SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
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Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 23/03/2020 alle ore 13:54
I CANI SI' E I BAMBINI NO?
Cristina Sivieri Tagliabue
Giornalista e scrittrice
SOCIETÀ
- 23 MARZO 2020
Coronavirus, se puoi portare fuori il cane ma non i tuoi figli
Puoi portare il cane fuori a fare una passeggiata per i suoi bisognini. Due o tre volte al giorno. Ma pare proprio tu non possa farlo con i tuoi figli.
Eppure anche i bambini, come i cani, hanno i loro bisogni. Ma, spesso, capita di essere additata come una madre sconsiderata se esci con tuo figlio per fargli prendere un po? d?aria. Oppure, un carabiniere potrebbe fermarti, mentre cammini con tuo figlio e vai a fare la spesa, dicendoti che non è possibile uscire con il bambino a fare due passi.
Sei pericolosa, è pericoloso, gli altri sono pericolosi per voi. Con i cani, invece, no.
Già. I bambini, i grandi dimenticati in questa pandemia del Coronavirus. I cani, invece, i fortunati amici che ti permettono quel momento di respiro all?interno di una giornata claustrofobica. Coloro con cui la relazione di amicizia non è mai stata tanto intima, e tanto utile, tanto che il giretto del sabato mattina presto non è più un problema, anche se in passato era la cosa che odiavi di più.
I cani, animali belli. I bambini, i terribili untori. Non colpiti ? almeno, per fortuna ? mortalmente dal Covid19, ma messi al muro ? anzi, tra le quattro mura di casa ? come fossero tra i colpevoli di questa situazione.
Perché chi li può difendere, i bambini? Per i cani ci sono fior di padroni abituati a combattere strenue lotte per la sopravvivenza e la convivenza con la civiltà. I bambini, invece, una volta tanto coccolati da tutto il Belpaese ? che peraltro ne vedeva nascere sempre meno ? ora sono squadrati, bistrattati anche, da vecchi arrabbiati che non vogliono proprio neppure un contatto, neppure vederli, in coda nei negozi o dentro i negozi, seppure a distanza. O dalle finestre, che urlano: ?state a casa!?.
Gli incivili urlano, tu non sai cosa rispondere, i bimbi prendono paura, ti guardano e tu non puoi neppure uscirtene con le parolacce, perché devi dare il buon esempio, e tranquillizzarli, possibilmente. Ma oltre a noi mamme, singolarmente, chi si fa carico delle politiche per i bambini di questa Italia malata?
I bambini sotto i cinque anni, trattati manco fossero runner che percorrono chilometri in barba ai divieti, sono stati i primi a vedersi le scuole chiuse. I primi a non poter giocare nei luoghi pubblici e a rinunciare alla loro socialità, che è loro più necessaria dei nostri ? seppur necessari ? aperitivi perché è parte della loro crescita è stare con gli altri.
Per loro, per cui gli asili non sono semplicemente un punto di ?abbandono? ma un luogo dove si interpreta il mondo, il divertimento è finito molto tempo fa, e con noi genitori, obbligati ad intrattenerli, penso stiano sentendo crescere il rapporto ma al tempo stesso si pongano mille domande: cosa ci fa mamma sempre a casa? E papà? Dove è finito l?asilo?
I bambini, per cui i movimenti sono così importanti, si muovono anche dentro le loro teste, con una difficoltà in più nel fare domande concrete. Cosa ne vogliamo fare, di questi bambini, fino al prossimo settembre?
Qualcuno per cortesia, potrebbe dire qualcosa circa i nostri figli, dando una prospettiva su quello che potrebbe essere, se non sarà, la loro vita nei prossimi mesi? Sulla loro possibilità di ritornare alla normalità, prima che qualcosa si incrini davvero, dentro di loro, prima che comincino a pensare che un Paese di vecchi che hanno distrutto il pianeta li ha demonizzati e bistrattati perché era urgente occuparsi dei malati, e non era possibile pensare invece anche a loro, le nuove speranze del secolo, che tra poco si potrebbero ammalare, di malattie forse più sottili, perché psicologiche, ma altrettanto devastanti, come quelle di chi ha passato tragedie, le ha superate, ma si porta una ferita enorme dentro, che la mia generazione non saprebbe descrivere neppure, perché non l?ha provata, mai?
x post precedente (03/04/2020 15:19)
i cani potrebbero fare i loro bisogni in un contenitore ad hoc, anche sul terrazzino se possibile. Così magari avremmo strade e giardini pubblici finalmente puliti, non come ora che devi fare attenzione a dove mettere i piedi. Poi, non so se l`avete notato anche voi, ma i proprietari dei cani di soliti portano i loro amici a quattro zampe a fare i loro bisogni sempre nei pressi delle case altrui, mai vicino casa loro. E` uno schifo.
(01/04/2020 13:14)
I bambini possono fare i bisogni nel wc i cani no
nicolino macchiavellico (31/03/2020 12:03)
Ci sono anche i genitori separati che non vedono i figli da più di un mese, perchè non vivono nello stesso comune del genitore assegnatario e per prudenza si ritiene meglio che non escano.....
lettera a Conte, FACCI USCIRE UN`ORA (31/03/2020 10:58)
Una bimba genovese scrive a Conte, facci uscire un`ora
"A nome di tutti i bambini, ti chiedo di poter uscire un`oretta, per prendere un po` d`aria fresca, non chiusa come a casa. Ma senza esagerare".
La richiesta arriva da Elena, una bimba genovese di 8 anni che, per la prima volta, ha scritto una mail e l`ha indirizzata al premier Giuseppe Conte, facendosi portavoce di tutti i bambini d`Italia.
I bambini, ricorda la piccola, "sono a casa dal 24 febbraio scorso con la chiusura delle scuole" e non possono più andare al parco o vedere gli amici e i propri compagni di classe.
La mail è diventata anche un videomessaggio che Viviana, la mamma di Elena, ha voluto condividere sui social: "Questo è un periodo molto difficile per tutti, ma i bambini sono quelli che soffrono di più" dice la piccola. Elena, come tanti bambini, fa lezione via Skype e sente i suoi amici attraverso le videochiamate.
"La mamma mi ha spiegato perché dobbiamo stare a casa, per il Covid, ma non tutti rispettano le regole - dice - I grandi possono uscire per andare a lavorare, per chi il lavoro ancora ce l`ha, o per fare la spesa. Chi ha un cane deve uscire per portarlo fuori, ma io non ce l`ho. Comunque i bambini non possono uscire da soli che abbiano un cane o no. Non lavorano e non vanno a fare la spesa. A nome di tutti i bambini vorrei che il governo ci desse la possibilità di uscire un`ora".
Uno dei suoi più grandi desideri al momento? "Uscire con mamma e papà e andare a pattinare". E ora la piccola attende una risposta dal presidente del Consiglio.