IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 09/01/2019 alle ore 13:02
Decreto semplificazioni ridimensionamento Anac
Arriva la riforma del codice appalti, Anac sotto tiro Nel decreto semplificazioni torna l' ipotesi di ridimensionare l' Autorità ROMA La mossa che il governo sta mettendo a punto per rispondere alle critiche di sindacati e imprese per la mancata ripresa del settore delle costruzioni è la riforma del codice degli appalti. Un tema che trova sensibili - sia pure c o n a c c e n t i d i v e r s i - l e a s s o c i a z i o n i d i l a v o r a t o r i e d a t o r i i n q u a n t o p r o m e t t e procedure più celeri e semplificate per la realizzazione delle opere pubbliche. È una partita su cui Palazzo Chigi lavora fin dalla nascita del governo ma che finora si è tradotta soltanto in due norme di deroga al codice degli appalti, inserite rispettivamente nel decreto semplificazioni e nella legge di bilancio, con il rinvio di qualunque riforma organica. A pesare sul rinvio della riforma soprattutto s o n o s t a t e f i n o a o g g i l a p a r t i t a d e l l a trasparenza e quella sul ridimensionamento del ruolo dell' Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Nelle norme messe a punto nelle settimane scorse, che sarebbero dovute entrare nel decreto semplificazioni e poi sono state "sviate" in un disegno di legge d e l e g a , v e n i v a i n f a t t i d r a s t i c a m e n t e ridimensionato il ruolo di regolatore dell' Anac attraverso lo strumento delle linee guida. La soluzione prospettata dal governo, che ora torna di nuovo in pista, è quella di eliminare le linee guida dell' Anac in attuazione del codice per tornare a un regolamento generale attuativo della riforma pienamente cogente, come nel codice appalti del 2006. A questa soluzione si è sempre opposto Cantone, mentre le associazioni imprenditoriali hanno avuto in queste settimane posizioni alterne. Da ultimo, però, al Senato l' Ance ha ribadito che «il codice appalti va modificato perché ha fallito». Ora la riforma sembra effettivamente matura e dovrebbe entrare nella conversione del decreto legge sulle semplificazioni al Senato. Il governo ha infatti appostato in quel provvedimento una sola norma di deroga al codice appalti che riguarda i criteri di qualificazione per la partecipazione alle gare. Sarà quella norma il "cavallo di Troia" che consentirà al governo di intervenire con un pacchetto. Non a caso, infatti, il Senato ha assegnato l' esame del decreto, che ha norme di aree di competenza molto varie, alla commissione Lavori pubblici. L' operazione riforma si dovrebbe saldare con le misure messe nella legge di bilancio che consentono di affidare lavori, servizi e forniture fino a 350mila euro senza gara. Altra norma duramente contestata da Cantone. Pagina 4 Il Sole 24 Ore Giorgio Santilli 9 gennaio 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore

Commissari di gara insufficienti (19/01/2019 10:24)
Carenze individuate da Anac che ha chiesto la revisione urgente della disciplina dei contratti Commissari di gara insufficienti Iscritti all` albo solo 2.100. Ne servirebbero 25 mila Va rivista urgentemente la disciplina sui commissari di gara per consentire la nomina delle commissioni nei casi in cui siano pochi gli esperti iscritti all` albo nazionale gestito dall` Anac. È quanto ha chiesto l` Autorità nazionale anticorruzione con la segnalazione del 9 gennaio 2019 n. 1 concernente la disciplina dell` Albo nazionale dei componenti delle commissioni giudicatrici di cui all` art. 77 del codice dei contratti pubblici, alla luce della mancata o insufficiente iscrizione, da parte dei professionisti interessati, nelle sottosezioni dell` Albo dei commissari. L` Anac ha rilevato, infatti, che se non si iscrivesse un numero sufficiente di esperti, si renderebbe, di fatto, non attuabile la modalità di nomina dei componenti del seggio di gara prevista dalle norme sopra richiamate. Nella segnalazione si stima un fabbisogno minimo di esperti necessari per permettere la formazione delle commissioni giudicatrici, alla luce del cospicuo numero di gare da espletare, tale da rendere necessario un numero di iscritti all` Albo «congruamente prevedibile in 20-25 mila unità». Però, «dalle verifiche condotte, le sottosezioni nelle quali è articolato l` albo dei commissari non sono tutte implementate dalle iscrizioni dei professionisti interessati o non sono sufficientemente popolate ai fini delle operazioni funzionali alla nomina dei commissari secondo la procedura prevista dall` art. 77 del Codice». Il risultato è che, ad oggi, il numero di iscritti nelle diverse sottosezioni dell` albo ammonta a circa 2.100, di cui solo la metà estraibili per commissioni esterne alle amministrazioni aggiudicatrici. Numerose sottosezioni (circa il 30%) risultano completamente prive di esperti iscritti, altre (circa il 40%) con un numero di esperti molto ridotto (meno di 10). Il punto messo in risalto nella segnalazione è che dalle norme vigenti non emerge la possibilità di nominare i commissari con modalità diverse da quelle descritte all` art. 77 per i casi di assenza e carenza di esperti e questo perché, ha detto l` Anac, «il legislatore non ha provveduto a disciplinare il caso della mancata o parziale implementazione dell` albo dei commissari di gara, ad eccezione delle specifiche previsioni dettate a tal riguardo per la sezione speciale, dal comma 3 dell` art. 77» (riguardante i soggetti aggregatori, Invitalia e Consip). Nella segnalazione si rileva come sia difficile ipotizzare, per superare il problema dello scarso popolamento dell` albo, un` attuazione parziale dell` Albo dei commissari, ad esempio stabilendo di ritenere operative solo talune sottosezioni dello stesso, con esclusione delle sottosezioni prive di iscrizioni o con iscrizioni esigue, perché tale ipotesi rischierebbe, verosimilmente, di determinare difficoltà applicative dell` intero sistema. Risulterebbe complesso distinguere i settori sottoposti al nuovo regime ex art. 77 da quelli sottratti allo stesso fino alla piena operatività del sistema gestito dall` Autorità e questo anche perché spesso si verifica la necessità di una composizione della commissione giudicatrice con professionalità miste e ciò determinerebbe, in molti casi, l` impossibilità di costituire la commissione ove si rendesse necessaria la presenza, all` interno della stessa, di professionalità appartenenti a sottosezioni prive di iscrizioni o scarsamente implementate (eccezion fatta, in quest` ultimo caso, per le prime estrazioni che potrebbero essere evase fino a concorrenza delle limitate iscrizioni). Alla luce di queste considerazioni, l` Anac ha proposto a governo e parlamento di emanare «una urgente modifica normativa delle previsioni del codice volta a consentire alle stazioni appaltanti la nomina dei commissari nel caso di mancata o insufficiente implementazione delle singole sottosezioni dell` albo dei commissari». PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI 18 gennaio 2019 Pagina 39 Italia Oggi
differimento termini albo commissari (10/01/2019 08:29)
Comunicato del Presidente del 9 gennaio 2019 Oggetto: Differimento dell?operatività dell?Albo dei Commissari di gara di cui all?articolo 78 del Decreto Legislativo 19 aprile 2016, n. 50 Nel Comunicato del Presidente del 18 luglio 2018 è stata stabilita la data del 15 gennaio 2019 per la piena operatività dell?Albo di cui all?art. 78 del Codice dei contratti pubblicie il superamento del regime transitorio di cui all?art. 216, comma 12 del medesimo Codice. L?Autorità in attuazione della disposizione di cui all?art. 78 ha già adottato in modo completo la disciplina di riferimento, mediante l?adozione delle previste Linee guida, e ha predispostoil sistema informatico per l?iscrizione all?Albo già attivo in parte qua dal 10 settembre 2018 - e per l?estrazione degli esperti da nominare nelle commissioni giudicatrici. All?attualità il numero di iscritti nelle diverse sottosezioni dell?Albo ammonta a circa 2.100, di cui solo la metà estraibili per commissioni esterne alle amministrazioni aggiudicatrici. Numerose sottosezioni (circa il 30%) risultano completamente prive di esperti iscritti, altre (circa il 40%) con un numero di esperti molto ridotto (meno di 10). Tenuto conto dello stato di fatto delle iscrizioni presenti in Albo e del previsto numero di gare bandite annualmente che richiedono la nomina di commissioni giudicatrici ai sensi dell?art. 77, allo stato, il numero degli esperti iscritti all?Albo non consente di soddisfare le richieste stimate in relazione al numero di gare previste. In base a quanto sopra, tenuto conto, peraltro, che il quadro normativo non sembra consentire la possibilità di nominare i commissari con modalità diverse da quelle descritte all?art. 77 per i casi di assenza e/o carenza di esperti, l?Autorità ritiene necessario, per evitare ricadute sul mercato degli appalti, differire il termine di avvio del sistema dell?Albo dei commissari di gara al 15 aprile 2019. Le criticità evidenziate saranno oggetto di segnalazione, ai sensi dell?art. 213, comma 2, lett. c) del Codice, al Governo e al Parlamento da parte dell?Autorità. Raffaele Cantone Depositato presso la Segreteria del Consiglio in data 9 gennaio 2019 Il Segretario Maria Esposito Formato pdf 169 kb © Autorità Nazionale Anticorruzione - Tutti i diritti riservati via M. Minghetti, 10 - 00187 Roma - c.f. 97584460584
Dal 15/1 gare d`appalto con commissari di gara (09/01/2019 13:09)
Dal 15/1 gare d` appalto con commissari esterni Dal 15 gennaio 2019 scatta l` obbligo di nomina dei commissari di gara esterni per l` a f f i d a m e n t o d i c o n t r a t t i p u b b l i c i d a aggiudicarsi con l` offerta economicamente più vantaggiosa. La nomina dei commissari avverrà dopo la presentazione delle offerte scegliendo fra gli esperti iscritti nell` albo Anac previsto dagli articoli 77 e 78 del codice dei contratti pubblici (decreto 50/2016). La scadenza non è una novità, anche se in molti si attendevano una proroga che al momento non ci sarà: già con il comunicato Anac di cui alla delibera 648 del 18 luglio 2018 si era previsto che «ai fini dell` estrazione degli esperti, l` Albo è operativo, per le procedure di affidamento delle quali i bandi e gli avvisi p r e v e d o n o t e r m i n i d i s c a d e n z a d e l l a presentazione dell` offerte a partire, dal 15 gennaio 2019». Per gli appalti di lavori l` obbligo si applicherà a tutti i contratti di importo superiore a un milione di euro; per servizi e forniture vale per affidamenti di importo superiore alla soglia di applicazione della normativa Ue, cioè oltre 221.000 euro. Generalmente si tratterà di nominare tre o cinque commissari, presidente incluso quando il criterio di aggiudicazione non è quello del prezzo più basso (ammesso per i lavori fino a due milioni, per servizi e forniture fino a 40 mila euro o anche fino alla soglia Ue se a «carattere di elevata ripetitività»). Le stazioni appaltanti potranno però ancora nominare commissari interni non soltanto al di sotto delle soglie previste (un milione per lavori e 211 mila euro per servizi e forniture), ma anche per contratti «che non presentano particolare complessità». Si tratta dei contratti che vengono affidati con sistemi dinamici di acquisizione (art. 55 del decreto 50/2016) e con le procedure interamente gestite tramite piattaforme telematiche di negoziazione. La procedura passa per l` utilizzo di un applicativo che l` Anac ha predisposto e reso operativo dal 10 settembre 2018 e che ha lo scopo di iscrivere e selezionare, attraverso sorteggio, i componenti esterni incluso il presidente della commissione. I candidati in possesso dei requisiti di esperienza, di professionalità e di onorabilità previsti dalle Linee guida Anac n.5 possono iscriversi, in qualsiasi momento dell` anno, all` Albo, attraverso l` applicativo, autocertificando, ai sensi del dpr 28 dicembre 2000 n. 445, il possesso dei requisiti. Il richiedente deve essere in possesso di un dispositivo per la firma digitale, di un indirizzo Pec e disporre di credenziali username e password rilasciate dal sistema dell` Autorità. Il ricorso all` applicativo Anac è obbligatorio quando i «bandi o gli avvisi prevedono termini di scadenza della presentazione delle offerte a partire dal 15 gennaio 2019». Le stazioni appaltanti dovranno però prestare particolare attenzione ai tempi perché le linee guida Anac n. 5 scadenzano con precisione gli adempimenti a loro carico, a partire dalla richiesta sull` applicativo del numero di esperti da estrarre, in misura pari al doppio o al triplo degli esperti da nominare.. Nel bando la stazione appaltante dovrà inserire anche i criteri di scelta del presidente e la durata prevista dei lavori della commissione. L` Anac potrà scegliere i componenti della commissione giudicatrice «anche tra gli esperti interni alla stazione appaltante, previa richiesta della stazione appaltante e con un confronto con la stessa». In questo caso la stazione appaltante dovrà inviare all` Anac una richiesta motivata entro 30 giorni antecedenti il termine per la richiesta dell` elenco dei candidati. © Riproduzione riservata. ANDREA MASCOLINI 9 gennaio 2019 Pagina 33 Italia Oggi