nell` emendamento leghista alla legge di bilancio (si veda Il Sole 24 Ore di domenica) va addirittura oltre le loro richieste. E lo fa sul punto più delicato: quello dell` aliquota massima della «nuova Imu» unica. Secondo il correttivo presentato alla manovra, la nuova Imu potrebbe arrivare a chiedere fino all` 11,4 per mille del valore catastale. E andare quindi oltre il tetto attuale del 10,6 per mille, che finora è stato possibile superare solo nei Comuni (circa uno su sette) in cui a suo tempo è stata applicata la «maggiorazione Tasi» dello 0,8 per mille poi confermata negli anni del blocco del fisco locale. Il rischio-aumento è già finito al centro delle c r i t i c h e d e i p r o p r i e t a r i i m m o b i l i a r i rappresentati da Confedilizia. E complica la strada di una misura che viaggia insieme allo scongelamento delle aliquote locali, sul mattone e sui redditi, alla probabilità che non venga replicato il fondo da 300 milioni all` anno con cui finora hanno fatto quadrare i conti 1.800 Comuni, e che non venga cancellato il taglio da 560 milioni imposto nel 2014 e in "scadenza" a fine anno. Ieri i sindaci dell` Anci sono tornati a porre entrambe le questioni nell` incontro con il ministro dell` Economia Tria, nelle stesse ore in cui nelle stanze di Via XX Settembre si lavorava ai correttivi con cui far tornare indietro il deficit dal 2,4% indigesto a Bruxelles. In uno scenario del genere, Tria non ha potuto promettere nulla sui dossier presentati dai sindaci, che nel complesso valgono intorno al miliardo. «Non vediamo garanzie sulle risorse che ci spettano», ha commentato all` uscita dal Mef il presidente Anci Antonio Decaro. L` incrocio fra il rischio di «gravi squilibri di bilancio» denunciato dai sindaci e lo sblocco della leva fiscale è politicamente delicato. E questo spiega anche la cautela finora mostrata dagli amministratori locali nel commentare le prospettive dell` Imu unificata. La proposta dei Comuni, nata con l` obiettivo dichiarato di «superare un sistema inutilmente articolato in più aliquote sulle stesse basi imponibili» nel nome della «razionalizzazione fiscale», fissava all` 11 per mille il limite massimo sulla nuova aliquota, limitando così il costo della transizione. La comparsa dell` 11,4 per mille nel testo della maggioranza è stata una sorpresa anche per loro. All` atto pratico, la nuova aliquota aumenterebbe del 7,5% la tassa potenziale massima sulle prime case di lusso (ville e castelli), sulle seconde case e su negozi, capannoni e centri commerciali. Il 7,5% non è una cifra astronomica, ma interviene su un` imposta che rispetto ai tempi dell` Ici è più che raddoppiata, e ha avuto un ruolo non secondario nella crisi del mattone. Per gli immobili strumentali delle aziende c` è un altro effetto collaterale, perché la Tasi è integralmente deducibile dal reddito d` impresa o lavoro autonomo (Ires o Irpef) e dall` Irap. Per sterilizzare l` addio a questo sconto, i cui effetti variano da caso a caso, la nuova Imu punta a raddoppiare dal 20 al 40% la quota deducibile dal reddito. Ma è probabile che di tutti questi aspetti si tornerà a discutere, anche perché nel testo dell` emendamento mancano snodi importanti come l` indicazione del funzionario della riscossione (indispensabile per far funzionare la macchina), le regole per i soggetti falliti o la riserva comunale per le quote di evasione recuperate. Per il resto, dal faccia a faccia con Tria i sindaci hanno ottenuto qualche apertura sulla possibilità di fermare l` aumento delle risorse da bloccare nel fondo crediti a tutela dei buchi della riscossione (ora al 75% dei mancati incassi degli ultimi cinque anni) e della quota distribuita in base ai fabbisogni standard. Due mosse chieste per evitare ulteriori contraccolpi sui conti. Gianni Trovati 27 novembre 2018 Pagina 6 Il Sole 24 Ore
(26/11/2018 17:43)
L`ennesima assurda modifica dei tributi immobiliari metterà d`accordo il governo dei rozzi populisti, che potrà camuffare come riforma quello che in realtà sarà un`ulteriore aumento delle imposte patrimoniali, indispensabile per dare una copertura almeno parziale al reddito di nullafacenza, e molte lobby: quella dei Sindaci-Anci desiderosi di nuove risorse da poter liberamente sperperare; quella delle software house che potranno lucrare appioppando nuovi costosissimi, spesso inutili, aggiornamenti dei programmi agli sprovveduti o menefreghisti di molti uffici tributi; quella dei millantatori consulenti - formatori degli enti locali che potranno organizzare nuovi mega convegni e corsi di formazione dai prezzi esorbitanti con le solite caratteristiche: meramente contenutistici, zero capacità critica del sistema e lavaggio del cervello ai partecipanti; quella degli avvocati azzeccagarbugli, pronti a sfidare gli enti su nuovi cavilli conseguenza di norme scritte coi piedi; quella dell`assistenza e consulenza fiscale, in quanto con la scusa di un nuovo calcolo delle imposte - il più delle volte di una banale semplicità - si troverà il modo di alzare tariffe e soprattutto spillare più quattrini ai soggetti più deboli.
lv (26/11/2018 12:51)
e vai nuovi regolamenti,aggiornamenti professionali,aggiornamenti software. non vi è certezza e stabilità nel mondo degli enti locali,solo incertezza di gettito. se passa l`emendamento i bilanci slittano come minimo ad aprile.