SPAZIO APERTO ALLA RIFLESSIONE SUI TEMI PROFESSIONALI E NON SOLO
Ecce: ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.
Cavete autem ab hominibus; tradent enim vos in conciliis… MATTHAEUM, 10,16-17.
IN RAGIONE DELLA ESTREMA IMPORTANZA DELLA QUESTIONE, SEGNALIAMO QUI IL LINK AL SITO ANPCI DA CUI SI PUO’ SCARICARE IL TESTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI GESTIONI ASSOCIATE OBBLIGATORIE: LINK AL SITO ANPCI
Passo gran parte del mio tempo, non a difendere la Legge, come vorrebbe la vulgata corrente, che mi qualifica enfaticamente “sentinella della legittimità”, ma piuttosto a difendere me (e quelli che a me si affidano) dalle angherie di una legge sempre più incomprensibile ed ottusa… Ossia vivo una realtà che è l’opposto rispetto a quella che ipocritamente si rappresenta.
"Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire che cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare" (M. Foucault)
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Discussione libera proposta da: il 06/03/2023 alle ore 11:50
il sistema di nomina e revoca fa acqua da tutte le parti
Autonomie Locali. Luigi Oliveri.
E' noto che a causa
del blocco delle assunzioni, ma anche della malcelata volontà di estinguere
la categoria (nel 2014 oggetto, come si ricorderà, di intenti espliciti di
eliminazione) per 'consunzione' che ha indotto a non fare concorsi o a indirli
per unità di gran lunga inferiori ai fabbisogni (ma, l'articolo 6 del d.lgs
165/2001 e l'ormai celeberrimo Piao non sia applicano ai segretari
comunali?), il numero di questi funzionari è ridottissimo. A causa di ciò, da
qualche anno si susseguono disordinate iniziative normative, volte ad
imbarcare segretari di prima nomina verso sedi oggettivamente troppo
complesse, oppure ad incaricare funzionari come vicesegretari, consentendo loro di coprire le sedi per anni, invece,
come sarebbe fisiologico, per la sostituzione provvisoria nel caso di sedi vacanti. In un quadro simile, avviene
l'incredibile: la concertazione tra un sindaco della bergamasca ed un sindacato dell'idea della 'nomina d'ufficio' di un
segretario, al preciso fine di farlo decadere. Cioè, invece di attingere all'albo allo scopo di copre le sedi, l'idea è quella
di far cancellare dall'albo segretari, magari non troppo simpatici o semplicemente non in possesso di tessere
sindacali 'giuste'. Il tutto, per altro, mentre in Lombardia giacciono 'dormienti' quasi 150 segretari nell'albo, che mai
hanno manifestato la volontà di svolgere la professione. Però, questi non li tocca nessuno. Invece, la 'nomina
d'ufficio' in questione è stata rivolta ad un segretario da poco vincitore del concorso COA6; ove 'COA' evidentemente
è stato letto da chi ha architettato l'idea, come abbreviazione di 'coartazione', imposizione cioè della nomina, anche
a prescindere da qualsiasi manifestazione di interesse della persona alla sede. Eppure, l'insieme delle regole previste
per la norma, reso estremamente complesso da una quantità disordinata di deliberazioni dell'Agenzia, di qualità
normativa molto discutibile, evidenzia comunque che il processo di individuazione è negoziale: i sindaci sono tenuti
a rendere pubblica la sede vacante, allo scopo proprio di sollecitare chi interessato a proporsi. Risulta, quindi,
francamente assurdo e senza senso sostenere la possibilità di nominare 'd'ufficio' chi non si sia detto interessato
alla sede. Occorre precisare: il concorso per segretario comunale è particolare. A differenza della gran parte delle
procedure di reclutamento, non è indetto per la copertura
specifica di sedi: il suo esito è, invece, l'iscrizione nell'albo cui consegue la possibilità per il segretario di
manifestare interesse all'incarico presso le sedi vacanti oggetto di pubblicazione. Certo, l'articolo 13, comma 10, del
dPR 467/1997 dispone che ' La mancata accettazione della prima nomina comporta automaticamente la
cancellazione dall'albo e la restituzione di una percentuale della borsa di studio percepita, fissata dal consiglio
nazionale di amministrazione secondo le modalit à dallo stesso stabilite '. Ma, la 'prima nomina' consegue pur
sempre al processo negoziale descritto prima. La 'nomina d'ufficio' è stata formalmente prevista, dalle gride
manzoniane che costituiscono l'insieme delle regole di gestione dei segretari, solo per i segretari in 'disponibilità'
(delibera del consiglio di amministrazione dell'Agenzia 19.2.2003, n. 33). Utilizzare tale sistema al solo scopo,
praticamente, di far cancellare un segretario dall'albo, vanificando in parte, per altro, tempi e costi delle procedure
selettive svolte, non ha alcun senso logico, nessuna ragione di efficienza ed efficacia. E' solo un intervento volto a
creare un danno ingiusto al destinatario. Oltre che un danno all'erario, dovuto proprio al distorto utilizzo delle regole
operative. Si vuol sostenere la possibilità per i sindaci di una 'nomina d'ufficio'? Allora, si concludano i concorsi con
vere e proprie graduatorie, con l'obbligo di scorrerle nel rigido ordine. Ciò significherebbe rinunciare ad una bella fetta
di spoil system. Il che oggettivamente non sarebbe male. Meglio ancora sarebbe se l'intero impianto della riforma
Bassanini fosse cancellato, per sempre. Non ci volevano certo 26 anni, bastavano 26 secondi, per capire tutti gli
aspetti di dannosità insiti
(08/03/2023 16:09)
Articolo riportato pure su sito vighenzi
scusate (06/03/2023 17:57)
che sindacato è?
fonti? (06/03/2023 17:07)
fonti sulla vicenda in questione?
articoli, notizie ecc.
(06/03/2023 11:52)
"Cioè, invece di attingere all`albo allo scopo di copre le sedi, l`idea è quella
di far cancellare dall`albo segretari, magari non troppo simpatici o semplicemente non in possesso di tessere sindacali `giuste`. "
passo interessante ...