IL FORUM DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
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Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae. 
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.

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Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.


"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare"
(M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 10/07/2019 alle ore 09:56
Per mille che cessano.....uno ritorna.......
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 giugno 2019 Autorizzazione del Ministero dell'interno ex Agenzia autonoma per la gestione dell'Albo dei Segretari comunali e provinciali (AGES) alla ricostituzione del rapporto di lavoro di un segretario comunale e provinciale. (19A04456) (GU n.157 del 6-7-2019) IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonche' il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75; Visto l'art. 66, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge del 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni e integrazioni, il quale dispone, tra l'altro, che le assunzioni delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, sono autorizzate secondo le modalita' di cui all'art. 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni; Visto l'art. 14, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale dispone che, a decorrere dal 2012, le assunzioni dei segretari comunali e provinciali sono autorizzate con le modalita' di cui all'art. 66, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 per un numero di unita' non superiore all'80 per cento di quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente; Visto l'art. 35, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, secondo cui con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono autorizzati l'avvio delle procedure concorsuali e le relative assunzioni del personale delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, delle agenzie e degli enti pubblici non economici; Visto l'art. 97 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che stabilisce l'obbligatorieta', per ogni comune ed ogni provincia, di avere un segretario titolare dipendente dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali, iscritto all'apposito albo previsto dal successivo art. 98 dello stesso decreto; Visto l'art. 7, comma 31-ter, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che, nel sopprimere l'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali, istituita dall'art. 102 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, stabilisce che il Ministero dell'interno succede a titolo universale alla predetta Agenzia e le risorse strumentali e di personale ivi in servizio, comprensive del fondo di cassa, sono trasferite al Ministero medesimo; Visto l'art. 55 del CCNL dei segretari comunali e provinciali sottoscritto il 16 maggio 2001, secondo cui «Il segretario il cui rapporto di lavoro si sia interrotto per effetto di dimissioni puo' richiedere all'Agenzia nazionale, entro cinque anni dalla data delle dimissioni stesse, la ricostituzione del rapporto di lavoro. In caso di accoglimento della richiesta, il segretario e' ricollocato nella medesima fascia professionale posseduta al momento delle dimissioni. [...] la ricostituzione del rapporto di lavoro e' subordinata alla disponibilita' del corrispondente posto nel numero complessivo degli iscritti all'albo»; Visto il decreto prefettizio del 17 gennaio 2019, n. 743, trasmesso con nota in pari data, n. 759, con cui il Ministero dell'interno - ex AGES ha chiesto l'autorizzazione alla ricostituzione del rapporto di lavoro di un segretario comunale e provinciale, dott.......... e cancellata dall'Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali in data 1° marzo 2017; Preso atto che, con il suddetto decreto prefettizio del 17 gennaio 2019, n. 743, il Ministero dell'interno - ex AGES ha comunicato che alla data del 9 gennaio 2019 risultano in servizio n. 2.963 segretari, di cui n. 2.702 titolari di sede, n. 149 in disponibilita', n. 73 in comando o in utilizzo presso altra amministrazione, n. 4 in utilizzo presso l'Albo nazionale, n. 32 in aspettativa, due in distacco sindacale e uno fuori ruolo e che, pertanto, la situazione aggiornata e' la seguente: sedi di segreteria, sia singole che convenzionate, n. 4.540; sedi vacanti n. 1.838; fabbisogno di segretari comunali e provinciali n. 1.577; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 aprile 2018, registrato alla Corte dei conti il 17 maggio 2018, Reg.ne Succ. n. 1066, con il quale il Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (AGES) e' stato autorizzato ad avviare procedure concorsuali, relative al corso-concorso COA6, e a procedere alle relative assunzioni, per n. 224 unita' di segretari comunali e provinciali, a valere sul residuo delle cessazioni relative all'anno 2015 e all'80% delle cessazioni verificatesi nel biennio 2016-2017; Considerato che sulle facolta' di assunzione conseguenti alle cessazioni verificatesi nel triennio 2015-2017 residuano n. 69 unita' autorizzabili; Considerato che la somma del numero dei segretari in servizio e del numero dei segretari per i quali e' autorizzata con il presente provvedimento l'assunzione e' inferiore alle sedi disponibili e che la riammissione in servizio richiesta risulta coerente con il fabbisogno; Considerato che, in forza della specificita' dello status giuridico, il segretario e' titolare di un rapporto di lavoro con il Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (AGES), che si instaura con la prima nomina e la conseguente presa di servizio presso un ente locale quale segretario titolare, e di un rapporto di dipendenza funzionale con l'ente territoriale, cui compete, altresi', l'obbligo di erogazione del trattamento economico; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° giugno 2018 con cui al Ministro senza portafoglio, sen. avv. Giulia Bongiorno, e' conferito l'incarico per la pubblica amministrazione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 giugno 2018, che dispone la delega di funzioni al Ministro per la pubblica amministrazione sen. avv. Giulia Bongiorno; Di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; Decreta: Art. 1 1. Il Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (AGES) e' autorizzato a ricostituire il rapporto di lavoro, nella fascia professionale posseduta al momento della cessazione dal servizio, di un segretario comunale e provinciale, come da richiesta richiamata nelle premesse, nel limite delle unita' assumibili conseguenti alle cessazioni verificatesi nel biennio 2016-2017. 2. Gli oneri connessi alla ricostituzione del rapporto di lavoro di cui al comma 1 sono posti a carico del bilancio degli enti locali presso i quali il segretario prestera' servizio, in qualita' di titolare. Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei conti, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 5 giugno 2019 p. Il Presidente del Consiglio dei ministri Il Ministro per la pubblica amministrazione Bongiorno Il Ministro dell'economia e delle finanze Tria Registrato alla Corte dei conti il 19 giugno 2019 Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, n. 1354

dott.ssa Giulia D`ESTE (12/07/2019 13:44)
Tragica Verità ha ragione da vendere ed il tempo lo confermerà! Al nostro posto di Manager Informatico voluto dall`Europa, ovviamente Dirigente Apicale!!!
vl (12/07/2019 08:42)
il vicesegretario dorebbe essere un supporto al segretario e come tale è logico nei grandi comuni .Ma in un piccolo comune che significato ha la nomina del vicesegretario,forse ha ragione chi dice che è lo strumento per consentire ai colleghi di gestire tanti comuni . Se il segretario titolare o supplente non prende parte nei piccoli comuni alla giunta o al consiglio (riunione che oggi come oggi sono fortemente ridotte rispetto agli anni prebassanini)facendosi sostituire da vicesegretari,io da sindaco non lo pagherei nemmeno.
Tragica verità (12/07/2019 08:28)
Il fabbisogno dei segretari e` pari al 50% della consistenza numerica dei segretari attuali. Questo non e` un fabbisogno. Questa e` una morte lenta angosciante della categoria, studiata a tavolino. Chiamiamo le cose con il loro nome. E i sindacati sono i primi complici.
Obietta? Gli conviene (11/07/2019 16:55)
Cosi le carte le fa firmare allo schiavetto, lui fa il grande manager e prende scavalco e diritti in 10 Comuni. Ora si lamentano gli ipocriti, anche quelli che prendevano robuste indennità di direttore generale in Comuni piccoli. Per colpa loro questo lavoro è finito. Ipocriti e abbuffini.
(11/07/2019 15:13)
Ma il collega che nulla obietta alla nomina in un microcomune di visegretario magari ex art 110 ,personale del comune limitrofo ,in quale mondo vive ?
Il conto torna (11/07/2019 15:03)
Con 250 Vice Segretari dei Comuni polvere e di un pari numero di P.O. incapaci di leggere e scrivere. Firmo nocumento contoselfie.
(11/07/2019 14:42)
Inutile lamentela.....adesso il COA ne abiliterà 290 e il prossimo 170...quindi, in tutto, 460....non credo ne servano di più!
Fabbisogno segretari e` pari (10/07/2019 15:45)
Il fabbisogno dei segretari e` pari al 50% della consistenza numerica dei segretari attuali. Questo non e` un fabbisogno. Questa e` una morte lenta angosciante della categoria, studiata a tavolino. Chiamiamo le cose con il loro nome. E i sindacati sono i primi complici.
Dott.ssa Giulia D`Este (10/07/2019 15:05)
Se i Sindacati e i loro esponenti hanno tradito la causa, perché non fondare una seria alternativa che rappresenti i veri problemi ed interessi della categoria??? Se non ora, quando????
(10/07/2019 13:41)
sono convinto che con la razionalizzazione e ottimizzazione delle sedi ,nessuno anche interessato potrebbe parlare OGGI di emergenza specialmente se si aggiunge la presenza non indifferente di disponibili e comandati.Emergenza vera e propria ci sarà tra 5 anni quando un migliaio di segretari ,quelli entrati tra l`88 e il 1993,e sono tantissimi,sarà andata in pensione o sarà prossima ad andarci.Sono i 5 prossimi anni che decideranno il futuro della categoria.
(10/07/2019 12:44)
Il problema non è quello che c`è adesso, ma esserci arrivati..... c`è voluto tanto, ma tanto ma tanto ......e tutti zitti zitti, un piano diabolico e perfetto per farci fuori ad uno ad uno. Ora si raccolgono solo i frutti di questo immenso lavoro devastatorio
fr (10/07/2019 12:07)
" ornate Olona, sede della conferenza, è un esempio del problema: il segretario comunale c?è, ma in condivisione con i comuni di Varano Borghi e Solbiate Arno. Si possono però trovare altre situazioni similari: Gorla Minore condivide il funzionario con i comuni di Cavenago Brianza e Cambiago; Gorla Maggiore ha la possibilità di avere il segretario, ma al 50%, insieme al comune di Cabiate." xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx non mi sembrano situazioni eccezionali ma normali avere un segretario comunale condiviso con altri due o tre comuni. Eccezionale è la condivisione di un segretario tra 10 comuni o l`assegnazione a segretario già titolare di 4-5 comuni di plurime supplenze.ma in questi casi la situazione è voluta da segretari e sindaci . Nulla vieta una migliore distribuzione delle supplenze ma probabilmente si preferisce quel segretario anche se ha già due o tre supplenze o dieci comuni. i nostri sindacati invece di replicare e chiedere ottimizzazioni di sedi e supplenze cavalcano anche loro una finta situazione di emergenza il cui fine è ampliare l`albo a favore di figure parapolitiche.
(10/07/2019 12:03)
ANCI LOMBARDIA «Sono circa 400 i segretari comunali che mancano in tutta la Lombardia». A lanciare l?allarme è Virginio Brivio, sindaco di Lecco e presidente di Anci Lombardia, in occasione della XIX Assemblea nazionale dei Piccoli Comuni, tenutasi a Gornate Olona lo scorso 5 luglio. Una carenza di organico che impatta profondamente sulle attività amministrative: «Oltre ai segretari, ci sono i funzionari che mancano nei nostri comuni e che spesso, quando raggiungono l?età della pensione, non vengono sostituiti». Brivio ha denunciato quindi la difficoltà per i sindaci e le loro Giunte di fare i conti con il numero limitato di dipendenti comunali: una delle tante criticità che influenza il lavoro quotidiano delle Amministrazioni. Per questa ragione, fondamentale è la creazione di una sinergia fra i sindaci, in modo da unire le risorse per fronteggiare le difficoltà legate ad un presidio non sufficiente: «La collaborazione fra i comuni, soprattutto fra quelli più piccoli che sono quelli che subiscono maggiormente questa problematica diventa davvero importante». PUBBLICITÀ Una situazione conosciuta anche in provincia di Varese, dove diversi comuni possono contare sulla figura di un segretario solo part-time: con un tecnico che presta cioè servizio anche in municipi limitrofi. Gornate Olona, sede della conferenza, è un esempio del problema: il segretario comunale c?è, ma in condivisione con i comuni di Varano Borghi e Solbiate Arno. Si possono però trovare altre situazioni similari: Gorla Minore condivide il funzionario con i comuni di Cavenago Brianza e Cambiago; Gorla Maggiore ha la possibilità di avere il segretario, ma al 50%, insieme al comune di Cabiate. Singolare infine il caso di Maccagno con Pino e Veddasca, che può contare su un segretario in condivisione con una mezza dozzina di altri comuni. Si tratta solo di esempi, ma che dimostrano come la problematica riguardi davvero numerosi comuni, anche nella nostra provincia. Su tutto questo il presidente di Anci Lombardia ha voluto puntare i riflettori, per indurre una riflessione e magari mettere le basi per un cambiamento.
(10/07/2019 11:01)
cosa conteggiano nelle sedi vacanti le centinaia di micro comuni dove il segretario da sempre va al massimo due tre ore alla settimana ??? provvedano a coprire le sedi di classe II e I ,centinaia e centinaia vacanti e dove il segretario,apicale,super manager,superapprezzato dalla corte costituzionale e dalla comunità locale ,dovrebbe essere presente ogni giorno o quasi.
Quanti chili di mortatella (10/07/2019 10:12)
Quanti chili di mortadella hanno sugli occhi i sindacati per non aver visto mentre si compiva questo misfatto? Comodo girare la testa sempre dall`altra parte e poi dire di essere sindacati dei segretari......se....... delle sedi vacanti di segreteria.......