SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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assunzioni fiduciarie (17/05/2019 08:50)
"ci da i voti ,assumiamo la figlia"
magari diventerà apicale
Bla bla bla (16/05/2019 20:09)
Legnano concorsi pilotati.facciamo quello che vogliano si dice nelle intercettazioni
nicolino macchiavellico (16/05/2019 15:19)
A me sembra chiara una cosa.
In questo momento e nel brevissimo periodo c`è un problema dovuto ad una cattiva programmazione nella gestione del personale ad ogni livello.
La legge Fornero ha obbligato a lavorare sino a 67 anni. Ma nel frattempo si sono programmate le assunzioni? Si sono capiti i fabbisogni? Si è capito quello che serve veramente alla PA?
Risposta semplice e chiara. No. Assolutamente.
Anzi si aspettava che andassero via in tanti per risparmiare.
Quota 100 ha solo accellerato le pratiche. Qualcuno rimane ancora al lavoro sia perchè non sa che fare a casa ( ma se vanno via in tanti negli uffici si lavora ed a quel punto ci ripensa) o perchè con il contributivo un anno in più si vede sulla pensione.
E poi in questo momento siamo sempre nell`ennesimo momento di transizione.
Il momento shock c`è. In questo momento vanno prese decisioni vere e coraggiose.
Vanno fatte scelte serie.
Quando sono state fatte le ultime, sotto un profilo normativo, senza svuotarle successivamente?
Gli argomenti fallaci del prof. Cassese (16/05/2019 10:50)
Gli argomenti fallaci del prof. Cassese
Sul Corriere contesta le nuove assunzioni nel pubblico impiego solo per criticare il
governo (gialloverde) a lui inviso
Il professor Cassese, quale Giove tonitruante,
scaglia dalle colonne del Corriere della Sera
moniti e anatemi ai governanti gialloverdi.
Gli ultimi strali (pubblicati il 13 maggio) si
dirigono sugli ultimi atti legislativi in virtù dei
quali si procederà a migliaia di assunzioni nel
pubblico impiego. Di queste, una quota
importante servirà a stabilizzare precari e a
mantenere in servizio dipendenti a tempo
determinato, personale cioè inserito nella
Pubblica amministrazione da governi che il
noto docente continua a elogiare. Come dire: il
ricorso al precariato come pratica elusiva del
principio costituzionale del concorso pubblico
v a b e n e s e u s a t o d a u n g o v e r n o d i
centrosinistra, mentre una misura organica e
di rispetto della dignità dei lavoratori, anche in
aderenza a regole europee, va criticata se
proviene dal governo in carica.
Gli argomenti del noto giurista non sono
proprio convincenti. Il primo evoca due dubbi:
serviranno sul serio queste assunzioni e così
non si aumenterà la spesa? In realtà la
risposta è nel corpo dell` articolo, dove si
ammette che l` età media dei dipendenti
pubblici supera non di poco i 50 anni (il che
impone un celere ricambio) e che la spesa
pubblica aumenterà solo quando i nuovi assunti avranno acquisito una certa anzianità. Cioè più o meno
tra una decina d` anni.
Il secondo quesito manifesta perplessità sul metodo dei rimpiazzi lineari nella logica del turn over,
senza cioè calcolare prima i carichi di lavoro e le esigenze degli utenti. L` approccio del professore non
è nuovo. Un tentativo di calcolo, implicito alla corretta applicazione della legge n. 241 del 1990, richiese
sei anni buoni per una sua prima sistemazione. Ripetendolo, anche se modificato secondo i dettami del
Giudice costituzionale emerito, potremmo arrivare intorno al 2025, giusto in tempo per assistere allo
svuotamento totale, con relativa chiusura, degli uffici pubblici. Con il ricorso alla mobilità, poi, sono
possibili notevoli assestamenti, così che la tematica può ritenersi tranquillamente superata.
Il terzo difetto del sistema sarebbe costituito dallo scorrimento delle graduatorie anche agli idonei, meno
preparati e capaci dei vincitori di concorso. Qui il professore, dispiace constatarlo, non ha letto bene.
Mentre i precedenti governi, alcuni da lui tanto lodati, consentivano il recupero di idonei di graduatorie
vecchie anche di 18 anni, il governo Conte ha, con il comma 362 dell` articolo 1 della legge di Bilancio,
introdotto una disciplina transitoria stringente e con un esame per saggiare la permanenza dell` idoneità
per le graduatorie, risalenti al massimo a nove anni fa, e ridotto progressivamente fino al triennio la
validità delle graduatorie successive al 2014. Una metodica corretta che contempera aspettative
consolidate, l` esigenza di acquisire tempestivamente professionalità adeguate e di favorire in
prospettiva solo l` ingresso dei migliori.
Il quarto difetto riguarda la scelta di far svolgere i concorsi secondo le ordinarie procedure, cioè quelle
tuttora vigenti, senza prescrivere alcun miglioramento delle stesse. Il testo del quale il professor
Cassese rimprovera al governo gialloverde la mancata modifica è quello che il medesimo, nelle vesti di
ministro (del governo Ciampi), ha sottoscritto 25 anni fa (Dpr 9 maggio 1994, n.
487)! La critica contro la procedura concorsuale come prova (citiamo le parole dell` illustre accademico)
"di capacità mnemonica e non come prova di qualità, di equilibrio, di esperienza, di capacità di
discernimento" si rivela in realtà profonda e desolata autocritica. Il che, come concludeva spesso
Giovannino Guareschi, è bello e istruttivo.
Filoreto D` agostino
16 maggio 2019
Pagina 12 Il Fatto Quotidiano
(15/05/2019 11:22)
se vanno via 250000 ,non è detto che siano tutti rimpiazzati.Tanti enti hanno pochi soldi e quindi faranno turn over limitati .Del resto è noto cche ci sono comuni di 20000 abitanti con 100 dipendenti e comuni delle stesse dimensioni con il quadruplo.E lo stesso vale per comuni di 1000 o 5000 abitanti
nicolino macchiavellico (15/05/2019 11:01)
Teoricamente la Bongiorno ha detto cose giuste.
Ma è anche vero che in ambienti del MEF e della Ragioneria dello Stato sono anni che predicano di diminuire il personale per la spesa che comporta e perchè negli anno 80 del secolo scorso sono state fatte infornate di personale ( non sempre con concorso, anzi quasi sempre con procedure di stabilizzazione e paraconcorsuali) la cui qualità non è stata sempre all`altezza ma per esigenze di welfare.
Ora questo personale è vecchio sia anagraficamente che come competenze.
Quota 100 non è il problema, perchè chi ne usufruirà ha una media di 65 anni, quindi era un problema che senza quota 100 sarebbe arrivato comunque tra il 2020 ed il 2021.
Ma vi è da dire che non tutte le uscite saranno rimpiazzate. Andrà bene se in cinque anni il 20% entrerà nella PA.
E questo accadrà sia negli enti locali che negli altri comparti pubblci. Il motivo? Non ci sono i soldi per pagare tutti, in quanto le economie derivanti dai pensionamenti, al netto di qualche assunzione, serviranno a pagare progressioni di carriera, nuovi contratti di lavoro, e a liberare risorse necessarie per far funzionare le stesse PA.
Non dimentichiamo che le Amministrazioni sono piene di debiti ed in ogni amministrazione vi sono comunque dipendenti che non servono o che per 36 non si sa come impiegare in ragione delle competenze ( scarse), incapacità, o perchè posti in quell`ufficio perchè voluti dalla politica ad ogni costo.
Per questo teoricamente sono giuste, ma come tutti i ministri passati dai proclami non sarà semplice passare ai fatti. Oggettivamente vi sarà nei prossimi tre anni una massa enorme di pensionandi, ma non si dice chiaramente che tra procedure lunghe e mancanza di risorse ed a volte anche di persone idonee per determinate qualifiche ( ricordiamoci che i concorsi vanno vinti per merito...) non saranno rimpiazzati se non in una percentuale inferiore al 40%.
dollari in testa (15/05/2019 10:26)
a me del contratto non interessa nulla prendo una barca di soldi girovagando tra colline ,pianure
Assunzioni dirette tramite università (15/05/2019 10:14)
Bongiorno: «Assunzioni dirette tramite l` università»
Roma Novità in vista per gli statali. E non solo
perché nei prossimi tre-quattro anni 500mila
dipendenti pubblici potrebbero andare in
pensione per l` effetto combinato di varie
misure di riduzione della spesa adottate degli
ultimi anni, tra pensioni di vecchiaia, «opzione
donna», pensioni anticipate e «quota 100». Ma
anche perché il governo sta studiando un
nuovo canale di accesso nel pubblico impiego.
Ne ha parlato ieri il ministro Giulia Bongiorno
al Forum della pubblica amministrazione.
Il personale che avrà maturato i requisiti per
ritirarsi dal lavoro verrà sostituito con nuovi
dipendenti pubblici grazie allo «sblocco del
turn over di compensazione al 100 per cento»,
per effetto del quale, spiega il ministro, «le Pa
potranno reinvestire sui nuovi assunti ciò che
risparmiano con i pensionamenti». Per quanto
riguarda invece le modalità di accesso nel
pubblico impiego è allo studio un disegno di
legge per istituire un corso universitario al
termine del quale si possa entrare nella
pubblica amministrazione attraverso un
concorso.
«Oggi c` è un grosso problema - annuncia la
Bongiorno - per i giovani che non riescono a
trovare lavoro quando escono dall` università. Con il ministro Bussetti abbiamo deciso di creare un
corso che permetta al ragazzo che studia all` università, alla fine del suo percorso, di poter fare un
concorso direttamente nella pubblica amministrazione.
Questo permette a chi si iscrive all` università di sapere che ha questa opportunità e permette alla
pubblica amministrazione di assumere ragazzi. Non è possibile che si entri nella pubblica
amministrazione solo a 35 anni, si deve entrare prima. Quando dico che nella legge di bilancio ci sono
risorse, dò già delle risposte. Stiamo parlando di un piano concreto e fare ricambio generazionale».
Il ricambio nel mondo degli statali comporterà nell` immediato qualche problema di gestione dell` uscita
per settori in sottorganico come sanità e scuola (per cui solo per requisiti anagrafici si stima il
pensionamento in 3-4 anni rispettivamente di 100mila e 204mila persone), per i comuni e per gli enti
che non rispettano il pareggio di bilancio, ma che rappresenta una straordinaria opportunità di
rinnovamento per una Pa sempre più anziana.
15 maggio 2019
Pagina 6 Il Giornale
Nella P.A. concorsi regionali (15/05/2019 10:11)
Concorsi regionali per tutti nella p.a.
Concorsi regionali per tutti nella pa. Per
frenare i fenomeni di mobilità, spesso dal Nord
verso il Sud, territorio di provenienza di molti
aspiranti dipendenti pubblici, il ministro della
Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, è pronta
a proporre come sistema di reclutamento nello
Stato la selezione rigorosamente regionale.
Con vincolo di permanenza o domicilio
professionale per i candidati, questo è ancora
da vedere.
L` annuncio della svolta regionalista nel
reclutamento dei dipendenti pubblici è stato
dato dalla Bongiorno ieri, nel corso di un
incontro con i giornalisti a margine del Forum
della p.a.
L` idea, ha detto la Bongiorno, «è di estendere
le sperimentazioni che stiamo portando avanti
con alcune regioni». La prima a partire sarà la
Campania: Bongiorno ha sottoscritto un` intesa
con il presidente Vincenzo De Luca, per l`
assunzione tra varie amministrazioni locali di
ben 10mila nuovi dipendenti. Il bando sarà
pronto entro agosto, a gestire la selezione sarà
il Formez. «So che ci saranno molti che si
opporranno, ma compito di un ministro è
anche quello di fare scelte in cui crede, anche
se al momento forse impopolari. Per me i concorsi territoriali possono rappresentare una soluzione per
l` efficienza della p.a.», ha rivendicato la ministra. Del resto nei prossimi anni i numeri del reclutamento
saranno sostanziosi: «Il nostro dipartimento stima che nel 2019 ci saranno 150 mila cessazioni con la
legge Fornero e 100 mila cessazioni con quota 100. In totale 250 mila cessazioni Bisogna fare un
ricambio e con concorsi sprint». Secondo il rapporto del Forum Pa, nell` arco di 3-4 anni saranno circa
550 mila i dipendenti pubblici che avranno maturato i requisiti per ritirarsi dal lavoro, un ricambio che
potrà comportare problemi di sottorganico soprattutto in settori come la sanità e la scuola, per i quali si
stimano pensionamenti rispettivamente di 100 mila e 204 mila persone.
Tra le riforme in arrivo, anche quella della revisione dei corsi di formazione universitaria: c` è un tavolo
aperto con il ministero dell` istruzione università e ricerca per un accesso diretto dall` università alla pa.
Con il ministro dell`Istruzione Marco Bussetti «abbiamo deciso di creare un corso che permetta al
ragazzo che studia all`università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella
pubblica amministrazione», ha detto Bongiorno. Una p.a., quella di oggi, poco qualificata, rileva il
rapporto del Forum, in cui ciascun dipendente ha usufruito mediamente solo di una giornata di
formazione, mentre gli investimenti per l` aggiornamento si sono dimezzati in dieci anni. «Per creare
valore pubblico, la p.a. deve innanzitutto investire sulle proprie persone, deve diventare più giovane, più
qualificata, più libera di misurare e valutare il personale», è la richiesta di Carlo Mochi Sismondi,
presidente di Forum Pa.
Apertura della Bongiorno anche sul fronte dei contratti pubblici: «Nella prossima legge di bilancio ci
saranno ulteriori risorse», ha annunciato.
ALESSANDRA RICCIARDI
15 maggio 2019
Pagina 36 Italia Oggi