IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
 
 
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI 

Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 13/06/2019 alle ore 10:50
Decreto concretezza
Bastone e carota nella p.a. Impronte digitali contro i furbetti. Assunzioni più facili FRANCESCO CERISANO.- Stretta sui furbetti del cartellino che verranno stanati grazie alle impronte digitali (controlli biometrici). Ricambio generazionale nella p.a. grazie al turnover al 100% e ad assunzioni mirate in settori strategici (digitalizzazione, fondi strutturali, semplificazioni, contratti, gestione finanziaria). Concorsi pubblici più veloci, visto che le procedure potranno essere avviate anche senza preventiva autorizzazione, nel limite massimo dell' 80% delle facoltà di assunzione maturate (cosiddetta Scia delle assunzioni). Mobilità verso il settore privato estesa a tutti i dipendenti pubblici (e non più limitata ai soli dirigenti). E una task force ministeriale (il cosiddetto «Nucleo per la concretezza») che andrà in loco negli enti in difficoltà per accompagnarli nell' attuazione delle riforme e nel miglioramento dei servizi. Sono le novità principali introdotte dal ddl concretezza approvato ieri in via definitiva (con 135 sì, 104 no e 3 astenuti) dal senato che in terza lettura ha dato il via libera al testo già modificato dalla camera dei deputati ad aprile (si veda ItaliaOggi dell' 11 aprile). Il disegno di legge del ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno conferma la disciplina più stringente per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro attraverso le rilevazioni biometriche (impronte digitali) dei dipendenti e l' utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza. Saranno esclusi dal controllo (ed è la grande novità introdotta nel passaggio a Montecitorio) i docenti e il personale educativo della scuola, mentre per i dirigenti scolastici resta la verifica della presenza negli istituti, secondo modalità che verranno stabilite da un decreto ad hoc della Funzione pubblica di concerto con il Miur. «Con l' approvazione in via definitiva del ddl concretezza, la p.a. avrà nuovi e preziosi strumenti per garantire i migliori servizi per cittadini e imprese. Ogni articolo reca un cambiamento profondo», ha osservato Bongiorno. «Con i controlli biometrici diciamo finalmente addio ai furbetti del cartellino, che truffano i colleghi e lo Stato. La videosorveglianza e la rilevazione delle impronte digitali contro le false attestazioni della presenza in ufficio rappresentano una misura davvero rivoluzionaria. Ci saranno poi assunzioni e reclutamento mirato per dare linfa a tutte le amministrazioni» Turnover al 100%, assunzioni più facili e in settori mirati. In materia di assunzioni si prevede che le amministrazioni dello stato (anche ad ordinamento autonomo), le agenzie e gli enti pubblici non economici possano procedere, a decorrere dal 2019, a immissioni in ruolo a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa alle cessazioni dell' anno precedente. Le amministrazioni dovranno predisporre essere reclutate figure professionali con «elevate competenze» in materia di: digitalizzazione, razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi, qualità dei servizi pubblici, gestione dei fondi strutturali, contrattualistica pubblica, controllo di gestione, contabilità e gestione finanziaria. Assumere i vincitori di concorso o procedere allo scorrimento delle graduatorie, così come avviare nuove procedure concorsuali, sarà più facile, visto che le procedure potranno essere avviate anche senza preventiva autorizzazione nel limite massimo dell' 80% delle facoltà di assunzione maturate. Tutti gli statali potranno chiedere di essere collocati in aspettativa senza stipendio per maturare esperienze lavorative in organismi pubblici o privati. Se la mobilità è verso il privato, l' aspettativa sarà al massimo di cinque anni e potrà essere rinnovata una volta. Per chi invece vorrà avviare attività professionali e imprenditoriali, l' aspettativa durerà 12 mesi e sarà anch' essa rinnovabile una volta sola. «Investiremo nell' asset più importante: i lavoratori. Daremo una chance a quei giovani eccellenti che oggi fuggono all' estero e assumeremo in via preferenziale profili tecnico-manageriali, di cui la p.a. è oggi priva», ha commentato il sottosegretario alla p.a Mattia Fantinati.piani triennali di fabbisogno di personale, tenendo conto dell' esigenza di ricambio generazione, e potranno essere autorizzate all' avvio dei concorsi e relative assunzioni nel triennio 2019-2021. In via prioritaria dovranno

sbloccacontratto (13/06/2019 11:36)
Slocca cantieri (13/06/2019 11:18)
Sblocca cantieri incassa la fiducia, ora 18 decreti per i commissari Inciampo. A rischio la liberalizzazione degli appalti integrati di progetto e lavori: il decreto sospende solo una delle norme necessarie per cancellare i divieti Mauro Salerno Fila via liscio il passaggio alla Camera del decreto Sblocca-cantieri dopo la via crucis costellata di polemiche e stop & go al Senato. Ieri l` Aula di Montecitorio ha dato l` ok al voto di fiducia chiesto dal Governo per blindare il provvedimento che deve essere convertito in legge entro il 17 giugno. Oggi la Camera tornerà a riunirsi per il voto finale. Poi il decreto si avvierà a grandi passi verso la Gazzetta Ufficiale. Da quel momento scatterà il conto alla rovescia per la nomina dei commissari straordinari che dovranno occuparsi di sbloccare le opere in stallo. Un capitolo che si è molto arricchito nel passaggio in Aula a Palazzo Madama. Oltre ai commissari straordinari pensati fin dall` inizio per intervenire su una serie di opere, ancora da individuare ma comunque considerate prioritarie, ampi poteri in deroga sono stati riconosciuti a tutta una serie di commissari ad hoc. Tra questi il commissario per il Mose, per il Gran Sasso, per il Nodo di Genova. Nel conto vanno inseriti anche i commissari per le strade siciliane e il comitato di vigilanza per il completamento della Lioni-Grottaminarda in Campania che erano già previsti dal decreto in vigore dal 19 aprile. E non va dimenticato il tentativo di mettere o rimettere in marcia i piani per i piccoli comuni, per l` edilizia sanitaria, per i depuratori e per i punti di ricarica dei veicoli elettrici. Un quadro complesso che ha bisogno di parecchia benzina normativa per mettersi in moto. Passando dalle metafore ai numeri, vuol dire che per rendere operativa la macchina dei commissari il governo dovrà mettere mano a ben 18 decreti. E che se si vuole rispettare la tabella di marcia, si annuncia un inizio estate di fuoco per i vertici del ministero delle Infrastrutture. Dei 18 provvedimenti che servono per innescare le procedure straordinarie ben 13 dipendono da Porta Pia e di questi ben sette devono essere varati entro 30 giorni dalla conversione del decreto, quindi entro metà luglio. Il passaggio più complicato riguarda l` individuazione della lista delle opere bloccate da sottoporre al commissariamento. Qui servono almeno due decreti del presidente del Consiglio, in questo caso da varare entro 180 giorni, ma includendo nel conto la proposta del ministero delle Infrastrutture, il "concerto" dell` Economia e un passaggio in Parlamento per il parere delle commissioni. Insomma, non proprio un iter fulmineo. Un inciampo, intanto, il decreto rischia di subirlo già in partenza su una delle tre norme chiave per le quali è stata fatta scattare la sospensione del codice appalti fino al 2020. Stiamo parlando dell` obbligo di mandare in gara i lavori pubblici su progetto esecutivo. Un obbligo che il decreto Sblocca-cantieri punterebbe a far saltare riportando in vita l` appalto integrato libero e dunque cancellando il divieto per semplificare la vita alle stazioni appaltanti e accelerare la strada che porta dal progetto al cantiere. Peccato che la versione finale del decreto si limiti a congelare per i prossimi 18 mesi solo una porzione del divieto, lasciando del tutto inalterata la norma del codice appalti che impone di assegnare le gare su progetto esecutivo, fatto salvo il caso di opere ad alto tasso di tecnologia. Conseguenza? A meno di un intervento riparatore su questo punto si rischia il nulla di fatto. Per il resto vengono confermate tutte le altre misure già annunciate. A partire dalla sostituzione delle linee guida flessibili dell` Anac con un nuovo regolamento appalti, unico e vincolante, fino all` innalzamento (temporaneo) del tetto del subappalto dal 30% al 40% con la cancellazione dell` obbligo di nominare con l` offerta almeno tre potenziali subaffidatari per ogni tipologia di opera. I piccoli comuni (tutti quelli non capoluogo) incassano, fino al 2020, la possibilità di gestire in proprio le gare d` appalto di qualsiasi importo e fino alla stessa data viene cancellato anche l` obbligo di nominare i commissari di gara, pescando dall` albo di esperti gestito dall` Anticorruzione. Nel capitolo semplificazioni vanno annoverati gli affidamenti diretti dei lavori (con tre preventivi) fino a 150mila euro e le procedure negoziate a inviti per gli appalti fino a un milione. Ok anche al massimo ribasso, temperato dall` esclusione delle offerte a più alto tasso di sconto, («anomale») fino alla soglia Ue di 5,5 milioni. di assegnare ai costruttori il compito di portare a termine i progetti prima di dare il via alle opere. Un` idea nata
(13/06/2019 11:07)
finiranno tante ubiquità