IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 15/05/2019 alle ore 10:08
Assunzioni, ancora novità
Nella Pa 250mila ingressi per compensare l' esodo Il ministro Bongiorno: «In arrivo un corso di laurea che porta dritto al concorso» R O M A I l m a x i - e s o d o d a l l a P u b b l i c a amministrazione dovuto all' effetto combinato d i « q u o t a 1 0 0 » e i n v e c c h i a m e n t o d e l personale pubblico domina il dibattito nella giornata d' avvio del Forum Pa edizione numero 30. Ad accendere le polveri sono tre numeri messi sul piatto dalla ricerca annuale del Forum Pa: la pubblica amministrazione italiana ha perso 200mila persone negli ultimi dieci anni, e nei prossimi quattro vedrà mezzo milione di pensionamenti. Conseguenza: per tenere in piedi servizi e strutture servirebbero 250mila assunzioni aggiuntive. Le premesse per il maxi-ricambio ci sono: dopo il turn over riportato al 100% in via generalizzata il prossimo appuntamento è con il Ddl intitolato alla «concretezza», che sarà esaminato in Aula al Senato subito dopo le europee con voto finale fra il 28 e il 30 maggio. Lì, oltre ai tornelli con rilevazione biometrica che dominano il dibattito e le polemiche in particolare con i presidi, c' è per la pubblica amministrazione centrale la possibilità di avviare i concorsi senza attendere il via libera preventivo del ministero, con l' obiettivo di accelerare la pratica. E per facilitare l' orientamento di nuovo personale qualificato verso gli uffici pubblici, spiega la ministra della Pa Giulia Bongiorno, fra gli obiettivi di Palazzo Vidoni in alleanza con il Miur c' è la creazione di un corso di laurea su misura per funzionari e futuri dirigenti, che sfoci direttamente in un concorso pubblico. L' altro versante su cui si lavora è quello di una regionalizzazione dei concorsi pubblici per frenare in modo strutturale l' esodo (in particolare verso Sud) di chi entra nella Pa e appena possibile chiede un trasferimento. Dal punto di vista dei comparti, una quota importante dell' emorragia di personale è in realtà a carico di Regioni ed enti locali, che in 10 anni hanno perso il 16,8% dei dipendenti e possono avviare i concorsi senza aspettare i ritmi imposti dalle scadenze nazionali. In valore assoluto, le 87.516 persone al lavoro in meno rispetto a dieci anni attribuiscono agli enti territoriali la perdita più consistente; in termini percentuali i colpi più duri fra i grandi settori sono arrivati a enti pubblici non economici (-27,6%), università (-20,8%) e ministeri (-18,4%). L' altro versante caldo per la Pubblica amministrazione è quello del rinnovo contrattuale. Per i dirigenti (presidi esclusi), l' attesa riguarda ancora il triennio 2016-2018, ma qualcosa si muove. È la stessa Bongiorno a spiegare di aver chiesto per i prossimi giorni un check up sulle questioni ancora aperte, e ad assicurare che l' aver messo in cantiere una nuova riforma della dirigenza non può ostacolare il rinnovo avviato con le vecchie regole: «Non sarebbe giusto», chiarisce. Qualcosa in effetti si muove. Lunedì è arrivato il via libera di Funzione pubblica all' atto di indirizzo per i quasi 16mila dirigenti di regioni ed enti locali (la platea comprende anche i dirigenti tecnici del servizio sanitario), mentre venerdì ripartirà il tavolo per i medici. Segno che le distanze sulla decorrenza degli aumenti si stanno accorciando. Per il contratto 2019/2021 del personale la parola sarà alla prossima manovra. La sfida è complicata, visto il quadro dei conti, ma Bongiorno rassicura sul «passo in avanti» in arrivo dopo i primi stanziamenti messi a bilancio quest' anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gianni Trovati 15 maggio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore

assunzioni fiduciarie (17/05/2019 08:50)
"ci da i voti ,assumiamo la figlia" magari diventerà apicale
Bla bla bla (16/05/2019 20:09)
Legnano concorsi pilotati.facciamo quello che vogliano si dice nelle intercettazioni
nicolino macchiavellico (16/05/2019 15:19)
A me sembra chiara una cosa. In questo momento e nel brevissimo periodo c`è un problema dovuto ad una cattiva programmazione nella gestione del personale ad ogni livello. La legge Fornero ha obbligato a lavorare sino a 67 anni. Ma nel frattempo si sono programmate le assunzioni? Si sono capiti i fabbisogni? Si è capito quello che serve veramente alla PA? Risposta semplice e chiara. No. Assolutamente. Anzi si aspettava che andassero via in tanti per risparmiare. Quota 100 ha solo accellerato le pratiche. Qualcuno rimane ancora al lavoro sia perchè non sa che fare a casa ( ma se vanno via in tanti negli uffici si lavora ed a quel punto ci ripensa) o perchè con il contributivo un anno in più si vede sulla pensione. E poi in questo momento siamo sempre nell`ennesimo momento di transizione. Il momento shock c`è. In questo momento vanno prese decisioni vere e coraggiose. Vanno fatte scelte serie. Quando sono state fatte le ultime, sotto un profilo normativo, senza svuotarle successivamente?
Gli argomenti fallaci del prof. Cassese (16/05/2019 10:50)
Gli argomenti fallaci del prof. Cassese Sul Corriere contesta le nuove assunzioni nel pubblico impiego solo per criticare il governo (gialloverde) a lui inviso Il professor Cassese, quale Giove tonitruante, scaglia dalle colonne del Corriere della Sera moniti e anatemi ai governanti gialloverdi. Gli ultimi strali (pubblicati il 13 maggio) si dirigono sugli ultimi atti legislativi in virtù dei quali si procederà a migliaia di assunzioni nel pubblico impiego. Di queste, una quota importante servirà a stabilizzare precari e a mantenere in servizio dipendenti a tempo determinato, personale cioè inserito nella Pubblica amministrazione da governi che il noto docente continua a elogiare. Come dire: il ricorso al precariato come pratica elusiva del principio costituzionale del concorso pubblico v a b e n e s e u s a t o d a u n g o v e r n o d i centrosinistra, mentre una misura organica e di rispetto della dignità dei lavoratori, anche in aderenza a regole europee, va criticata se proviene dal governo in carica. Gli argomenti del noto giurista non sono proprio convincenti. Il primo evoca due dubbi: serviranno sul serio queste assunzioni e così non si aumenterà la spesa? In realtà la risposta è nel corpo dell` articolo, dove si ammette che l` età media dei dipendenti pubblici supera non di poco i 50 anni (il che impone un celere ricambio) e che la spesa pubblica aumenterà solo quando i nuovi assunti avranno acquisito una certa anzianità. Cioè più o meno tra una decina d` anni. Il secondo quesito manifesta perplessità sul metodo dei rimpiazzi lineari nella logica del turn over, senza cioè calcolare prima i carichi di lavoro e le esigenze degli utenti. L` approccio del professore non è nuovo. Un tentativo di calcolo, implicito alla corretta applicazione della legge n. 241 del 1990, richiese sei anni buoni per una sua prima sistemazione. Ripetendolo, anche se modificato secondo i dettami del Giudice costituzionale emerito, potremmo arrivare intorno al 2025, giusto in tempo per assistere allo svuotamento totale, con relativa chiusura, degli uffici pubblici. Con il ricorso alla mobilità, poi, sono possibili notevoli assestamenti, così che la tematica può ritenersi tranquillamente superata. Il terzo difetto del sistema sarebbe costituito dallo scorrimento delle graduatorie anche agli idonei, meno preparati e capaci dei vincitori di concorso. Qui il professore, dispiace constatarlo, non ha letto bene. Mentre i precedenti governi, alcuni da lui tanto lodati, consentivano il recupero di idonei di graduatorie vecchie anche di 18 anni, il governo Conte ha, con il comma 362 dell` articolo 1 della legge di Bilancio, introdotto una disciplina transitoria stringente e con un esame per saggiare la permanenza dell` idoneità per le graduatorie, risalenti al massimo a nove anni fa, e ridotto progressivamente fino al triennio la validità delle graduatorie successive al 2014. Una metodica corretta che contempera aspettative consolidate, l` esigenza di acquisire tempestivamente professionalità adeguate e di favorire in prospettiva solo l` ingresso dei migliori. Il quarto difetto riguarda la scelta di far svolgere i concorsi secondo le ordinarie procedure, cioè quelle tuttora vigenti, senza prescrivere alcun miglioramento delle stesse. Il testo del quale il professor Cassese rimprovera al governo gialloverde la mancata modifica è quello che il medesimo, nelle vesti di ministro (del governo Ciampi), ha sottoscritto 25 anni fa (Dpr 9 maggio 1994, n. 487)! La critica contro la procedura concorsuale come prova (citiamo le parole dell` illustre accademico) "di capacità mnemonica e non come prova di qualità, di equilibrio, di esperienza, di capacità di discernimento" si rivela in realtà profonda e desolata autocritica. Il che, come concludeva spesso Giovannino Guareschi, è bello e istruttivo. Filoreto D` agostino 16 maggio 2019 Pagina 12 Il Fatto Quotidiano
(15/05/2019 11:22)
se vanno via 250000 ,non è detto che siano tutti rimpiazzati.Tanti enti hanno pochi soldi e quindi faranno turn over limitati .Del resto è noto cche ci sono comuni di 20000 abitanti con 100 dipendenti e comuni delle stesse dimensioni con il quadruplo.E lo stesso vale per comuni di 1000 o 5000 abitanti
nicolino macchiavellico (15/05/2019 11:01)
Teoricamente la Bongiorno ha detto cose giuste. Ma è anche vero che in ambienti del MEF e della Ragioneria dello Stato sono anni che predicano di diminuire il personale per la spesa che comporta e perchè negli anno 80 del secolo scorso sono state fatte infornate di personale ( non sempre con concorso, anzi quasi sempre con procedure di stabilizzazione e paraconcorsuali) la cui qualità non è stata sempre all`altezza ma per esigenze di welfare. Ora questo personale è vecchio sia anagraficamente che come competenze. Quota 100 non è il problema, perchè chi ne usufruirà ha una media di 65 anni, quindi era un problema che senza quota 100 sarebbe arrivato comunque tra il 2020 ed il 2021. Ma vi è da dire che non tutte le uscite saranno rimpiazzate. Andrà bene se in cinque anni il 20% entrerà nella PA. E questo accadrà sia negli enti locali che negli altri comparti pubblci. Il motivo? Non ci sono i soldi per pagare tutti, in quanto le economie derivanti dai pensionamenti, al netto di qualche assunzione, serviranno a pagare progressioni di carriera, nuovi contratti di lavoro, e a liberare risorse necessarie per far funzionare le stesse PA. Non dimentichiamo che le Amministrazioni sono piene di debiti ed in ogni amministrazione vi sono comunque dipendenti che non servono o che per 36 non si sa come impiegare in ragione delle competenze ( scarse), incapacità, o perchè posti in quell`ufficio perchè voluti dalla politica ad ogni costo. Per questo teoricamente sono giuste, ma come tutti i ministri passati dai proclami non sarà semplice passare ai fatti. Oggettivamente vi sarà nei prossimi tre anni una massa enorme di pensionandi, ma non si dice chiaramente che tra procedure lunghe e mancanza di risorse ed a volte anche di persone idonee per determinate qualifiche ( ricordiamoci che i concorsi vanno vinti per merito...) non saranno rimpiazzati se non in una percentuale inferiore al 40%.
dollari in testa (15/05/2019 10:26)
a me del contratto non interessa nulla prendo una barca di soldi girovagando tra colline ,pianure
Assunzioni dirette tramite università (15/05/2019 10:14)
Bongiorno: «Assunzioni dirette tramite l` università» Roma Novità in vista per gli statali. E non solo perché nei prossimi tre-quattro anni 500mila dipendenti pubblici potrebbero andare in pensione per l` effetto combinato di varie misure di riduzione della spesa adottate degli ultimi anni, tra pensioni di vecchiaia, «opzione donna», pensioni anticipate e «quota 100». Ma anche perché il governo sta studiando un nuovo canale di accesso nel pubblico impiego. Ne ha parlato ieri il ministro Giulia Bongiorno al Forum della pubblica amministrazione. Il personale che avrà maturato i requisiti per ritirarsi dal lavoro verrà sostituito con nuovi dipendenti pubblici grazie allo «sblocco del turn over di compensazione al 100 per cento», per effetto del quale, spiega il ministro, «le Pa potranno reinvestire sui nuovi assunti ciò che risparmiano con i pensionamenti». Per quanto riguarda invece le modalità di accesso nel pubblico impiego è allo studio un disegno di legge per istituire un corso universitario al termine del quale si possa entrare nella pubblica amministrazione attraverso un concorso. «Oggi c` è un grosso problema - annuncia la Bongiorno - per i giovani che non riescono a trovare lavoro quando escono dall` università. Con il ministro Bussetti abbiamo deciso di creare un corso che permetta al ragazzo che studia all` università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella pubblica amministrazione. Questo permette a chi si iscrive all` università di sapere che ha questa opportunità e permette alla pubblica amministrazione di assumere ragazzi. Non è possibile che si entri nella pubblica amministrazione solo a 35 anni, si deve entrare prima. Quando dico che nella legge di bilancio ci sono risorse, dò già delle risposte. Stiamo parlando di un piano concreto e fare ricambio generazionale». Il ricambio nel mondo degli statali comporterà nell` immediato qualche problema di gestione dell` uscita per settori in sottorganico come sanità e scuola (per cui solo per requisiti anagrafici si stima il pensionamento in 3-4 anni rispettivamente di 100mila e 204mila persone), per i comuni e per gli enti che non rispettano il pareggio di bilancio, ma che rappresenta una straordinaria opportunità di rinnovamento per una Pa sempre più anziana. 15 maggio 2019 Pagina 6 Il Giornale
Nella P.A. concorsi regionali (15/05/2019 10:11)
Concorsi regionali per tutti nella p.a. Concorsi regionali per tutti nella pa. Per frenare i fenomeni di mobilità, spesso dal Nord verso il Sud, territorio di provenienza di molti aspiranti dipendenti pubblici, il ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, è pronta a proporre come sistema di reclutamento nello Stato la selezione rigorosamente regionale. Con vincolo di permanenza o domicilio professionale per i candidati, questo è ancora da vedere. L` annuncio della svolta regionalista nel reclutamento dei dipendenti pubblici è stato dato dalla Bongiorno ieri, nel corso di un incontro con i giornalisti a margine del Forum della p.a. L` idea, ha detto la Bongiorno, «è di estendere le sperimentazioni che stiamo portando avanti con alcune regioni». La prima a partire sarà la Campania: Bongiorno ha sottoscritto un` intesa con il presidente Vincenzo De Luca, per l` assunzione tra varie amministrazioni locali di ben 10mila nuovi dipendenti. Il bando sarà pronto entro agosto, a gestire la selezione sarà il Formez. «So che ci saranno molti che si opporranno, ma compito di un ministro è anche quello di fare scelte in cui crede, anche se al momento forse impopolari. Per me i concorsi territoriali possono rappresentare una soluzione per l` efficienza della p.a.», ha rivendicato la ministra. Del resto nei prossimi anni i numeri del reclutamento saranno sostanziosi: «Il nostro dipartimento stima che nel 2019 ci saranno 150 mila cessazioni con la legge Fornero e 100 mila cessazioni con quota 100. In totale 250 mila cessazioni Bisogna fare un ricambio e con concorsi sprint». Secondo il rapporto del Forum Pa, nell` arco di 3-4 anni saranno circa 550 mila i dipendenti pubblici che avranno maturato i requisiti per ritirarsi dal lavoro, un ricambio che potrà comportare problemi di sottorganico soprattutto in settori come la sanità e la scuola, per i quali si stimano pensionamenti rispettivamente di 100 mila e 204 mila persone. Tra le riforme in arrivo, anche quella della revisione dei corsi di formazione universitaria: c` è un tavolo aperto con il ministero dell` istruzione università e ricerca per un accesso diretto dall` università alla pa. Con il ministro dell`Istruzione Marco Bussetti «abbiamo deciso di creare un corso che permetta al ragazzo che studia all`università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella pubblica amministrazione», ha detto Bongiorno. Una p.a., quella di oggi, poco qualificata, rileva il rapporto del Forum, in cui ciascun dipendente ha usufruito mediamente solo di una giornata di formazione, mentre gli investimenti per l` aggiornamento si sono dimezzati in dieci anni. «Per creare valore pubblico, la p.a. deve innanzitutto investire sulle proprie persone, deve diventare più giovane, più qualificata, più libera di misurare e valutare il personale», è la richiesta di Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum Pa. Apertura della Bongiorno anche sul fronte dei contratti pubblici: «Nella prossima legge di bilancio ci saranno ulteriori risorse», ha annunciato. ALESSANDRA RICCIARDI 15 maggio 2019 Pagina 36 Italia Oggi