SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 06/05/2019 alle ore 11:55
Un'epidemia si diffonde nei comuni....
I conti fuori controllo dei Comuni: oltre 500 sono a
rischio paralisi
In Sicilia e Calabria quasi un terzo dei municipi in crisi. L' aumento delle morosità
U n ' e p i d e m i a s i s t a d i f f o n d e n d o
silenziosamente ma non lentamente in Italia. I
suoi sintomi finali sono l' isolamento delle
famiglie più deboli nelle periferie di città
grandi, medie e piccole incapaci di aiutarli nei
loro bisogni essenziali. Il suo decorso vede l'
incrinarsi dei conti dei Comuni che dovrebbero
fornire loro assistenza, ma a volte non sono
più neanche in grado di pagare gli stipendi dei
dipendenti senza chiamare in aiuto lo Stato
centrale.
Ma le cause di questa epidemia sono triplici, e
per questo complesse da affrontare. C' è l'
avidità della politica locale, che spesso
preferisce la scorciatoia del clientelismo alla
ricerca di un consenso più sano. C' è la fuga
della politica nazionale dalle responsabilità di
un Paese dall' amministrazione scricchiolante.
Allo stesso tempo, però, contano anche le
m a g g i o r a n z e d e g l i i t a l i a n i : l a d i f f i c o l t à
economica o a volte la miopia di milioni di
famiglie i cui livelli di evasione delle imposte
locali - astronomici - scava un buco nei conti
degli enti locali e ne paralizza il welfare.
Le tasse dovute e non pagate sulle seconde
case (Imu) o sui rifiuti (Tari) valgono ormai
oltre cinque miliardi l' anno. È tutt' altro che raro trovare territori specie al Sud dove il gettito sui rifiuti
arrivi a fatica a un quinto di quanto sarebbe da versare.
L' espandersi dei dissesti e dei pre-dissesti è fotografato da Ca' Foscari sulla base dei dati più recenti
resi disponibili dal ministro dell' Interno.
Non sono mai stati tanti come negli ultimi tre anni, fino al 2018: il grafico in pagina mostra che sono
arrivati a circa trenta l' anno, in parte perché solo ora vengono al pettine i nodi di situazioni precarie da
tempo. Si tratta di casi in cui un Comune chiede l' assistenza dello Stato perché non può più pagare i
creditori o non riesce a fornire i servizi essenziali, ma quella non arriva gratis: nuovi prestiti a lungo
termine da Roma sono condizionati a severi piani di tagli e aumento delle tasse un po' come il Fondo
monetario internazionale fa con i Paesi in crisi finanziaria. C' è poi un numero ancora più grande (quasi
50 all' anno) di pre-dissesti, in cui un Comune ha molti parametri fuori linea ma cerca di evitare il
commissariamento della chiamata al salvataggio: anche quelli non sono mai stati così frequenti come
negli ultimi anni.
I casi più gravi sono al Sud, ma non ne mancano al Centro-Nord. In Sicilia o Calabria, quasi un terzo
degli enti è in queste difficoltà, in Campania un quinto. Reggio Calabria e Messina sono situazioni
difficilissime da quasi dieci anni. Napoli, nelle carte del suo pre-dissesto, viaggia con 2,5 miliardi di
rosso d' esercizio nel 2016: sono 2.500 euro di deficit per abitante, quando il pur vasto deficit pubblico
italiano supera appena i settecento euro per abitante (sul capoluogo campano pesano però i forti
accantonamenti per i crediti mai riscossi). In Lombardia spiccano i pre-dissesti di aree come Segrate,
Sant' Angelo Lodigiano o Sesto San Giovanni, che con quasi 80 mila abitanti da solo è più grande di
tanti capoluoghi. Campione d' Italia è finito in dissesto quando il Casinò ha smesso di pagare i debiti.
In tutto sono oltre mezzo migliaio su ottomila Comuni le situazioni critiche. Per un quarto si concentrano
in Comuni sopra i centomila abitanti, più di metà nelle sole Campania, Calabria e Sicilia.
Significa che centinaia di migliaia di famiglie indigenti vivono in Comuni che faticano ad assicurare loro
il welfare di base. Com' è stato possibile? Una chiave la dà Catania: ogni anno manca all' appello da
anni metà del gettito Tari.
Tanti residenti ignorano le tasse locali, confidando nell' incapacità di riscuoterle. In Sicilia il 27% dell' Imu
viene evaso e in Calabria il 24%, secondo uno studio dell' Osservatorio su Finanza e contabilità degli
enti locali del Viminale. La Tari ha esiti anche peggiori: nel Lazio (esclusa Roma) viene evaso il 58% del
gettito o 137 euro per abitante, in Calabria e in Campania il 57%, anche in Lombardia manca ogni anno
il 25% delle entrate della tassa sui rifiuti, pari a 26 euro per abitante.
Quanto alle multe, sul 2016 l' indice medio di riscossione era del 36% in Italia e del 21% in Campania.
Alcuni italiani non possono, ma altri scelgono di non pagare. Aspettano i condoni, quelli arrivano
sempre. Possono farlo di fronte a amministrazioni prive di strumenti tecnologici per tracciare e
riscuotere. Il governo ha reagito in Legge di bilancio, facendo saltare i tetti alle aliquote comunali sui
redditi delle persone. Significa che, come fa da sempre lo Stato centrale, anche i Comuni ora potranno
alzare le tasse sui contribuenti fedeli per compensare (e lasciare tranquilli) gli altri.
FEDERICO FUBINI
6 maggio 2019
Pagina 11 Corriere della Sera
mancava il centro (07/05/2019 20:54)
Spese pazze alla Regione Sardegna: tre anni in appello a Barracciu (PD)
al Nord (07/05/2019 20:28)
i servizi funzionano, i Comuni sono in pareggio e gestiscono con serietà le risorse, funzionano anche le azioni di contrasto di magistratura e forze dell`ordine contro la corruzione come dimostrano le inchieste di questi giorni. Al SUD dovete lavorareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
IL NORD (07/05/2019 09:23)
I carabinieri di Monza e la Gdf di Varese stanno eseguendo in Lombardia e Piemonte 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, nell?ambito di un?inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dall?aver favorito un?associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all?aggiudicazione di appalti pubblici. Notizia di oggi
(06/05/2019 20:21)
penso che ci sia nord e nord ,se vai in trentino alto adige lo capisci.
poi per esperienza personale quando ho preso servizio tanti anni fà in un piccolo comune del nord capii che il nepotismo era analogo al sud.tutti o quasi i dipendenti comunali erano figli ,nipoti,amanti di politici locali di lungo corso
IL NORD parte seconda (06/05/2019 20:07)
Hai dimenticato gli scandali e le ruberie del Celeste, Regione Lombardia, tal Formigoni, il Trota e annessi e connessi
IL NORD (06/05/2019 20:02)
Ricordiamo gli scandali della Regione Piemonte gestita dalla Lega.....cosiddette mutande d`oro.....i 45 milione che la lega deve allo stato.......la bancarotta del comune di Torino, targata Fassino e Chiamparino....il fulgido esempio dei comuni di Alessandria e Campione (ma de che)....la spesa storica gonfiata negli anni d`oro che ha permesso una rendita a vita dei comuni del nord......infatti dei famosi costi standards non se ne parlò mai più......e la solita storia....un territorio sfruttato e abbandonato a se stesso ( il SUD) e uno coccolato e sostenuto. In Italia già viviamo le diseguaglianze che impone l`Europa ai territori, politiche fatte ad uso e consumo dei territori più ricchi (Germania in primis) e gli altri....abbandonati, affamati e sbeffeggiati.
il Sud (06/05/2019 15:28)
fatemi capire come si fa, ad avere:
a) Comuni pieni zeppi di personale ma con servizi inefficienti, inconsistenti, fantasma;
b) stipendi pagati regolarmente e tasse non incassate a milioni;
c) controllo di tali situazioni pari a ZERO riporto ZERO; dove sono tutti coloro che dovrebbero presidiare tali materie o vigilare sull`operato dei propri sottoposti;
d) numero spropositato di precari male impiegati al lavoro.
Se non apprezzate chi vi da uno stipendio andate all`estero o a lavorare in fabbrica, o a zappare nei campi, non aspettate la mucca dell`assistenzialismo che vi pareggia i bilanci. E finitela con il piagnisteo e con le interviste ai giornali-TV. DOVETE LAVORARE!!!!
(06/05/2019 12:02)
causa principale sicuramente il troppo personale ,poi le minori entrate comunali dovute anche alla crisi economica .Ma in questo caso come per la tari si finisce per farle pagare ai cittadini in regola inserendo nei piani economici le quote di insoluto.
Ci sono comuni in sicilia di 1000 abitanti con 30 dipendenti quando al nord ne hanno 3-5.
Prima o dopo è una condizione che si paga .Poi ci sono scelte gestionali sbagliate ma anche assumifici al Nord come il famoso caso di campione d`Italia di cui si è parlato anche in questo forum.